Discussioni su La proprietà non è più un furto - Film (1973)

DISCUSSIONE GENERALE

13 post
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  • Gugly • 13/06/08 21:47
    Portaborse - 4710 interventi
    Ma voi cosa avete capito di questo film? Ogni volta che lo approccio rimango parecchio perplessa nonostante apprezzi attori e regista... anche la ripresa sembra sporca, confusa, con punte di volgarità che non comprendo, salvo saltare alla bellissima scena dell'elogio funebre.
  • Cotola • 13/06/08 22:08
    Consigliere avanzato - 3844 interventi
    Cercherò di ripescarlo e vi farò sapere.
  • Kanon • 1/07/11 10:37
    Fotocopista - 835 interventi
    Gugly ebbe a dire:
    Ma voi cosa avete capito di questo film? Ogni volta che lo approccio rimango parecchio perplessa nonostante apprezzi attori e regista... anche la ripresa sembra sporca, confusa, con punte di volgarità che non comprendo, salvo saltare alla bellissima scena dell'elogio funebre.

    Personalmente il monologo di Proietti è forse l'unica cosa che ho veramente apprezzato nel film. Attori ottimi ma m'è sembrato tutto molto confuso ed ho avuto l'impressione che Petri si sia dilungato troppo senza riuscire a centrare l'obbiettivo.
  • Gugly • 2/07/11 12:32
    Portaborse - 4710 interventi
    Mi sa che siamo d'accordo.
  • Fauno • 13/11/11 18:45
    Contratto a progetto - 2743 interventi
    L'ho appena visto. A me sembra anche troppo chiaro. Per commentarlo voglio rivedere i punti salienti perchè son tanti e il film dura quasi due ore. Una piccola anticipazione la posso fare...non ho potuto fare a meno di pensare all'ex primo ministro appena dimessosi a proposito della disquisizione di Tognazzi sul fatto che è impossibile per lui dare tutto a Total, diversamente bisognerebbe fare una rivoluzione tale da scardinare la società dalle fondamenta. Sarà una coincidenza che io abbia rivisto il film nè prima nè dopo la data odierna. Petri va a fasi alterne...questo film è più che buono, Indagine su un cittadino è il non plus ultra, Todo Modo appena sufficiente, mentre Un tranquillo posto di campagna, di cui ho già il commento pronto, è una discreta offesa al tempo dello spettatore...Chiaramente tutto secondo il mio punto di vista. A presto. FAUNO.
  • Alex75 • 23/11/17 16:11
    Call center Davinotti - 709 interventi
    Kanon ebbe a dire:
    Gugly ebbe a dire:
    Ma voi cosa avete capito di questo film? Ogni volta che lo approccio rimango parecchio perplessa nonostante apprezzi attori e regista... anche la ripresa sembra sporca, confusa, con punte di volgarità che non comprendo, salvo saltare alla bellissima scena dell'elogio funebre.

    Personalmente il monologo di Proietti è forse l'unica cosa che ho veramente apprezzato nel film. Attori ottimi ma m'è sembrato tutto molto confuso ed ho avuto l'impressione che Petri si sia dilungato troppo senza riuscire a centrare l'obbiettivo.


    Tra i film che ho visto finora di Petri, questo è stato l'unico che mi abbia deluso, per quanto ci siano alcuni momenti che, presi singolarmente, sono ottimi.
  • B. Legnani • 28/11/20 16:10
    Pianificazione e progetti - 14963 interventi
    Gugly ebbe a dire:
    Ma voi cosa avete capito di questo film? Ogni volta che lo approccio rimango parecchio perplessa nonostante apprezzi attori e regista... anche la ripresa sembra sporca, confusa, con punte di volgarità che non comprendo, salvo saltare alla bellissima scena dell'elogio funebre.

    Visto ora, colmando mia grave lacuna. Molto alterno, con cose ottime e altre brutte.
    In negativo (con mia sorpresa) l'eloquio di Tognazzi, che parla un romanesco artificiale e stentato, intervallato da frasi con cadenza padana...
  • Renato • 28/11/20 21:28
    Addetto riparazione hardware - 376 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    In negativo (con mia sorpresa) l'eloquio di Tognazzi, che parla un romanesco artificiale e stentato, intervallato da frasi con cadenza padana...
    Concordo, una nota stonata. Va bene lo straniamento brechtiano, ma insomma.

    C'è da dire che il ruolo era stato originariamente pensato per Gian Maria Volonté. Poi lui e Petri ebbero uno dei loro (non infrequenti, pare) litigi e il regista virò su Tognazzi, quasi all'ultimo momento.

    Resta la curiosità di sapere se anche Volonté avrebbe dato al personaggio l'accento romano, che probabilmente sarebbe stato forzato quanto quello di Tognazzi.
  • B. Legnani • 29/11/20 13:05
    Pianificazione e progetti - 14963 interventi
    per Zender
    quello è un manifesto, non una locandina.
  • Gugly • 29/11/20 14:10
    Portaborse - 4710 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    per Zender
    quello è un manifesto, non una locandina.

    Chiedo scusa per l'ignoranza: la differenza è che il primo non veniva affisso nei cinema?
  • B. Legnani • 29/11/20 14:24
    Pianificazione e progetti - 14963 interventi
    Gugly ebbe a dire:
    B. Legnani ebbe a dire:
    per Zender
    quello è un manifesto, non una locandina.

    Chiedo scusa per l'ignoranza: la differenza è che il primo non veniva affisso nei cinema?
    Il manifesto è quello grande, da cartellone o da affissione. La locandina è quella ben più piccola, sempre verticale, solitamente messa nelle teche.
    Poi c'è quella orizzontale con fotogrammi dal film, la fotobusta.
    Vedi qui. con spiegazione ed esempi.
    Talora, specialmente nelle visioni ulteriori, mancando il manifesto, in sua voce in cartellone si mettevano le altre tipologie.

    Ultima modifica: 29/11/20 14:28 da B. Legnani
  • Gugly • 29/11/20 15:05
    Portaborse - 4710 interventi
    Grazie mille 
  • B. Legnani • 29/11/20 16:09
    Pianificazione e progetti - 14963 interventi
    Gugly ebbe a dire:
    Grazie mille 
    La sua soddisfazione è il nostro  miglior premio.