Buiomega71 • 13/08/14 10:29
Consigliere - 27115 interventi Rassegna estiva:
Le Regine del B-Movie
E per il momento la migliore "regina del b-movie" è lei: Joan Freeman
Tostissimo, sorprendente e violento "mignotta movie" con luci oscure del miglior "thriller urbano" ottantiano, che fà il paio con
Angel Killer (il sanguinoso finale con echi horror le somiglia molto)
Una New York notturna, fatta di luci al neon, discoteche, locali squallidissimi, pululante di (mala)vita notturna , violenza e sirene della polizia
In questo girone dantesco metropolitano si aggirano le prostitute che battono il marciapiede, merce fatta di carne in tacchi alti e autoreggenti , alla mercè di papponi senza scrupoli, per poi trasformarsi in una caccia all'uomo che dura tutto in una notte, fino al barbaro e violento finale, prima che le luci dell'alba si affaccino sui grattacieli della grande mela
Joan Freeman dà sapori e sterzate prettamente femminili (e femminee), le sue prostitute non sono solo bambole di piacere, ma sono risolute, combattive, unite, con una dimensione caratteriale molto ben definita (ben sopra la media rispetto a prodotti analoghi del genere)
Prima crea una certa complicità con le donne di strada (c'è la "milf" scafata che vuole smettere di fare la vita per aprire un maneggio-sì, proprio lei, l'ex Catwoman di
Batman!-, c'è la tossica sempre fatta, c'è quella dal cuore d'oro, c'è l'approfittatrice senza sentimenti), poi si accosta alla vendetta femminea nel finale cruento
Omette il sesso (se non nella descrizione di alcuni clienti delle belle di notte: un timidone che soffre di eiaculatio precox, un signore di mezza età paffutello che si fà umiliare e trattare da vacca al pascolo-con tanto di campanella attaccata al collo-dalle due prostitute, il riccone che si innamora di una di loro, il tipo losco che vuole legarle al letto, ma sono più grottesche che torbide) e aumenta la brutalità e la violenza (soprattutto maschile), tra crudeli e brutali pestaggi e sopraffazione
A metà strada tra
Whore di Ken Russell (il pappone violento e psicopatico che non accetta che una delle sue ragazze si allontani da lui, pena la morte) e
Police Station (la brutalità perpetrata sulle puttane, gli stilemmi da noir metropolitano), il film della Freeman travolge e avvince, lascia senza respiro e viaggia a mille all'ora fino al finale (tra sparatorie, roulette russe e tempi da slasher film)
Impressionante il "pappa" psicopatico di Dale Midkiff (futuro papà Creed di
Cimitero Vivente), bestiale, animalesca, belluina e feroce maschera di brutalità misogina, che pesta a morte le "sue" ragazze, non muore mai come Michael Myers (ne prende un sacco e una sporta, lo investono con la macchina, le sparano) e lo apparenta al Wings Hauser di
Police Station in quanto a cieca violenza e pazzia (le sue crisi violente lasciano il segno, e nel finale emerge tutta la sua furia inarrestabile)
C'è anche l'Huggy di
Starsky & Hutch (un pappone vigliacco e dandi) e in un piccolo ruolo cameo (la lap dancer in disco) la pornostar Samantha Fox
Terribile la canzone "Streetwalkin" che accompagna i titoli di testa e di coda
Una bella sorpresina, per un "nero metropolitano" sopra la media del genere.
Reeves
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