Buiomega71 • 11/12/15 20:58
Consigliere - 27145 interventiSì, ragazzi, grazie.
@Herr : Vero, Rollin (come tutti i grandi autori) o lo si ama o lo si odia (io lo adoro alla follia) e credo sia forse unicum nel suo genere (per quanto mi riguarda nemmeno Franco è ai suoi livelli). Un pò come Greenaway o Jodorowsky, passando per Arrabal finendo con Ken Russell
Insomma, autori che dividono ma che hanno uno stile così personale e immediatamente riconoscibile dalla prima inquadratura
Dici bene quando affermi che Rollin crea dei "tableaux vivant" di raffinata e necrofila bellezza
Regista che ho sempre avuto nel cuore, e che sono felice di aver benemeritato in questa sua penultima e affascinante opera
Rollin è una delle cause del perchè adoro visceralmente il cinema, quando da ragazzino, su una tv regionale, vidi (già iniziato)
Violenza ad una vergine nella terra dei morti viventi . All'epoca non sapevo cosa fosse quella pellicola che dispensava quelle immagini che mi rapirono e mi turbarono, con quelle vampire che uscivano dai pendoli. Fù amore a prima vista e non avevo mai visto nulla del genere nella mia breve vita. Fù un uragano di emozioni indescrivibili, rimasi a bocca aperta e mi si stampò nel cuore e nella mente indellebilmente. Poi, più cresciutello (e grazie alle fanzine tipo
Amarcord) scoprii che quel film era di un certo Jean Rollin e mi si aprì un mondo. Da allora non mi sono perso una sua opera (ho quasi tutto di lui in dvd, tanta roba francese di importazione perchè da noi latita il Rollin/pensiero) consolidando la mia più totale devozione per il suo cinema così unico, così ermetico, così sospeso nel tempo e nello spazio. Deliziose favole nere di gusto sopraffino, che incantano e ipnotizzano (
La Rose De Fer è assoluto in questo senso), macabre e (spesso) sanguinarie tele di raffinata e incubotica poesia.
Però consiglio vivamente di vedersi (se non tutte e hard a parte) almeno le opere basilari rolliniane prima di avventurarsi in questa
Un pò per entrare nel suo stile e nella sua poetica (e il film sarà apprezzato di più), ma soprattutto per riconoscere e assaporare gli spezzoni dei suoi capolavori del passato che il sommo incastona durante la narrazione del film, nel girovagare di Ovidie per la tetra magione dimora di fantasmi, come se fossero dei flashback macabri e terrifici.
Ah, Herr, c'è anche un piccolo omaggio a un tuo personal cult (vedi
Curiosità) ;)
@Mco: Da rollininano puro ne ho apprezato l'opera come definitivo e crepuscolare testamento del sommo. Chi non ama Rollin (ma sarebbe inutile rimarcarlo) si astenga seduta stante!
Buiomega71