Buiomega71 • 20/04/20 09:49
Consigliere - 27103 interventiMiserissimo horroretto semiamatoriale girato schifosamente in video, prodotto dall'infame Darrin Ramage per la sua casa di produzione Braindamage, responsabile dei più trashosi e infimi horror usa e getta mai prodotti.
Consistenza filmica degna di un porno, location squallidissime e attaccate con lo sputo (un baracca dovrebbe rappresentare una fabbrica e un laboratorio di medicina nucleare(!) dove si svolgevano strani esperimenti), regia pedestre e le solite situazioni da slasher da discount, con il solito gruppo di amici che và a far festa nel luogo abbandonato, dimora di una creatura mostruosa assetata di sangue.
Nemmeno gli sfx di Ron Karkoska risultano divertenti, e lo splatter si riduce a qualche morsicata sul collo con carne strappata, sangue fintissimo che sprizza e ravanate artigliose nello stomaco delle sventurate vittime.
Il make up della "mostruosa" Alexa, poi, non riesce a nascondere le grazie sexy di Tiffany Shepis, una specie di poveritisco mix tra
Edward mani di forbice e la Coralina Cataldi Tassoni di
Dèmoni 2, che si muove sinuosa e affamata tra le mura della fabbrica abbandonata, in una mise da spogliarellista e gambe serrate da un imbracatura che anticipa, involontariamente,
Fragile e che fanno il verso alla Rosanna Arquette di
Crash
Anche l'idea che la sanguinosa minaccia sia una ragazza mutante "deforme" e non il solito energumeno ammazzatutti è mal sfruttata, così come il colpo di scena parentale verso la fine.
Cameo del simpatico Ron Jeremy (un barbone che trova riparo nell'edificio abbandonato e mal gliene incoglie) e chiusa ospedaliera che omaggia il primo
Venerdì 13 (
Allora è ancora là).
Ma è troppo noioso e messo giù malissimo per destare qualche guizzo e manca totalmente di quel godibile trashume e di quella vena di sana follia che aveva brillato in
The witch's sabbath (altra produzione dell'ignobile Braindamage).
Sykes (nessunissima parentela con il ben più illustre Peter) pare sia una specie di reuccio di questo tipo di z-movie, che da assistente di Ridley Scott è passato a girare stè porcherie quì.
La Shepis è comunque sempre un bel vedere, anche con dentoni alla
Dèmoni, imbratta di sangue, armata di forbicioni alle mani e con i catarifrangenti agli occhi.
A poco servono le atmosfere di ritorno dei b-movie ottantiani, alle quali Sykes pare ricollegarsi (su tutti
La notte dei demoni) senza troppo successo.
Il filmaccio ha avuto un certo richiamo nel noleggio dei dvd da parte dei nerds amanti di questo tipo di horroracci, tanto da produrne un sequel
The death factory bloodletting di tal Sean Tretta (2008), dove, però, la sexy e letale mutante sanguinaria non è più impersonata da Tiffany Shepis (ahi, ahi...).
Realizzato in sei giorni e si vede.
Buiomega71