Buiomega71 • 2/05/15 09:55
Consigliere - 25896 interventi NOTTI E NEBBIE DEL GIAPPONE
Mhà, e poi ancora mhà...
Non mi ha convinto quasi per nulla (devo ammettere che le aspettative erano altissime)
Se e vero che tiene in tensione per tutti i suoi 102' minuti (almeno la noia e rimasta fuori dalla porta), e il narrato intrippa, e anche vero che alla fine del film mi e rimasto un retrogusto amarognolo di qualcosa di incompiuto, che non ha saziato la mia fame "buiesca", che mi ha trasmesso poco a livello di impatto emotivo, che alla fine ti domandi :"Questo sarebbe
Confessions?"
Forse e solo un mio problema, ma non ho trovato nulla di viscerale, di sconvolgente, di originale, che mi sconquassase i budelli e l'anima , come aveva fatto-ad esempio- Sion Sono con quel gioiello straordinario di ferocia, carnalità e pura follia che e
Guilty of Romance
Ecco, manca la carnalità in
Confessions, tutto sembra stucchevole, freddo, programmato, studiato a tavolino , per coinvolgere davvero gli istinti primari
A Nakashima riconosco il talento narrativo (alcuni passi sono straordinari), ma non mi ha ingannato quel gusto estetico alla MTV (io, poi che adoro e sono il primo a sottolineare la fotografia e le immagini di un film)
Si criticò tanto Lars Von Trier per le bellissime e poetiche immagini iniziali di
Melancholia, ma qui Nakashima fà di peggio
Le sue riprese fittizie sembrano uscite da uno spot (gli studenti che escono sorridenti dalla scuola e finiscono il trimestre, mentre sboccia la primavera-al ralenti-, il piatto con i biscotti che vola giù dalla finestra-al ralenti-, la farfalla che si posa sul dito-al ralenti-, i cartoncini di latte che fluttuano in aria-al ralenti-, le palle da tennis-al ralenti-, le matite che cadono, le goccie di sangue che scendono, la pioggia che scroscia , tutto rigorosamente al ralenti
Insomma, stò ralenti in eccesso diventa pacchiano e fastidioso, posso capire che Nakashima lo usasse per dilatare il tempo, ma il troppo stroppia
Anche lo script non mi e parso un granchè. Di studenti idioti, vacui, stupidi e feroci, faccine angeliche che nascondono mostri, bullismo, menefreghismo e quant'altro, ormai, e venuto a noia (se proprio delle classi violente avevano già detto tutto Mark Lester, Chistopher Cain, Jonathan Kaplan, Michael Lehmann, Renè Daaler) e anche la diabolica professoressa e la sua vendetta all'HIV o bombarola che sia, non mi e parsa stà genialata (ormai, dopo
Seven, e dura stupire ancora). Così come e vecchia come il cucco la voglia impellente di "emergere a tutti i costi".
Pure il pre-finale alla
Mad Bomber mi e parso stucchevole, con una fastidiosa CG e un rewind che omaggia l'Antonioni americano ma che regala poche emozioni (anche qui il sentore di MTV era fortissimo)
Poi, durante la visione, avvertivo il sentore di "americanità", e poco di aromi nipponici
Mi e sembrato che Nakashima guardasse con un occhio al cinema americano (gli studentelli che si incontrano di sera e si confidano, mano nella mano e poi bruciano il test dell'HIV nel fuocherello, faceva molto
Dawson Creek, così come la lettura di fine anno dello studente, in palestra, pronto a far esplodere la bomba, aveva non poche reminiscenze di
Carrie, e gli studenti imbecilli sono una fotocopia di quelli americani in tutto e per tutto, compresi sms, web, e tutti "Yeah, yeah, gimmie five", e francamente c'ho trovato poca differenza tra questi e quelli cerebrolesi di
Scream, per dire.
Ci sono momenti bellissimi, e anche di poetica ferocia (il ragazzino fuoridisè che fende il coltello sulla madre, una splatterfeast che sembrava un brutale stupro incestuoso, la morte della piccola Naomi gettata in piscina con il particolare della scarpina che cade a terra-quando , poi, lo studentello calcia con disprezzo e ridendo la scarpina della bambina nella piscina, scena di inusuale cattiveria che lascia il segno, la ragazzina uccisa dal suo compagno e poi messa nel frigo), ma anche qui-come nei sentimenti-sembra che Nakashima congeli la violenza, con stacchi di montaggio davvero notevoli
Le parti migliori-guarda caso-mi sono sembrate il rapporto madre/figlio (complessi edipici di abbandono, troppo amore che degenera in matricidio) che nemmeno la vendetta diabolica-e improbabile- di professoressa vengeance
Di culto assoluto la classe (incitata da uno dei professori più stupidi mai visti in un film) che balla sulle note di "
That's the way like 'it", forse uno dei pezzi migliori del film.
L'incessante commento musicale di sottofondo lo trovato molto ficcante-al contrario dei ralenti- che dava una dimensione straniante al narrato (sia della professoressa, sia della storia in generale)
Non mancano momenti che sfiorano l'idiozia, come il ragazzino che non si lava (puzza come una carogna perchè si sente VIVO), il ragazzo selvaggio che sembrava quello con il boomerang in
Mad Max 2, che la madre deve addormentarlo per lavarlo, e che inscena pantomime demenziali degne di un John Landis
Insomma a me questo
Confessions ha instillato più dubbi che entusiasmi, meno cerebrale dell'
Onda, ma anche meno incisivo di qualsiasi "school movie" americano sulla violenza.
Dall'alto della mia ignoranza , davvero, non capisco come gli amici Didda e Deep siano impazziti per questo film...
POI DAVINOTTATO IL GIORNO 29/01/15
Greymouser, Deepred89, Didda23
Daniela, Mickes2, Schramm, Taxius
Cotola, Gestarsh99, Xamini
Jofielias, Cloack 77, Galbo, Maldaurora, Bubobubo
Nancy, Capannelle, Jdelarge, Thedude94, Teddy
Giùan, Buiomega71, Marcel M.J. Davinotti jr.
Quietcrash, Bizzu, Lythops
Rebis