Buiomega71 • 10/08/25 09:51
Consigliere - 27397 interventi Rassegna estiva:
Indipendentia-Il lato oscuro del cinema italiano Pasolini, Nasca, Bellocchio, i primi Samperi e Bertolucci i numi tutelari di Scafidi, che, con coraggio, asprezza e ruvidezza narrativa, non si sottrae a blasfemie (la crocifissione
verhoeveniana di Christian), amplessi sessuali sgradevoli con crudi nudi integrali sia maschili che femminili (la sodomia e lo sputo sulla schiena alla cugina. Marlena violentemente presa da dietro nel bagno), virando, poi, in zona
cameraman e l'assassino quando dà sfogo alle perversioni all'
arancia meccaniva di Christian (la prostituta incinta seviziata: "
Ti ammazzo quel bastardo che porti dentro", la ragazza albanese nuda, bendata, legata e stuprata in un cascinale abbandonato davanti ad un gruppo di uomini mascherati, il bambino dato in pasto a un manipolo di pedofili, quello rapito e chiuso in una cella frigorifera
cavalloniana) in un escalation disturbante e oscura di violenze, male di vivere, ossessione religiosa, disturbi della personalità, narcisismo tossico e deviato, pulsioni sadiche e autodistruttive che sfocia nella follia e nell'immolazione del martirio (Christian, nudo come un verme, che si sodomizza con l'ombrello: "
Guardate").
Autorialmente ambizioso, zeppo di simbolismi, volutamente sporco e alienante (a partire dalla fotografia sgranata che ne aumenta il disagio, il lordume e lo squallore nella perdizone schizofrenica di Christian), ma pervaso da un disperato pessimismo e da un'atmosfera torbida, morbosa e nera come la pece.
Scafidi, in una personale poetica provocatoria , aspra, visionaria, iconoclasta di un cinema che in Italia nessuno ha più il coraggio di fare, non risparmia niente e nessuno (religione e bambini compresi) nel suo nefasto grido di dolore, dove spicca l'intensa e psicotica performance alexanderdelargiana di Andrea Riva, novello Gesù Cristo sputato dall'inferno.
Buiomega71
Lucius
Homesick, Renato
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