124c • 7/11/13 16:45
Contatti col mondo - 5195 interventi Zender ebbe a dire:
Sai cosa 124c? Dovresti renderla meno "personale" in questo caso, perché è una presentazione che dovrebbe valere per tutti. Quindi lasciando perdere il mi è piaciuto o meno ma sottolineandone le particolarità. Non è un commento allungato (per il commento c'è lo spazio adatto) ma un'introduzione, insomma, in cui si spiega semmai da cosa nasce e le curiosità ad essa legate.
Allora vedi questo
INTRODUZIONE
La serie animata solitaria del 1981 di Spider-man riprendeva le trame dei primi ragno-cartoni degli anni ’60 ed era coerente allo spirito del fumetto Marvel, creato da Stan Lee assieme a Steve Ditko e John Romita Senior. Le storie erano più lunghe e comparivano nuovi personaggi e nemici; inoltre erano evidenti i primi esperimenti di continuity televisiva fra episodi, anche se ogni cartone era autoconclusivo. Questa serie si soffermava sui combattimenti fra Spider-man e i suoi nemici e sui problemi del giovane Peter Parker, alter-ego del supereroe. Da ricordare le presenze fisse del giornalista Jameson, della segretaria Betty Brant e di Joe Robertson, il collaboratore afro-americano di Jameson, che faceva il suo debutto in uno show animato. Da non dimenticare, poi, le scene di Peter all’università e a casa assieme a sua zia May, personaggio che ricopriva, finalmente, un ruolo più sostanzioso rispetto a quello del 1967. Importanti sono la saga in sei parti del metallico dottor Destino (spalmata durante tutta la serie di 26 episodi) e lo scontro con Goblin, dove il criminale mostrava il suo vero volto. Da registrare, infine, gli incontri di Spider-man con altri quattro supereroi Marvel: Capitan America, Namor il Sub-Mariner, l'Inumana Medusa e l'atletico Ka-zar, che aprivano una nuova pagina nello Spider-man animato, fino a quel momento mostrato solo come eroe solitario.
(124c)Ultima modifica: 7/11/13 18:19 da
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124c, Undying
Ciavazzaro