Buiomega71 • 16/09/17 09:49
Consigliere - 27126 interventiWest rigira la frittura lenziano/cardoniana e già, dai primi minuti di film, una morsa di inquietudine e dannata tensione avvinghia e non molla più la presa
Subito, all'arrivo della ben poco paradisiaca comune , si annusa nell'aria che "c'è qualcosa che non và", e quel "qualcosa" di intangibile, di strisciante, ma sempre presente, monta come un cancro, sino a sfociare in uno dei momenti più terribili, agghiaccianti, insostenibili e spaventosi che il (de)genere ricordi
West piglia un pezzo di foresta sperduto in mezzo al nulla, in un non luogo perduto nel tempo e nello spazio, una comune simil "mansoniana", paradiso infernale che puzza lontano un miglio di costrizioni e lavaggi del cervello, che nulla e come sembra, che dietro tanta bontà e fratellanza si nasconde follia, esaltazione, disperazione
West usa il mockumentary come cartina di torna sole (niente riprese amatoriali o da mal di testa) per scendere negli inferi di fanatismi religiosi, menti malate e "padri padroni", raccontando attraverso gli occhi (e la telecamera) di due giornalisti che toccheranno l'inferno della presunta salvezza con mano
E dopo un intervista al possente, magnetico, laido e mellifluo "padre" (un Gene Jones-nome omen-di impressionante stazza attoriale) falso profeta di grande carisma, la festa e i primi segnali che qualcosa non torna (la piccola Savannah), l'orrore matura e la follia dilaga, fino alle estreme e raccapriccianti conseguenze.
ATTENZIONE SPOILER
Uno dei suicidi di massa più impressionanti e insostenibili che il cinema settario ricordi, tra "splendide feste di morte" , con melmosi cocktail mortiferi (che ricordano quello schifoso di
Cabin Fever 2) serviti in bicchierini di carta , inni al signore per donarle la propria vita (BEVETE), convulsioni, bave alla bocca, autocombustioni, madri che sgozzano le proprie figliolette per venire, poi, falciate a colpi di mitra, cervelli fatti saltare sparandosi in bocca in un massacro apocalittico che non ha eguali (chissà perchè mi veniva alla mente quello di
Soldato Blu), che ghiaccia il sangue per il suo realismo e come West lo filmi freddamente e senza enfasi, come se quello che vedi sullo schermo stesse succedendo davvero
FINE SPOILER
Bistrattato, detestato, criticato, il film della maturità del regista di
The Roost è un pugno nello stomaco, forse la miglior rappresentazione del suicidio di massa più tristemente famoso
Di grande impatto la location nature, le musiche di Tyler Bates e la minaccia costante che non lascia un attimo di respiro.
Riduttivo definirlo "horror" perchè assolutamente non lo e, ma un dramma freddo, sconvolgente, la telecronaca di un eccidio senza precedenti, l'accoglienza della morte nel suo aspetto più terrificante. Un credo cieco e assoluto, una follia collettiva che va al di là della comprensione umana, oltre i confini della morte.
E le foto sui titoli di coda (come in
Martyrs) straziano il cuore
L'inferno verde di West non fà sconti (madri e bambini compresi), e picchia dove fà più male
Per riflettere su religioni fittizie e santoni manipolatori
BEVETE!
POI DAVINOTTATO IL GIORNO 4/08/20
Teddy , Il ferrini
Fedeerra, Buiomega71, Rebis
Myvincent, Taxius, Anthonyvm, Lupus73, Leandrino, Marcel M.J. Davinotti jr.
Bubobubo, Cotola
Schramm, Pumpkh75, Pinhead80
Daniela, Greymouser, Jena, Corinne