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Discussioni su Sette piani - Spettacolo teatrale (2008)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 11/04/08 DAL BENEMERITO GUGLY
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  • Davvero notevole!:
    Gugly

DISCUSSIONE GENERALE

11 post
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  • Gugly • 12/04/08 13:45
    Archivista in seconda - 4713 interventi
    Ho letto qualche recensione negativa perchè da questa piece non trasparirebbe il pensiero dello scrittore bellunese...in sede di presentazione a Milano Pagliai e la Gassman hanno chiaramente spiegato come fosse intenzione loro e della vedova, Almerina, togliere un po' della tragicità alla Kafka che di solito si associa al nome di Buzzati. Non solo, ieri sera dopo lo spettacolo sono riuscita a scambiare qualche parola con la coppia, e la Gassman mi ha spiegato che hanno deciso di creare il primo atto ( che nel racconto non esiste) proprio per mostrare la vita di questo individuo invece di farlo subito precipitare nell'angoscia causata dall'entrata in clinica. Consiglio questo spettacolo ( che credo sia in tournèè da oltre un anno) soprattutto per la bravura e le emozioni che riesce a creare l'interpretazione di Pagliai, mentre la Gassman è come materna, ma sicura nel suo ruolo, e quindi più tranquilla.
  • Zender • 12/04/08 14:38
    Capo scrivano - 49182 interventi
    Probabilmente han voluto cambiare un po' la storia di quello che è uno dei racconti più celebri e celebrati della nostra letteratura (come in fondo già aveva fatto Tognazzi in IL FISCHIO AL NASO). In fondo il raconto di Buzzati è, per sua stessa natura, molto breve e massimamente efficace proprio per quello: diluendolo si finisce inevitabilmente per peggiorarlo, a parer mio, pur se immagino che la piece non sia affatti male.
  • Gugly • 12/04/08 17:33
    Archivista in seconda - 4713 interventi
    Zender, l'intera operazione è stata approvata dalla vedova di Buzzati, che non ha gradito la versione francese, fedele ma eccessivamente tragica. Nel primo atto si ride di gusto; nel secondo un pochino, poi prevale l'inarrestabile discesa, anche se il finale rimane aperto, non è uguale a quello del racconto.
  • Gugly • 12/04/08 18:31
    Archivista in seconda - 4713 interventi
    In ultimo vorrei aggiungere una significativa notazione; al contrario di quella che mi sembra ormai una prassi comune negli spettacoli teatrali, nessuno degli attori in scena recitava con un microfonino, hanno lavorato tutti di diframma e voce sola.
  • Zender • 12/04/08 18:57
    Capo scrivano - 49182 interventi
    Gugly ebbe a dire:
    al contrario di quella che mi sembra ormai una prassi comune negli spettacoli teatrali, nessuno degli attori in scena recitava con un microfonino, hanno lavorato tutti di diframma e voce sola.
    Notazione per me molto interessante: non credevo fosse possibile!
  • Gugly • 12/04/08 19:00
    Archivista in seconda - 4713 interventi
    nemmeno io lo credevo più possibile; in seguito mi è stato riferito che il teatro di Saronno, nel quale ho assistito alla rappresentazione, ha un'ottima acustica, però le dimensioni erano simili a a quello di Milano nel quale ha recitato Lo Cascio, ma lui il microfono lo ha utilizzato. Mi è sembrato un bel segnale dalla "vecchia scuola".
  • Gugly • 10/10/08 16:12
    Archivista in seconda - 4713 interventi
    Credo che la tournèe sia terminata, ma se avete occasione andate a vedere Ugo Pagliai (che questa estate ha impersonato Re Lear) che vi mostrerà come si imparava a recitare senza risultare per questo dei tromboni.

    Purtroppo anche se non al livello della televisione, noto con orrore che anche in teatro vanno facendosi strada stelle e stelline, grandi(?) fratellini, arcuri e compagnia(mal) recitante....
    Ultima modifica: 11/10/08 00:15 da Gugly
  • Zender • 13/10/08 10:23
    Capo scrivano - 49182 interventi
    Gugly ebbe a dire:
    Purtroppo anche se non al livello della televisione, noto con orrore che anche in teatro vanno facendosi strada stelle e stelline, grandi(?) fratellini, arcuri e compagnia(mal) recitante....
    Hai ragione Gugly, è che il teatro viene spesso considerato da certe "attrici" solo un'esperienza prestigiosa da mettere in curriculum; poco importa che ciò che si mette in scena sia di qualità o meno.
  • Gugly • 13/10/08 14:21
    Archivista in seconda - 4713 interventi
    vero, ma già il teatro è in crisi, se poi lo affondiamo così, non so!
  • Markus • 13/10/08 14:33
    Scrivano - 4772 interventi
    mettiamola così: il teatro ha bisogno di soldi ed i soldi arrivano con il grande pubblico, che deve essere richiamato con nomi di richiamo.
    Sono pienamente daccordo anche io che "cagne" a recitare come la Arcuri, non dovrebbero nemmeno entrare in un teatro, ma la chiamò un certo Proietti...
  • Gugly • 13/10/08 18:59
    Archivista in seconda - 4713 interventi
    Markus ebbe a dire:
    mettiamola così: il teatro ha bisogno di soldi ed i soldi arrivano con il grande pubblico, che deve essere richiamato con nomi di richiamo.
    Sono pienamente daccordo anche io che "cagne" a recitare come la Arcuri, non dovrebbero nemmeno entrare in un teatro, ma la chiamò un certo Proietti...



    lo so, per Liolà;il fatto che mi piaccia Proietti non significa che approvi tutte le sue scelte artistiche; tempo fa ha annunciato un progetto con la Hunziker...se potessi gli direi di lasciar perdere, ma come dici tu, funziona il richiamo!