Vai alla scheda Sei nel forum Discussioni di

Discussioni su L'uomo in più - Film (2001)

DISCUSSIONE GENERALE

7 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Zender • 14/04/09 14:39
    Capo scrivano - 49175 interventi
    Direi che l'omaggio tv sia ipotesi ampiamente plausibile. E' vero, Di Bartolomei è diventato il simbolo, di un certo comportamento depressivo che afflige alcuni giocatori a fine carriera. Fortuna per loro che adesso, con le 156542244214 trasmissioni di calcio che ci sono, un posto dovrebbero comunque trovarlo.
  • Capannelle • 19/04/10 09:44
    Scrivano - 3970 interventi
    Renato ebbe a dire:
    Non vorrei dire una sciocchezza, ma ad un certo punto del film di Sorrentino è inquadrato un televisore che sta trasmettendo una partita della Roma (siamo nel 1984) ed il telecronista fa il nome di Di Bartolomei.
    Confermo, minuto 46 quando Pisapia e "Molosso" discutono di tattica davanti al televisore: l'azione prende il via dai piedi di Di Bartolomei.
    Ultima modifica: 19/04/10 09:45 da Capannelle
  • Capannelle • 28/04/12 21:54
    Scrivano - 3970 interventi
    Terza visione del film e terza serata piacevole. Opera criticabile per certi versi ma sempre energizzante. Grazie a Sorrentino e Servillo, entrambi degni di stare nella top 3 degli attori e registi italiani contemporanei
  • Didda23 • 29/04/12 02:28
    Compilatore d’emergenza - 5799 interventi
    Perfettamente d'accordo, soprattutto su Sorrentino
  • Neapolis • 28/10/16 22:15
    Call center Davinotti - 3298 interventi
    San Martino Valle Caudina è presente nel post in verificate del 28 ottobre 2016: lì si esibisce in concerto per l'ultima volta in carriera Tony Pisapia davanti a uno sparuto gruppo di persone. Ritengo che questo sia una sorta di omaggio che Sorrentino abbia inteso dare a questa cittadina. Ma quale importanza può avere questa cittadina dispersa tra i monti dell'Irpinia per spiegare i numerosi e importanti concerti che lì si sono tenuti?
    Come antefatto qui il 7 agosto 1971 avvenne l'incontro fatale tra Mike Buongiorno che si esibiva sul palco e l'amore eterno della sua vita Daniela Zucconi.
    Il 17 agosto 1986 Lucio Dalla, nel corso di uno dei suoi tanti concerti tenuti in questa cittadina, eseguì in anteprima mondiale il suo capolavoro Caruso.
    Il 16 agosto del 1991 si esibì Fabrizio De Andrè col concerto Le nuvole.
    Il 24 agosto del 1991 vi tenne un concerto poco pubblicizzato Claudio Baglioni ma con il tam tam mediatico che si scatenò, senza internet, intervennero più di 20.000 persone che in tripudio intonarono le note di 'O surdato 'nammurato. Claudio devolse l'intero cachet al Museo della Civiltà Contadina di San Martino bisognoso di restauri.
    Il 29 settembre 1991 Vasco Rossi vi tenne in gran segreto e senza alcuna pubblicizzazione dell'evento, se non a livello locale, un concerto a cui parteciparono un paio di migliaia di persone.
    Il 21 agosto 1992 si tenne un concerto epocale con Lucio Dalla, Pino Daniele, Zucchero e un giovanissimo Samuele Bersani.
    Riepilogo sinteticamente gli altri artisti che nel corso degli anni si sono esibiti in concerto a San Martino Valle Caudina: Antonello Venditti, Francesco De Gregori, Riccardo Cocciante, Renato Zero, Andrea Bocelli, Gianna Nannini e Anna Oxa.
    Per una cittadina con poco meno di 5000 abitanti, senza stadi o strutture adeguate per questi tipi di eventi e fuori dagli itinerari principali stradali e ferroviari mi sembra una cosa abbastanza atipica.
    Ultima modifica: 30/10/16 09:16 da Neapolis
  • Zender • 29/10/16 08:27
    Capo scrivano - 49175 interventi
    D'accordo, però non mi sembra che la maggior parte siano eventi così particolari. Sono tappe di tournée che per altri motivi hanno poi rappresentato particolari momenti. Evidentemente (e lo si vede dal fotogramma) è una cornice molto suggestiva.
  • Neapolis • 5/11/16 10:35
    Call center Davinotti - 3298 interventi
    Per il personaggio del "Molosso" Sorrentino si è ispirato al "Petisso" Bruno Pesaola, allenatore di Napoli, Bologna e Fiorentina con cui vinse uno scudetto nel 1969. Il suo credo calcistico era il catenaccio e contropiede in contrapposizione nel film alle nuove idee calcistiche del gioco totale di Antonio Pisapia. Il suo nome appare nei titoli di coda e ritengo che Sorrentino, da tifoso del Napoli, abbia voluto omaggiare un uomo che amava definirsi un "Napoletano nato all'estero" e che era noto anche per l'allenatore "a cui rubavano le idee".
    Racconto l'aneddoto: Alla vigilia di una partita del Bologna a Bergamo un cronista locale gli chiese che tipo di tattica avrebbe adottato: «Giocheremmo all'attacco, come sempre» spiegò il Petisso. Il giorno dopo il Bologna si barricò nella propria metà campo fino all’ultimo minuto strappando lo 0-0. Il cronista di cui sopra inviso di rabbia inveì nell'intervista contro il Petisso: «Lei ci ha preso per stupidi, lei è venuto a Bergamo pensando di prenderci in giro: ci spieghi come mai il Bologna ha giocato in difesa, al contrario di quanto lei aveva detto!». Pesaola allargando le braccia e schermendosi replicò: «E si vede che l'Atalanta ci ha rubato l'idea».
    Ultima modifica: 5/11/16 11:04 da Neapolis