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Discussioni su Retreat - Nessuna via di fuga - Film (2011)

DISCUSSIONE GENERALE

1 post
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  • Buiomega71 • 13/02/21 09:47
    Consigliere - 27103 interventi
    Il congegno è ben oliato, la suspence e la tensione sparsa a piene mani, l'atmosfera plumbea e paranoica ben resa, il grigiore della location isolata ottimamente sfruttata e i tre protagonisti partecipano al gioco al massacro con trasporto e convinzione (risoluta la Newton, angosciato Murphy, di esaltazione militaresca schizoide Bell).

    In pratica quello che doveva essere 10 Cloverfield Lane e non è stato, dove le americanate e le baracconate non sono contemplate, per una scelta narrativa che fa della defribillazione virtù, con una apprensione sempre costante, che difficilmente viene meno.

    Dalle dolorose confessioni che scrive la Newton sul blocco note del PC, all'arrivo del buon soldato ferito, ad una strana epidemia pre-covid che sembra abbia decimato la popolazione, al credere o non credere alle parole di quello che, all'apparenza, pare un folle psicotico e paranoico, che cerca pure di destabilizzare il rapporto di coppia con insinuanti domande.

    E il kammerspiel si fa pesante, dove l'ipotesi di sopravvivenza diventa il fattore principale, al di là delle porte e delle finestre sbarrate a là Notte dei morti viventi

    La finta crisi d'asma, le rischiose uscite notturne per impossesarsi del fucile, l'acqua bollente alla Cane di paglia gettata addosso, lo strangolamento, la tosse improvvisa sputando sangue, la confessione finale sull'origine del virus, Martin che si poggia la canna del fucile sulla faccia in stile Brundlemosca, eppoi quel finale nero come la pece che toglie ogni speranza (l'elicottero, il cecchino), dove l'isola, molto presto, verrà distrutta all'alba.

    Lo smarrimento e il senso di isolamento, poi, fanno il resto, in un film che, forse, non racconta nulla di nuovo, ma che regala momenti altissimi sul piano emotivo (il continuo ribaltamento di predominio tra i tre protagonisti è notevole).

    Tibbetts, a volte, usa uno stile un pò anonimo, ma che lascia spazio alle ipotetiche (e fallimentari) vie di fuga della coppia in pericolo.

    Ost angosciosa e deprimente a suon di strider di violini e un pessimismo romeriano di fondo che lascia il segno.


    Ultima modifica: 13/02/21 09:49 da Buiomega71