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Discussioni su La nuit des horloges - Film (2007)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 10/12/15 DAL BENEMERITO BUIOMEGA71
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  • Quello che si dice un buon film:
    Buiomega71

DISCUSSIONE GENERALE

4 post
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  • Buiomega71 • 10/12/15 21:58
    Consigliere - 27145 interventi
    Consigliato solo e esclusivamente per chi ama incondizionalmente Jean Rollin, gli altri si astengano

    Suo penultimo concerto, di quella che e una crepuscolare summa antologica di tutto il suo cinema

    Non solo, Rollin all'interno di questo suo surreale incubo con un Ovidie che gironzola per boschi autunnali, cimiteri, in stanze nella desolata magione, in un terrificante e raccapricciante museo anatomico degli orrori (per poi mostrare il suo fisico mozzafiato), ci infila stock footage dei suoi capolavori del passato, tra cui: La Rose de Fer, Les Frisson des Vampires, Le Viol du Vampire, Lost in New York, Lèvres de sang, Requiem pour un vampire Fascination, L'amante di Dracula, La Vampira nuda messi come se fossero dei trailer, dei flashback incubotici mentre Ovidie incontra angeli della morte, vecchie vampire decrepite e fantasmi del passato

    Puro Rollin, ultimo suo canto sempre più chiuso nel suo mondo surreale e decadente che sembra essersi fermato nel tempo e nello spazio

    Il sesso e il sangue (se non nei flashback delle sue opere del passato) sono stranamente banditi, e gran finale goticheggiante con gli ormai tradizionali pendoli in fiamme.

    Emblematica, come sempre nel sommo poeta francese del macabro, la stauina della diavoletta con un corno spezzato (cui Rollin indulge soavemente con ripresa fissa quasi "bressoniana")

    I puristi del sommo avranno di che bearsi (magari da vedersi dopo una maratona di tutti i film del maestro)
    Ultima modifica: 10/12/15 22:31 da Buiomega71
  • Herrkinski • 11/12/15 12:00
    Consigliere avanzato - 2662 interventi
    Ottima benemeritata e approfondimento Buio, questo è tra i Rollin che mi mancano, dovrò fare una mini-maratona e colmare le lacune.. Regista unico, un po' pesantuccio a tratti ma comunque in grado di creare atmosfere quasi pittoriche, spesso certe sue scene sembrano dei quadri. Di sicuro c'è da essere nel mood giusto per vedere la maggior parte dei suoi lavori vampirici..
  • Mco • 11/12/15 14:49
    Risorse umane - 9980 interventi
    Bravo Buio, hai dato senso alle immagini.
    Io ne ricordo le suggestioni gotiche e poco altro.
    Urge recuperarlo...
  • Buiomega71 • 11/12/15 20:58
    Consigliere - 27145 interventi
    Sì, ragazzi, grazie.

    @Herr : Vero, Rollin (come tutti i grandi autori) o lo si ama o lo si odia (io lo adoro alla follia) e credo sia forse unicum nel suo genere (per quanto mi riguarda nemmeno Franco è ai suoi livelli). Un pò come Greenaway o Jodorowsky, passando per Arrabal finendo con Ken Russell

    Insomma, autori che dividono ma che hanno uno stile così personale e immediatamente riconoscibile dalla prima inquadratura

    Dici bene quando affermi che Rollin crea dei "tableaux vivant" di raffinata e necrofila bellezza

    Regista che ho sempre avuto nel cuore, e che sono felice di aver benemeritato in questa sua penultima e affascinante opera

    Rollin è una delle cause del perchè adoro visceralmente il cinema, quando da ragazzino, su una tv regionale, vidi (già iniziato) Violenza ad una vergine nella terra dei morti viventi . All'epoca non sapevo cosa fosse quella pellicola che dispensava quelle immagini che mi rapirono e mi turbarono, con quelle vampire che uscivano dai pendoli. Fù amore a prima vista e non avevo mai visto nulla del genere nella mia breve vita. Fù un uragano di emozioni indescrivibili, rimasi a bocca aperta e mi si stampò nel cuore e nella mente indellebilmente. Poi, più cresciutello (e grazie alle fanzine tipo Amarcord) scoprii che quel film era di un certo Jean Rollin e mi si aprì un mondo. Da allora non mi sono perso una sua opera (ho quasi tutto di lui in dvd, tanta roba francese di importazione perchè da noi latita il Rollin/pensiero) consolidando la mia più totale devozione per il suo cinema così unico, così ermetico, così sospeso nel tempo e nello spazio. Deliziose favole nere di gusto sopraffino, che incantano e ipnotizzano (La Rose De Fer è assoluto in questo senso), macabre e (spesso) sanguinarie tele di raffinata e incubotica poesia.

    Però consiglio vivamente di vedersi (se non tutte e hard a parte) almeno le opere basilari rolliniane prima di avventurarsi in questa

    Un pò per entrare nel suo stile e nella sua poetica (e il film sarà apprezzato di più), ma soprattutto per riconoscere e assaporare gli spezzoni dei suoi capolavori del passato che il sommo incastona durante la narrazione del film, nel girovagare di Ovidie per la tetra magione dimora di fantasmi, come se fossero dei flashback macabri e terrifici.

    Ah, Herr, c'è anche un piccolo omaggio a un tuo personal cult (vedi Curiosità) ;)

    @Mco: Da rollininano puro ne ho apprezato l'opera come definitivo e crepuscolare testamento del sommo. Chi non ama Rollin (ma sarebbe inutile rimarcarlo) si astenga seduta stante!
    Ultima modifica: 11/12/15 21:17 da Buiomega71