Discussioni su Fortapàsc - Film (2009)

Una piccola curiosità sul protagonista (Libero de Rienzo), giusto per preparare gli eventuali, futuri spettatori; parla quasi come Luca Laurenti (voce bassa e nasale). All'inizio, fa un po' impressione, soprattutto a chi conosce il comico-cantante, amico di Bonolis, ma col passare dei minuti, ci si abitua.

Il giovane giornalista di cui si parla nel film
è Giancarlo Siani che scrisse su "Il Mattino" (il più noto e diffuso quotidiano napoletano) e si specializzò in articoli sulla camorra che purtroppo non aspettò molto nel farlo fuori. Fu ucciso mentre rincasava in una strada non molto lontana da dove abito io. Ancora oggi una delle strade circonstanti prende il suo nome, in ricor
do di uno dei tanti giornalisti coraggiosi peri
ti per aver scelto di fare fino in fondo il loro
dovere.

Spero che il film gli renda giustizia poichè lo merita.

Diciamo che qui ci viene presentato come un ragazzo semplice, innamorato del proprio lavoro, non certo privo di paure, quindi umano e vero, ma capace di indagare quel tanto che basta a metterlo sempre più nei guai, facendo però semplicemente il suo lavoro. L'attore se la cava piuttosto bene, ma bisognerebbe conoscere a fondo l'originale per capire se ne ha colto, carattere e sfumature. Comunque, a mio avviso, è stato fatto un buon lavoro, se non altro dal punto di vista descrittivo di una situazione quantomeno esplosiva.

dovrebbero esserci dei libri su Siani; se non altro mi sembra di ricordare qualcosa di Lucarelli nella sua serie di Blu Notte misteri italiani.

Probabile che vi sia, o almeno lo spero, anche qualche libro sulla figura di Siani che comunque
conosco discretamente bene anche perchè ho dimen
ticato di dire che ha frequentato, ovviamente al
cuni anni prima, la mia stessa scuola superiore.

io proverei a cercare nei citati libri di Lucarelli, oppure nei credits del film stesso.

Incredibile ma vero, è stato chiesto il sequestro dellla pellicola. Il giornalista Mino
Jouakim (capo redattore de "Il Mattino" negli anni in cui vi lavorava Siani), infatti, riconosciutosi in Sasà (un personaggio del film interpretato da Ernesto Mahieux) ha presentato un'istanza al Tribunale di Napoli per far sequestrare il film su tutto il territorio nazionale.
Motivo? Per farla breve al Jouakim non sarebbe piaciuto il modo in cui è stato rappresentato il suo personaggio poichè tratteggiato come "un capo di scarsa moralità".
Non si sa bene come andrà a finire il tutto ma gli avvocati hanno già ottenuto un risultato: il 23 aprile, infatti, è stata fissata una prima udienza in cui verranno ascoltati il produttore Barbagallo ed il regista Risi il quale saputo della citazione in tribunale è caduto dalle nuvole affermando di non voler vilipendere nessuno e soprattutto che il personaggio di Sasà non corrisponde affatto a quello di Jouakim ma è di pura invenzione.

Staremo a vedere ma è certo che mette tristezza nel XXI secolo ricorrere a strumenti del genere che inibiscono la libertà d'espressione e cercano di impedire la libera circolazione delle idee. Per giunta il film in questione si fonda su una figura poco conosciuta ma meritevole di essere conosciuta da tutti.

Cotola ebbe a dire, nella sezione curiosità del film:
Incredibile ma vero, è stato chiesto il sequestro della pellicola. Il giornalista Mino Jouakim (capo redattore de "Il Mattino" negli anni in cui vi lavorava Siani), infatti, riconosciutosi in Sasà (un personaggio del film interpretato da Ernesto Mahieux) ha presentato un'istanza al Tribunale di Napoli per far sequestrare il film su tutto il territorio nazionale.
Motivo? Per farla breve al Jouakim non sarebbe piaciuto il modo in cui è stato rappresentato il suo personaggio poichè tratteggiato come "un capo di scarsa moralità".
Non si sa bene come andrà a finire il tutto ma gli avvocati hanno già ottenuto un risultato: il 23 aprile, infatti, è stata fissata una prima udienza in cui verranno ascoltati il produttore Barbagallo ed il regista Risi il quale saputo della citazione in tribunale è caduto dalle nuvole affermando di non voler vilipendere nessuno e soprattutto che il personaggio di Sasà non corrisponde affatto a quello di Jouakim ma è di pura invenzione.

Staremo a vedere ma è certo che mette tristezza nel XXI secolo ricorrere a strumenti del genere che inibiscono la libertà d'espressione e cercano di impedire la libera circolazione delle idee. Per giunta il film in questione si fonda su una figura poco conosciuta ma meritevole di essere conosciuta da tutti.
Ehi, ma questo è un ritorno al passato. Era un bel po' che non sentivo una cosa così!

Avevo letto qualcosa sui giornali...che dire, mettiamola sul lato positivo: non credo che a breve la pellicola sarà sequestrata, è tutta pubblicità gratuita.

Gugly ebbe a dire:
dovrebbero esserci dei libri su Siani

Qualcuno c'è:

- http://www.unilibro.it/find_buy/Scheda/libreria/autore-siani_giancarlo/sku-12431008/le_parole_di_una_vita_gli_scritti_giornalistici_.htm

- http://www.unilibro.it/find_buy/Scheda/libreria/autore-franchini_antonio/sku-639931/l_abusivo_.htm

Zender ebbe a dire:
Cotola ebbe a dire, nella sezione curiosità del film:
Incredibile ma vero, è stato chiesto il sequestro della pellicola. Il giornalista Mino Jouakim (capo redattore de "Il Mattino" negli anni in cui vi lavorava Siani), infatti, riconosciutosi in Sasà (un personaggio del film interpretato da Ernesto Mahieux) ha presentato un'istanza al Tribunale di Napoli per far sequestrare il film su tutto il territorio nazionale.
Motivo? Per farla breve al Jouakim non sarebbe piaciuto il modo in cui è stato rappresentato il suo personaggio poichè tratteggiato come "un capo di scarsa moralità".
Non si sa bene come andrà a finire il tutto ma gli avvocati hanno già ottenuto un risultato: il 23 aprile, infatti, è stata fissata una prima udienza in cui verranno ascoltati il produttore Barbagallo ed il regista Risi il quale saputo della citazione in tribunale è caduto dalle nuvole affermando di non voler vilipendere nessuno e soprattutto che il personaggio di Sasà non corrisponde affatto a quello di Jouakim ma è di pura invenzione.

Staremo a vedere ma è certo che mette tristezza nel XXI secolo ricorrere a strumenti del genere che inibiscono la libertà d'espressione e cercano di impedire la libera circolazione delle idee. Per giunta il film in questione si fonda su una figura poco conosciuta ma meritevole di essere conosciuta da tutti.
Ehi, ma questo è un ritorno al passato. Era un bel po' che non sentivo una cosa così!

Effettivamente Zender ho pensato anche io la stessa cosa e cioè che fosse un provvedimento
d'altri tempi. D'altronde però come dice Gugly
visto che il film non verrà certo sequestrato a breve e visto che ormai la "vita" nelle sale di una pellicola si è accorciata molto rispetto al passato, è solo pubblicità gratis.
Insomma il film non verrà più proiettato solo per ragioni commerciali e non per questa bieca
manovra di un giornalista con la coda di paglia.

Vero Cotola, siam tutti d'accordo. Era solo l'effetto nostalgia... quei vecchi film sequestrati, il Buzzanca di Fulci...

Infatti, bisognerà vedere il riscontro del pubblico.

Gugly ebbe a dire nelle curiosità:

L'auto utilizzata dal protagonista per tutto il film è la vera macchina di Siani (fonte: foglietto illustrativo del cineforum).

Grande! Sapevo che Siani aveva veramente una Citroen Mehari, ma non che fosse proprio quella del film.

L'ho scoperto stasera; credo che anche i luoghi dove il film è stato girato siano più o meno gli stessi della vicenda reale.

Si molti luoghi sono proprio quelli. Hanno girato anche vicino casa mia dove Siani fu
ucciso.

mi sbaglio correggetemi subito se sbaglio, maSaviano nei sui sempre piu' numerosi interventi ne parla poco o ninete come mai???

Beh, magari non ne ha ancora avuto occasione...dovrebbe esserci un motivo particolare?

Per passare in curiosità ci vogliono le fonti.

altra grande prova della Lodovini prima di passare al cinema piu' frivolo....