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Discussioni su Compagne nude - Film (1977) | Pagina 4

DISCUSSIONE GENERALE

115 post
  • Fauno • 29/06/19 19:52
    Formatore stagisti - 2760 interventi
    Per favore Buono, capisco che ci sia una firma sopra, ma se leggi bene ti stai dando torto da solo, in quanto dice che il sesso orale lo fa a Pischiutta proprio nella scena introduttiva a colori, e specifica bene che gli stessi due personaggi appaiono nudi anche alla fine del film. Per darti ragione l'avrebbe dovuto fare in bianco e nero al marito subito dopo l'introduzione, e non a Pischiutta a colori durante l'introduzione!!! La parte in bianco e nero inizia invece con la riunione serale in cui si parla di politica, quindi la tua ipotesi cade definitivamente. Ok problemi di tagli, ma la parte a colori non è posticcia. Se invece mi vuoi dire che è posticcia la lunghissima inquadratura bergmaniana (che per te è l'unica a esser definita tale) allora posso essere possibilista, ma facendo a questo punto un doveroso parallelo con Cani arrabbiati e col Rivelazioni polselliano.

    Al primo fu aggiunto come dedica, dai fan del regista un prologo da brividi, in cui c'era come il mugolio di una lupa o di una cagna dietro un telo rosa, e solo alla fine si capisce che era il pianto di una madre a cui era stato rapito un figlio, mentre per il Rivelazioni ciò che lo rende unico al mondo sono i 16 minuti hard con musica psichedelica in cui si ritorna fino alla nausea sul motivo principale con addirittura la puntina del giradischi che salta...Il messaggio chiaro e inequivocabile è l'invito a godere il sesso in tutte le sue componenti più inebrianti e benefiche fino a sfinirsi, ad annientarsi in esso, ad arrivare adaltre dimensioni e per questa trovata per me Polselli viene da un altro pianeta, non poteva essere umano, vedeva e andava troppo oltre. Stessa cosa per la lunga inquadratura di Sandra)di cui parleròin un intervento successivo) che se per puro caso è stata posticcia è stato uno dei "turbo" dei film, anche se personalmente mi ha più annichilito il racconto della ragazza alla festa. Sono creazioni che hanno trasformato film già di per sé molto validi in capolavori inarrivabili. Poi che non possano piacere ci sta. Solo che mentre questo e Rivelazioni eran già ugualmente capolavori, e con gli inserti sono diventati i primi miei due film in assoluto, Cani arrabbiati era un film notevole, ma vedendo subito la versione con l'inserto, ho trovato molto depotenziate le versioni più soft. E' partito con un 5 palle, ma ho ben specificato la differenza con e senza intro.
  • B. Legnani • 29/06/19 20:04
    Pianificazione e progetti - 15212 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    Se invece mi vuoi dire che è posticcia la lunghissima inquadratura bergmaniana (che per te è l'unica a esser definita tale) allora posso essere possibilista

    Difatti la mia idea parte da lì. In altre parole:
    IPOTESI A: Posticcio solo il lungo primo piano inziale.

    IPOTESI B: Posticce tutte le parti a colori.

    Se l'Ipotesi A è corretta, la scelta del colore nel lungo primo piano è dovuta al fatto che c'erano già inizio e fine (in entrambi i casi con Pischiutta) a colori.

    Credo che mai come ora si sia parlato così tanto di COMPAGNE NUDE. In Canada a qualcuno staranno fischiando le orecchie.
    Ultima modifica: 29/06/19 20:05 da B. Legnani
  • Fauno • 29/06/19 21:11
    Formatore stagisti - 2760 interventi
    Era anche ora, e non ho certo finito, anche perchè Didda23 è in attesa di mie risposte...
  • Didda23 • 29/06/19 21:39
    Compilatore d’emergenza - 5798 interventi
    In aggiunta fai un favore pure a te, perchè renderai decisamente più chiaro il tuo commento e quei benedetti 8 momenti saranno esplicati
  • B. Legnani • 29/06/19 21:41
    Pianificazione e progetti - 15212 interventi
    Credo che Deepred abbia interessanti novità. Interessanti sono, anche se dovesse darmi torto...
    Ultima modifica: 29/06/19 21:41 da B. Legnani
  • Fauno • 29/06/19 22:12
    Formatore stagisti - 2760 interventi
    In 550 battute faccio i salti mortali ogni volta. Una volta facevo interventi lunghi e non andava bene perché erano panegirici...poi era inutile approfondire in maniera capillare un film che per anni avevo visto solo io.
  • Herrkinski • 30/06/19 00:50
    Consigliere avanzato - 2663 interventi
    B. Legnani ebbe a dire:
    Lucius ebbe a dire:
    Punti di vista. A me sembra invece un discorso un pò moralista, quello che fai. Le donne hanno tutti i diritti di avere rapporti multipli e promiscui, come fanno gli uomini, (in molti casi anche da sposati) senza per questo dover essere apostrofate come "mignotte".


    Punti di vista, certo. Ma il finale, con lui che con tono da insulto le dà reiteratamente della "femminista", non mi pare che vada a dare un tono femminista al film. Anzi.

    Buono ha fondamentalmente inquadrato quello che volevo dire, sembra che Pischiutta volesse più che altro mettere in luce un fallimento generale di certi ideali piuttosto che esaltarne le virtù.
    Lucius, il mio era lungi dall'essere un discorso moralista, era prettamente basato sul significato del film che mi pare più critico verso il femminismo che a favore. Proprio riguardo a quello che dici, il finale mi pare proprio esprimere una visione perlomeno critica del femminismo in quanto è tutto tranne che gioioso, non pare dipingere una liberazione sessuale "sana" della protagonista; sembra che per abbandonare il marito maschilista si perda poi in festini, orge e partner casuali che non la rispettano. La protagonista pare diventare più un'anima persa che una persona consapevole e autosufficiente a livello emotivo, non mi pare si evidenzi una crescita della persona quanto una sorta di degenerazione. Sembrano più le classiche storie di autodistruzione personale in seguito a un trauma. In questo senso mi pare che Pischiutta facesse una critica a una certa mancanza di coerenza del movimento femminista. Da un lato fa vedere il marito maschilista e fedifrago, dall'altro un'umanità che non pare molto più corretta, tra professori/professoresse che si approfittano delle studentesse, racconti di freak bullizzati per divertimento financo una protagonista che pare svilirsi nel tentativo confuso di un'emancipazione illusoria. Perlomeno questo è quello che per me traspare dal film nel complesso, piuttosto che una visione ottimista e costruttiva.
    Ultima modifica: 30/06/19 01:06 da Herrkinski
  • Lucius • 30/06/19 01:19
    Scrivano - 9054 interventi
    Potrebbe essere un'interpretazione la tua, ma le chiavi di lettura sono varie: quella espressa da Fauno mi sembra la più plausibile. Immaginiamo una moderna femen: una vita dedicata alla conquista di diritti, ecc..ecc.. quale miglior gesto di anti sessismo e di libertà sessuale più eclatante di quello di cedere alle avances di un uomo? Visto dal punto di vista maschile (ma questa interpretazione è assai riduttiva, rispetto alla precedente): egli, nella sua ideologia sessista, maschilista, amplifica il piacere del maschio, possedendo una femminista impegnata, apostrofandola quasi con disprezzo.
    Di certo un finale non banale, come del resto tutto il film, incentrato su una conquista sessuale, dietro l'altra, nel nome dei sensi ma anche di una sessualità acclarata, conquistata.
    Ultima modifica: 30/06/19 01:21 da Lucius
  • Fauno • 1/07/19 00:42
    Formatore stagisti - 2760 interventi




    Chi vi ricorda, anche se è in anticipo di 6 anni?
  • Fauno • 1/07/19 02:27
    Formatore stagisti - 2760 interventi
    Risposta a Didda 23


    SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER

    1) Il racconto di Carla sull'infelice Rossana

    2) Lo stupro

    3) Le ingiurie del marito alla moglie che si era fatta scippare

    e questi tre li avevo citati nel commento senza sottolinearli

    4) Il sorriso incerto nella lunga inquadratura iniziale, che fa chiaramente presagire come la protagonista ne uscirà, se non sconfitta, almeno profondamente intaccata (come poi in effetti avviene)

    5) Il primo incontro fra Sandra e Mariangela, nella discussione sulla sottomissione della donna all'uomo come regola naturale, appresa ed accettata anche volentieri, ma la monotonia e la stupidità che ciò comporta, neanche tanto fisicamente quanto moralmente (a volte si è stanche e tocca farlo lo stesso, ed essere sempre dolci come l'uomo vuole!)-Argomento che poi verrà ripreso più volte parlando del tradimento di Claudio, non tanto grave per il tradimento in sé quanto per lo squallore, per la banalità dei modi in cui viene portato a termine (con scuse e menzogne delle più elementari e idiote-fra le tante dire di vedere un amico tutte le sere o dire all'amante di vivere ancora con la madre-quando lei per compiacerlo aveva accettato atti sessuali che la ripugnavano!)

    6) Le inquadrature che si sfuocano (volutamente!) di tutti gli avventori del bar che fanno a gara a chi spara la porcata più grande sulla relazione extraconiugale di Claudio (stile che ha perso la mano a biliardo perché l'ha lasciata dentro a un paio di mutandine, perché lì se si va in buca si vince :-(( ...che per un lavoro così chiunque farebbe gli straordinari di notte...)

    7) La storia di Gabriella sull'istruttore di equitazione, evidentemente dotato dal punto di vista sessuale, ma con la pecca schifosa(questo l'aggiungo io!) di far l'amore metodicamente alla stessa ora e allo stesso modo. Hai presente la prevedibilità? Va bene per una come lei che non ha esperienza, ma quando poi trova una dello stesso sesso con molto più tatto, fantasia e carica emotiva, non ha problemi a passare dall'altra parte.

    8) La splendida inquadratura della statuetta e di Sandra e Marisa, col desiderio di Sandra di trasformarsi addirittura nella statuetta, dal momento che arguisce, essendo la medesima ben conservata, essere stata trattata con mani di donna, in quanto l'uomo, specie per le esperienze da lei appena subite (più che passate!), è un distruttore.

    9) L'inquadratura del marciapiede subito prima di quello della villa, quasi ad "accusare"" tale area come luogo di tradimento.

    10) Addirittura quella del matto (fra l'altro venuto sul sito) sul parallelo fra la tartaruga, che si porta dietro la casa e l'uomo che si porta dietro la sua famiglia, i suoi vizi, le sue miserie, ovvero sé stesso. E riferito a Sandra presagisce che per forza di cose tornerà dal marito, anche se è un bastardo, perché alla fin fine lei da lui non è mai venuta via (e per fortuna che invece alla fine farà in modo di liberarsene o per lo meno di non rinunciare più a niente per amor suo!)

    Come vedi ti ho presentato molti punti da me apprezzati, anche se i capisaldi restano l'introduzione e il racconto satanico di Carla, che per me sono stati la più straordinaria esperienza cinematografica assieme ai fatidici inserti hard di Rivelazioni.

    Davvero non capisco dove tanti utenti abbian notato salti di macchina da presa: io ne ho notato solo uno nella riunione iniziale; e ancora di più nell'entrata in scena dei personaggi a casaccio...boh! Si vede che non abbiamo lo stesso modo di seguire i film.

    Io l'ho visto di una fluidità e di una chiarezza lampante. Il finale è aperto a più interpretazioni. Dal mio punto di vista lei ha accettato le sconfitte, non è mutata internamente e non diventa una troia; si adegua liberamente alla realtà dei fatti, senza più gioire e senza neppure abbattersi come prima, ma piuttosto aspettando l'occasione per una situazione a lei più congeniale.

    E' vero che ci sono tantissimi attori e può essere arduo star dietro a tutti, è vero che possono esser pallose le battute del matto o l'orgia finale, ma per gli argomenti trattati e il modo in cui vengono affrontati, per me il film è encomiabile e inarrivabile.

    E a proposito della gran gaffe sul direttore che diventa donna? Niente impedisce che siano un marito e moglie e che lei sia la sua vice, non per niente nel primo incontro il direttore dice che anche lui era stato accusato di palpeggiare le ragazze, e guarda caso il marito della direttrice viene indicato da Marisa nell'incontro successivo come detentore dello stesso vizietto(!). Altra ipotesi plausibile: nel frattempo il direttore è morto e la nuova direttrice è la moglie di un professore di quella scuola, mentre che sia una somarata del regista è tutto da dimostrare.

    E per finire la gaffe dell'eroina colombiana...E' vero che chiunque sa che in Colombia viene prodotta cocaina e non eroina, ma non per questo i colombiani son gli unici santarellini che non si sono mai fumati uno spinello o non hanno mai commerciato internazionalmente hashish o marijuana, che sono sostanze stupefacenti diffuse a livello mondiale. Quindi anche questo non è per forza uno strafalcione.

    L'inquadratura di Marisa a 45° nel primo incontro con Sandra è fatta per sottolineare le imperfezioni e per accentuare l'arguzia e l'apertura mentale (nonostante pure lei alla fine si dimostri tutt'altro che un angioletto).

    Caro Didda, mi hai fatto lavorare parecchio. Spero almeno di averti chiarito ogni dubbio.;-)
    Ultima modifica: 8/07/19 21:54 da Fauno
  • Fauno • 1/07/19 20:20
    Formatore stagisti - 2760 interventi
    Aggiungo anche che si capisce benissimo, a proposito della coppietta che entra, il perché lei guardi da un'altra parte e faccia sempre di no. Capisco sia un po' duro memorizzare troppi nomi, ma le storie non si inframmezzano e sono ben distaccate e marcate. E poi avendolo su you tube si può tornare indietro tutte le volte che si vuole. Stasera vedrò pure la zoomata sul posteriore ispido, perché io di culi pelosi femminili non ne ricordo manco uno!

    Però bella e originale quest'esperienza ;-)
  • B. Legnani • 1/07/19 21:17
    Pianificazione e progetti - 15212 interventi
    Fauno ebbe a dire:
    Aggiungo anche che si capisce benissimo, a proposito della coppietta che entra, il perché lei guardi da un'altra parte e faccia sempre di no.

    Scusami davvero, ma io non ho ancora capito chi siano.
  • Fauno • 1/07/19 21:40
    Formatore stagisti - 2760 interventi
    Marisa, la prof di ginnastica interpretata dalla Blumen, aveva ben tre storie. Quella attuale con la protagonista Sandra, in contemporanea a quella con l'allieva Gabriella, dalla quale era però stata allontanata con un provvedimento disciplinare, e con la rediviva Nicoletta che era da un anno che aveva lasciato l'istituto e che nonostante frequentasse le riunioni del gruppo aveva smesso di frequentare intimamente Marisa perché la vedeva impegnata con le altre due.

    L'orgia finale è organizzata da una contessa anche lei lesbica, che sicuramente avrebbe messo gli occhi su Nicolettaa, allora Marisa furbescamente e per non avere altri magoni oltre a quello del distacco forzato da Gabriella fa venire Nicoletta assieme a Giorgio, che è il suo ragazzo (in un dialogo fra Sandra e Marisa era venuto fuori che Gabriella era bisessuale!), cosicché Marisa si sfoga con Nicoletta, sottraendola dalle grinfie dell'aristocratica, mentre altre due si spupazzano Giorgio a dovere.

    In pratica la Blumen è sì di vedute molto aperte, ma quando c'è da star male emozionalmente o affettivamente...meglio gli altri che lei! Ed è da lì che Sandra si schifa fino al punto da lasciarla perdere.

    La ragazza che beve mestamente al tavolo fino a piangere sconsolata non si era mai vista prima, e molto probabilmente è una parente della festeggiata o una figlia di amici...Comunque un tipino ancora troppo pura per non deprimersi e non rimanere schifata da un party gambe all'aria come quello...

    Come vedi non è facile memorizzare al volo nomi e ruoli (perfino io avevo confuso due nomi), ma son stato talmente scioccato e soggiogato da quei primi tre punti, che poi rivedendolo più volte ne ho apprezzati pure molti altri, pur capendo, ripeto, che è un film che richiede un certo impegno, e se lo si vede d'infilata o alla ricerca di emozioni forti e subitanee si rischia di liquidarlo con commenti lapidarii...E' pure innegabile che alcuni punti come un paio di racconti del matto, nonché l'orgia finale possano risultare prolissi e quindi stancare. D'altronde anche in Rivelazioni ci sono rallentamenti, ma per me come potenza son film inarrivabili...
    Ultima modifica: 4/07/19 00:12 da Fauno
  • Gmriccard • 2/07/19 08:40
    Galoppino - 35 interventi
    Provo nel mio piccolo a dare la mia interpretazione sulla battuta finale: il contesto è che la protagonista ha finalmente imparato ad adeguarsi al mondo profittatore che la circonda, prendendo a sua volta ciò che le interessa da ciascuno (e Pischiutta/Ballantines non manca di sottolineare questa conversione chiedendone spiegazioni). Questo (e qui mi prostro deferente in attesa di più calzanti citazioni) è il fondamentale consiglio che Erminia dà al protagonista de “Il lupo della Steppa” di Hesse, ma si trova in altri termini anche nel naturalista monologo interiore del “Siddharta” dello stesso autore. Ho trovato reminiscenze dell’opera dello scrittore tedesco anche nel successivo film “Ultimo incontro a Venezia”: se Pischiutta non è un suo fan ha comunque permeato gli insegnamenti dalla cultura sessantottina, di cui Hesse è il maggior ispiratore europeo.

    Non so se come dice Fauno ci sia speranza di un futuro migliore, l’istinto di sopravvivenza è emerso sopra gli ideali, decretando la latenza della parte non corrotta, non ho gli elementi per dire se a breve o a lungo termine...
    L’apostrofazione di Sandra in sè a mio avviso è ininfluente alla caratterizzazione femminista del film: si tratta di semplice “training autoerogeno” del personaggio interpretato dal regista (anziché insultarla in altro modo, con conseguente censura della commissione...), ciò che conta è che finalmente la ragazza ha modo di restituire qualche colpo che la vita le ha inferto, e tra tutti i finali tragici (o meglio fatalisti) possibili questo è il migliore.
    Per quanto sopra se su questo verteva la protesta di Udine la trovo piuttosto eccessiva.
  • B. Legnani • 2/07/19 10:57
    Pianificazione e progetti - 15212 interventi
    Fauno ebbe a dire:

    ... fa venire Gabriella assieme a Giorgio, che è il suo ragazzo...


    Ma questa attrice ha i capelli chiari (vedi link a 1h13'08"), mentre Gabriella ha i capelli scurissimi (vedi a 35'59"). E le sopracciglia sono diverse: folte quelle della ragazza dell'orgia, molto meno folte quelle di Gabriella (vedi anche primo piano a 37'04").
    Ultima modifica: 2/07/19 10:58 da B. Legnani
  • Lucius • 2/07/19 13:58
    Scrivano - 9054 interventi
    Gmriccard ebbe a dire:
    Provo nel mio piccolo a dare la mia interpretazione sulla battuta finale: il contesto è che la protagonista ha finalmente imparato ad adeguarsi al mondo profittatore che la circonda, prendendo a sua volta ciò che le interessa da ciascuno (e Pischiutta/Ballantines non manca di sottolineare questa conversione chiedendone spiegazioni). Questo (e qui mi prostro deferente in attesa di più calzanti citazioni) è il fondamentale consiglio che Erminia dà al protagonista de “Il lupo della Steppa” di Hesse, ma si trova in altri termini anche nel naturalista monologo interiore del “Siddharta” dello stesso autore. Ho trovato reminiscenze dell’opera dello scrittore tedesco anche nel successivo film “Ultimo incontro a Venezia”: se Pischiutta non è un suo fan ha comunque permeato gli insegnamenti dalla cultura sessantottina, di cui Hesse è il maggior ispiratore europeo.

    Riflessioni e contenuti del film molto interessanti.
  • Lucius • 2/07/19 14:00
    Scrivano - 9054 interventi
    Fauno, complimenti per l'analisi e la conoscenza che dimostri di avere rispetto questa pellicola.
  • B. Legnani • 2/07/19 14:04
    Pianificazione e progetti - 15212 interventi
    Gmriccard ebbe a dire:
    Provo nel mio piccolo a dare la mia interpretazione sulla battuta finale: il contesto è che la protagonista ha finalmente imparato ad adeguarsi al mondo profittatore che la circonda, prendendo a sua volta ciò che le interessa da ciascuno (e Pischiutta/Ballantines non manca di sottolineare questa conversione chiedendone spiegazioni). Questo (e qui mi prostro deferente in attesa di più calzanti citazioni) è il fondamentale consiglio che Erminia dà al protagonista de “Il lupo della Steppa” di Hesse, ma si trova in altri termini anche nel naturalista monologo interiore del “Siddharta” dello stesso autore.

    Su questo mi lasci basito. Puoi fare qualche esempio dell'influenza di Hesse nel film?
  • Gmriccard • 2/07/19 14:43
    Galoppino - 35 interventi
    Provo a spiegarmi in altri termini: nel libro che cito Erminia consiglia allo scrittore di prendere un po’ di “linfa” da ogni interlocutore o situazione per liberarsi dal tedio, esattamente quel che fa Sandra per emanciparsi. I riferimenti ad Hesse sono maggiori nel successivo “incontro a Venezia”, ma anche qui (sempre che non si tratti solo di una mia suggestione) il personaggio interpretato dalla Olivero esce dalla crisi con la stessa ricetta.
  • Didda23 • 2/07/19 15:09
    Compilatore d’emergenza - 5798 interventi
    Fauno, ti ringrazio per la precisa risposta che hai deciso di fornirmi.
    Molti punti mi rimangono abbastanza oscuri e le dinamiche di certi personaggi non mi sono ancora del tutto limpide.

    Evidentemente qualcuno ci legge, altrimenti mi sembra pazzesca la coincidenza di mandarlo su Iris.