Undying • 30/05/09 05:08
Comunicazione esterna - 7567 interventiUn film di una miseria indescrivibile, sia narrativa, sia per realizzazione.
Valga, da esempio, la ridicola chiusa, ambientata su una nave colpita da una tempesta e risolta con qualche modellino e tante secchiate d'acqua in faccia agli attori.
Unico vero motivo d'interesse, per un lavoro insistentemente tendente all'omosex (la figura di Gitone, un reale maschio effemminato, di cui si innamorano i protagonisti) appare la presenza del grande
Tognazzi, qua in un ruolo esilarante ed in grado di conferire (soprattutto nella interazione con il poeta Eumolpo/
Mario Carotenuto) dimensione al film.
La versione trasmessa da Mediaset può vantare l'infelice record di 12 minuti di tagli, evidentemente riscontrabili in almeno quattro contesti di nudo femminile (il più fastidioso è quello operato sulla bella Circe/
Tina Aumont).
La vantata paternità letteraria, ovvero l'omonimo testo di
Petronio Arbitro, è narrativamente rivista e stravolta dalla sceneggiatura di
Rodolfo Sonego.
Il continuo ricorso alle macchiette "femminine", proposte in ogni personaggio di sesso maschile tramite pesante trucco a base di rimmel negli occhi, a lungo andare stanca e rende patetico l'intero lavoro.
Pure la colonna sonora, opera del grande Carlo Rustichelli, appare manieristica e ripetitiva ad nauseam...
Ultima modifica: 30/05/09 13:36 da
Undying
Zampanò, Myvincent, Lucius
Matalo!
Pigro, Il Gobbo, Liv, Rufus68, Renato
B. Legnani, Undying, Ronax
Cotola