Buiomega71 • 3/06/13 10:39
Consigliere - 27396 interventiL'incipt è da antologia, e il film si apre sulle note di "The pied piper" (che Gianni Pettenati tradurrà da noi come "Bandiera gialla"), la bellissima Misty Mundae che esce nuda da una cabina come Eva, il bivacco notturno delle due campeggiatrici, poi, feroce e improvviso il massacro, che arriva come un fulmine e lascia attoniti...La fuga nel bosco della sopravvissuta sanguinante e...
Dopo un prologo così mi aspettavo che la bomba poi esplodesse...Invece...
Chris Sivertson, poi, prende una piega assai bizzarra, gira (credo volutamente, per amplificare lo squallore e il buco nero sociopatico fatto di festini, sesso , droga, alcool e onnipotenza psicotica in cui vive Ray Pay-un Marc Senter da tenere d'occhio-una sotto specie mongoflettica di John Travolta sotto
Grease in acido lisergico, che si trucca, mette le lattine schiacciate negli stivali per sembrare più alto e vuole, che TUTTE le ragazze cadino ai suoi piedi, ossessionato dal sesso e nel "far colpo" a tutti i costi,e che vive con la madre in un fognoso motel che si chiama Starlight-come quello di Judd in
Quel motel vicino alla palude, sarà un caso?-), in modo sciatto, quasi poveristico (tanto che sembra uno di quei "straight to video" che uscivano in vhs per la Eagle negli anni 80)da b-movie usa e getta (e non aiuta l'abominevole doppiaggio italiano), impantando il film con spizzichi alla Sundance, giovani allo sbando alla Larry Clark, situazioni che rimandano al cinema di Harmony Korine e sentimentalismi alla Sofia Coppola (Pay stà con Jennifer che e pazza di lui, nonostante la tratti più o meno come una merda, si scopa un pò tutte nel paesino alla Twin Peaks, e si innamora della bella Kathy, cittadina silfide di una bellezza dirompente, attratta da lato oscuro di Ray, che ha avuto una madre pittrice divorata dalla pazzia-bellissimo e terribile al tempo stesso il flashback riguardante sua madre-piuttosto emancipata e determinata, ma si becca in faccia anche sonori rifuti, come nel caso di Sally, che ha una storia con un uomo che potrebbe essere suo nonno-l'Ed Luter di cujana memoria-)
Ma quando il bel Ray-psicopatico assassino che passa dalla gentilezza al gesto più efferato come fumarsi una sigaretta-viene mollato da entrambe le ragazze, le sue sicurezze da latin lover da 4 soldi vanno a farsi friggere e nel suo cervellino, già molto bacato, scatta la follia sanguinaria in un jeu de massacre finale che arriva come un pugno in faccia, non fà sconti, un massacro insensato quanto feroce, devastante, che raggiunge i picchi massimi nel cottage nel bosco, tra umiliazioni, sventramenti di ragazze incinte come la setta Manson fece ai danni di Sharon Tate (citato dallo stesso Ray), spari in testa con fuoriuscite cerebrali e chiusa che è violenza pura, come un calcio nei testicoli, senza spettacolarizzazione ne enfasi, ma solo crudeltà e sadismo.
Alla fine del film mi sentivo frastornato e tremante (un pò come mi capitò nel finale di
Boys don't cry), dove Sivertson non arretra e non chiude gli occhi, sceglie il realismo nudo e crudo, dopo '90 minuti di gioventù allo sbando, festini, sesso a vagonate (con velocizzazzioni quasi "kubrickiane" nelle scenette scopereccie di Ray), situazioni sentimentali con tutto quello che ne consegue (gelosia, rabbia, uscite romantiche, litigate telefoniche), per poi virare nel sadismo e nella furia violenta alla
Casa sperduta nel parco che diventa quasi insostenibile.
Un mix letale tra
La rabbia Giovane,
Kids,
Natural born killers,
Rain,
I ragazzi del fiume,
Arancia meccanica e un finale che rivaleggia con quello della
Grande estasi di Robert Carmichael (di cui ha parecchi punti in comune)
Il cinema di Wes Craven e Tobe Hooper, si mischia con lo z-movie alla Roger Corman, con virate da classico film da Sundance, dialoghi pseudo-tarantiniani , isterismi furenti scorsesiani e sottotracce koriniane in un patchwork bizzarro e disturbante, straniante e sconvolgente, amplificato dalla musica minimale di Temistocles Rutili.
Forse posso immaginare come sarà
Il nome del mio assassino (massacrato dai più) se questo è lo stile di Sivertson, che monta scrive e dirige sotto il beneplacido di Lucky McKee, con ringraziamenti finali a Tobe Hooper, Roger Corman e Stuart Gordon, che ripesca la mamma di ET che ha fatto un film coi lupi mannari e ha ucciso
Cujo (in un breve ruolo ma incisivo) e da spessore-comunque-ai ruoli femminili (bravissime tutte le ragazze che gravitano attorno a Ray, la bella e tosta Kathy-Robin Sydney-che calza pure le zoccolette col tacco in un primo piano ultrafetish-la perduta Jennifer-Shay Astar-e la decisa Sally-Megan Henning-tutte vittime sacrificabili alla devastante follia psicopatica dello spiantato Ray-che in una sequenza ultracult di dispera-e masturba-davanti alla tv che proietta
La notte dei morti viventi, prima del grande massacro.
Pellicola dura, che disorienta, sospesa in un limbo da teen movie andato in acido che non sai bene dove voglia andare a parare, ma di una ferocia che rimarrà per un bel pò.
Da recuperare.
Brainiac
Daniela, Greymouser, Capannelle, Mco
Buiomega71, Anthonyvm
Gestarsh99, Mickes2
Schramm, Il ferrini, Kinodrop