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Discussioni su Gli arcangeli - Film (2007)

  • TITOLO INSERITO IL GIORNO 22/01/08 DAL BENEMERITO HOMESICK
  • Clicca sul nome dei commentatori per leggere la loro dissertazione ( vale mezzo pallino)
  • Quello che si dice un buon film:
    Buiomega71
  • Non male, dopotutto:
    Lucius
  • Mediocre, ma con un suo perché:
    Homesick, Renato
  • Scarso, ma qualcosina da salvare c’è:
    Xtron

DISCUSSIONE GENERALE

1 post
  • Se ti va di discutere di questo film e leggi ancora solo questa scritta parti pure tu per primo: clicca su RISPONDI, scrivi e invia. Può essere che a qualcuno interessi la tua riflessione e ti risponda a sua volta (ma anche no, noi non possiamo saperlo).
  • Buiomega71 • 10/08/25 09:51
    Consigliere - 27397 interventi
    Rassegna estiva:
    Indipendentia-Il lato oscuro del cinema italiano
     

    Pasolini, Nasca, Bellocchio, i primi Samperi e Bertolucci i numi tutelari di Scafidi, che, con coraggio, asprezza e ruvidezza narrativa, non si sottrae a blasfemie (la crocifissione verhoeveniana di Christian), amplessi sessuali sgradevoli con crudi nudi integrali sia maschili che femminili (la sodomia e lo sputo sulla schiena alla cugina. Marlena violentemente presa da dietro nel bagno), virando, poi, in zona cameraman e l'assassino quando dà sfogo alle perversioni all'arancia meccaniva di Christian (la prostituta incinta seviziata: "Ti ammazzo quel bastardo che porti dentro", la ragazza albanese nuda, bendata, legata e stuprata in un cascinale abbandonato davanti ad un gruppo di uomini mascherati, il bambino dato in pasto a un manipolo di pedofili, quello rapito e chiuso in una cella frigorifera cavalloniana) in un escalation disturbante e oscura di violenze, male di vivere, ossessione religiosa, disturbi della personalità, narcisismo tossico e deviato, pulsioni sadiche e autodistruttive che sfocia nella follia e nell'immolazione del martirio (Christian, nudo come un verme, che si sodomizza con l'ombrello: "Guardate").

    Autorialmente ambizioso, zeppo di simbolismi, volutamente sporco e alienante (a partire dalla fotografia sgranata che ne aumenta il disagio, il lordume e lo squallore nella perdizone schizofrenica di Christian),  ma pervaso da un disperato pessimismo e da un'atmosfera torbida, morbosa e nera come la pece.

    Scafidi, in una personale poetica provocatoria , aspra, visionaria, iconoclasta di un cinema che in Italia nessuno ha più il coraggio di fare, non risparmia niente e nessuno (religione e bambini compresi) nel suo nefasto grido di dolore, dove spicca l'intensa e psicotica performance alexanderdelargiana di Andrea Riva, novello Gesù Cristo sputato dall'inferno.
    Ultima modifica: 10/08/25 10:03 da Buiomega71