Discussioni su The sacrament - Film (2013)

DISCUSSIONE GENERALE

16 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Daniela • 18/05/14 15:17
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Per l'impressionante fatto di cronaca a cui il film liberamente si ispira, si può leggere:
    http://it.wikipedia.org/wiki/Jonestown_(Guyana)
    oppure vedere questo documentario della Rai disponibile online:
    http://www.raistoria.rai.it/articoli/suicidio-di-massa-a-jonestown/11274/default.aspx
  • Schramm • 18/05/14 18:29
    Scrivano - 7694 interventi
    certo che tutti i film ispirati a jonestown, eccettuando forse mangiati vivi, sono una discreta barba (vedi anche quello di cardona jr)

    meglio allora dirottare direttamente sui documentari:

    http://www.youtube.com/watch?v=w8VU2hbQVoI

    http://www.youtube.com/watch?v=OkookcrAnSE

    http://www.youtube.com/watch?v=xfht6DveCRc

    ma soprattutto l'interessante e più sobrio http://www.youtube.com/watch?v=9NQ5KBzD8w0
    Ultima modifica: 18/05/14 18:31 da Schramm
  • Raremirko • 19/05/14 00:52
    Call center Davinotti - 3862 interventi
    Possibile che tra tutti i santoni invasati che han camminato sulla terra, ci si ricordi solo di questo episodio?

    deve essere senz'altro il più pubblicizzato...
  • Zender • 19/05/14 07:47
    Capo scrivano - 47787 interventi
    Beh, son morti in quasi mille per ordine suo. Non è che sia una cosa così comune :) La pubblicità se l'è fatta da solo coi numeri. E anche ammazzarsi col Flavor Aid non è da tutti...
  • Daniela • 19/05/14 08:47
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Certo suicidi di massa motivati dal fanatismo religioso ce ne sono stati altri e Ti West mette in scena un massacro che differisce da quello di Jonestown per nomi, luogo, numero di persone coinvolte, però ci sono riferimenti piuttosto espliciti a quel terribile fatto di cronaca, primo fra tutti la modalità scelta per il suicidio, ossia l'ingestione, più o meno volontaria, di una bevanda contenente cianuro.
    Ultima modifica: 19/05/14 09:03 da Daniela
  • Buiomega71 • 19/05/14 09:25
    Consigliere - 25999 interventi
    Il cinema aveva già dato piccoli gioielli in fatto di emulazioni jonesiane (Mangiati Vivi, Il Massacro della Guyana, Vivere nel Terrore, almeno la tripletta vincente, secondo il sottoscritto)
  • Greymouser • 19/05/14 10:51
    Call center Davinotti - 561 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Il cinema aveva già dato piccoli gioielli in fatto di emulazioni jonesiane (Mangiati Vivi, Il Massacro della Guyana, Vivere nel Terrore, almeno la tripletta vincente, secondo il sottoscritto)


    Se guardiamo al film di Ti West, questa tripletta non diventerà mai un poker... :(
  • Daniela • 19/05/14 11:16
    Gran Burattinaio - 5927 interventi
    Ho l'impressione Grey che anche a te non sia garbato per nulla ;o)
    Del regista ho visto solo The Innkeepers, niente di che come ennesima variante della casa (qui hotel) infestata, però ben girato e con una cura nella descrizione dei personaggi non usuale in film del genere. Qui invece non ho trovato proprio nulla di valido, anzi: è riuscito a rendere diabolicamente noiosa una storia che, in se stessa, pare fatta apposta per suscitare inquietudine, compassione, sdegno, ira, insomma emozioni vere e forti.
  • Greymouser • 19/05/14 12:49
    Call center Davinotti - 561 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Ho l'impressione Grey che anche a te non sia garbato per nulla ;o)
    Del regista ho visto solo The Innkeepers, niente di che come ennesima variante della casa (qui hotel) infestata, però ben girato e con una cura nella descrizione dei personaggi non usuale in film del genere. Qui invece non ho trovato proprio nulla di valido, anzi: è riuscito a rendere diabolicamente noiosa una storia che, in se stessa, pare fatta apposta per suscitare inquietudine, compassione, sdegno, ira, insomma emozioni vere e forti.


    Impressione esatta. Per me, questo regista racconta sempre storie già viste, e le racconta male (forse, sempre per me, The innkeepers è effettivamente il meno peggio della sua produzione). Ho anche l'impressione che la sua principale carta da giocare sia l'ombrello protettivo di Eli Roth, altro regista che non rientra nel mio elenco dei preferiti.
    Comunque, il mio commento di prossima uscita a questo film fugherà ogni tuo dubbio ;)
  • Brainiac • 23/05/14 18:39
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Il film è ben poca cosa per ritmo, innovazione e thrilling ma vanta una suggestiva location, qualche bel dialogo e soprattutto un laidissimo Gene "Mario-Mattioli" Jones, che almeno lui un mezzo punticino in più lo faceva meritare a questo passo-falso d'un regista altrimenti solido (House of the devil e The innkeepers sono due fra i migliori horror semi-indie del decennio). Greymouser ebbe a dire:
    Ho anche l'impressione che la sua principale carta da giocare sia l'ombrello protettivo di Eli Roth
    Su questo carissimo Grey non ti seguo, passiamo anni a dire che (un esempio-random!) il cinema italiano fa ribrezzo perchè mancano le sinergie fra produttori scrittori e registi, poi se un gruppo di amici (West, R.L.Katz, Wingard e non unicamente Roth, quindi) si spalleggia per scambiarsi idee, attori e fondi diamo a questo scaltro modus-operandi un'accezione negativa? Poi sul gusto personale non si cavilla, ci sta che non ti piacciano entrambi (e difatti 'sti due non sono Carpenter né Romero -per inciso), è ovvio, ma gli "ombrelli protettivi artistici" (pensa agli Age/ Scarpelli/ Monicelli) hanno fatto la fortuna d'intere cinematografie.
    Ultima modifica: 23/05/14 18:42 da Brainiac
  • Schramm • 24/10/14 23:39
    Scrivano - 7694 interventi
    Daniela ebbe a dire:
    Ti West mette in scena un massacro che differisce da quello di Jonestown per nomi, luogo, numero di persone coinvolte, però ci sono riferimenti piuttosto espliciti a quel terribile fatto di cronaca, primo fra tutti la modalità scelta per il suicidio, ossia l'ingestione, più o meno volontaria, di una bevanda contenente cianuro.

    ma anche i discorsi di Jones: alcuni stralci sono praticamente pedissequi da quelli reali udibili anche nella jonestown death tape
  • Buiomega71 • 16/09/17 09:49
    Consigliere - 25999 interventi
    West rigira la frittura lenziano/cardoniana e già, dai primi minuti di film, una morsa di inquietudine e dannata tensione avvinghia e non molla più la presa

    Subito, all'arrivo della ben poco paradisiaca comune , si annusa nell'aria che "c'è qualcosa che non và", e quel "qualcosa" di intangibile, di strisciante, ma sempre presente, monta come un cancro, sino a sfociare in uno dei momenti più terribili, agghiaccianti, insostenibili e spaventosi che il (de)genere ricordi

    West piglia un pezzo di foresta sperduto in mezzo al nulla, in un non luogo perduto nel tempo e nello spazio, una comune simil "mansoniana", paradiso infernale che puzza lontano un miglio di costrizioni e lavaggi del cervello, che nulla e come sembra, che dietro tanta bontà e fratellanza si nasconde follia, esaltazione, disperazione

    West usa il mockumentary come cartina di torna sole (niente riprese amatoriali o da mal di testa) per scendere negli inferi di fanatismi religiosi, menti malate e "padri padroni", raccontando attraverso gli occhi (e la telecamera) di due giornalisti che toccheranno l'inferno della presunta salvezza con mano

    E dopo un intervista al possente, magnetico, laido e mellifluo "padre" (un Gene Jones-nome omen-di impressionante stazza attoriale) falso profeta di grande carisma, la festa e i primi segnali che qualcosa non torna (la piccola Savannah), l'orrore matura e la follia dilaga, fino alle estreme e raccapriccianti conseguenze.

    ATTENZIONE SPOILER

    Uno dei suicidi di massa più impressionanti e insostenibili che il cinema settario ricordi, tra "splendide feste di morte" , con melmosi cocktail mortiferi (che ricordano quello schifoso di Cabin Fever 2) serviti in bicchierini di carta , inni al signore per donarle la propria vita (BEVETE), convulsioni, bave alla bocca, autocombustioni, madri che sgozzano le proprie figliolette per venire, poi, falciate a colpi di mitra, cervelli fatti saltare sparandosi in bocca in un massacro apocalittico che non ha eguali (chissà perchè mi veniva alla mente quello di Soldato Blu), che ghiaccia il sangue per il suo realismo e come West lo filmi freddamente e senza enfasi, come se quello che vedi sullo schermo stesse succedendo davvero

    FINE SPOILER

    Bistrattato, detestato, criticato, il film della maturità del regista di The Roost è un pugno nello stomaco, forse la miglior rappresentazione del suicidio di massa più tristemente famoso

    Di grande impatto la location nature, le musiche di Tyler Bates e la minaccia costante che non lascia un attimo di respiro.

    Riduttivo definirlo "horror" perchè assolutamente non lo e, ma un dramma freddo, sconvolgente, la telecronaca di un eccidio senza precedenti, l'accoglienza della morte nel suo aspetto più terrificante. Un credo cieco e assoluto, una follia collettiva che va al di là della comprensione umana, oltre i confini della morte.

    E le foto sui titoli di coda (come in Martyrs) straziano il cuore

    L'inferno verde di West non fà sconti (madri e bambini compresi), e picchia dove fà più male

    Per riflettere su religioni fittizie e santoni manipolatori

    BEVETE!
    Ultima modifica: 16/09/17 14:32 da Buiomega71
  • Marcorampa • 17/09/17 01:18
    Galoppino - 18 interventi
    un buon film tutto sommato, ma con piu' di un difetto in fase di sceneggiatura. da molti è stato salutato come un capolavoro, e francamente è stato troppo sopravvalutato. pero' forse è il migliore film che hanno fatto sull'argomento
  • Buiomega71 • 17/09/17 11:21
    Consigliere - 25999 interventi
    Marcorampa ebbe a dire:
    un buon film tutto sommato, ma con piu' di un difetto in fase di sceneggiatura. da molti è stato salutato come un capolavoro, e francamente è stato troppo sopravvalutato. pero' forse è il migliore film che hanno fatto sull'argomento

    Secondo me proprio l'opposto, cioè fin troppo villipeso e sottovalutato (almeno, leggendo un pò in giro e tenendo conto delle monopalle davinottiche)

    Film che mi resterà dentro per un pò, comunque sia...
    Ultima modifica: 17/09/17 11:37 da Buiomega71
  • Brainiac • 17/09/17 14:30
    Call center Davinotti - 1465 interventi
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Marcorampa ebbe a dire:
    un buon film tutto sommato, ma con piu' di un difetto in fase di sceneggiatura. da molti è stato salutato come un capolavoro, e francamente è stato troppo sopravvalutato. pero' forse è il migliore film che hanno fatto sull'argomento

    Secondo me proprio l'opposto, cioè fin troppo villipeso e sottovalutato (almeno, leggendo un pò in giro e tenendo conto delle monopalle davinottiche)

    Film che mi resterà dentro per un pò, comunque sia...

    Concordo: l'opposto. A difenderne anche solo dei tratti nei forum si veniva sbertucciati. Io sono un fan di Ti West, quindi alla prima visione restai deluso, ma con qualcosa dentro, una sensazione, di non perfettamente chiaro. La seconda visione fu chiarificatrice: il film aveva i suoi punti forti. Ad oggi è un tassello importante nella manciata dei suoi film. Apprezzo molto l'approccio non "enfatizzante" della sceneggiatura, che non spinge l'accelleratore sul cruento. Ottimo film.
  • Buiomega71 • 17/09/17 14:41
    Consigliere - 25999 interventi
    Brainiac ebbe a dire:
    Buiomega71 ebbe a dire:
    Marcorampa ebbe a dire:
    un buon film tutto sommato, ma con piu' di un difetto in fase di sceneggiatura. da molti è stato salutato come un capolavoro, e francamente è stato troppo sopravvalutato. pero' forse è il migliore film che hanno fatto sull'argomento

    Secondo me proprio l'opposto, cioè fin troppo villipeso e sottovalutato (almeno, leggendo un pò in giro e tenendo conto delle monopalle davinottiche)

    Film che mi resterà dentro per un pò, comunque sia...

    Concordo: l'opposto. A difenderne anche solo dei tratti nei forum si veniva sbertucciati. Io sono un fan di Ti West, quindi alla prima visione restai deluso, ma con qualcosa dentro, una sensazione, di non perfettamente chiaro. La seconda visione fu chiarificatrice: il film aveva i suoi punti forti. Ad oggi è un tassello importante nella manciata dei suoi film. Apprezzo molto l'approccio non "enfatizzante" della sceneggiatura, che non spinge l'accelleratore sul cruento. Ottimo film.


    E cosa più importante e che West non condanna e non assolve

    La figura del "padre", seppur coi suoi lati oscuri e con la sua follia pregna di fanatismo, aveva qualcosa di "cristologico" (la fede cieca in quel che faceva, e non mero scopo di lucro o per il proprio tornaconto)

    Basti vedere il momento clou dell'intervista, quando al reporter sbatte in faccia l'amore che prova per sua moglie e per il futuro nascituro, proprio come lui ama la sua "family"

    Condannabile senza dubbio, ma il pregio di West e quello di non dipingerlo come un "mostro", altro tassello da non sottovalutare per la riuscita del film
    Ultima modifica: 17/09/17 14:46 da Buiomega71