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Discussioni su Agente 007 - Vivi e lascia morire - Film (1973)

DISCUSSIONE GENERALE

3 post
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  • Zender • 22/10/09 13:49
    Capo scrivano - 49212 interventi
    R.f.e. nelle curiosità del film ebbe a dire:
    In una sequenza iniziale, "M" (gli amanti delle statistiche rimarcano, "per la prima e l'unica volta") va a trovare James Bond a casa, insieme a Moneypenny. Come suo solito, James ha una donnina fra le mani, che nasconde nell'armadio.

    Interpretata da Madeline Smith (la redhair di Amanti vampiri), nella versione originale è italiana e si chiama Miss Caruso. In quella italiana diventa curiosamente francese, tal Mademoiselle Olivier.

    Il motivo ? Non credete a chi vi racconterà che è stato fatto "per esigenze di doppiaggio", giacché in un film italiano era difficile far capire che il personaggio era italiano dato che tutti parlano italiano nell'edizione nostrana (per la cronaca, nella versione italiana, la Smith è stata doppiata da Germana Dominici che accenna una ridicola cadenza francese). Bastava infatti tradurre quello che dice un personaggio, sul fatto che non si trova più questa Miss Caruso del servizio segreto italiano ed ecco che lo spettatore, che solitamente non è cretino, l'avrebbe capito subito che era quella la Miss Caruso di cui si faceva cenno...

    Il motivo secondo me è invece moralistico e alquanto ipocrita, una sorta di pre-censura interna messa in atto dal curatore dell'edizione italiana. Non si poteva concepire che "quell'odiosa spia inglese", "presuntuoso sciupafemmine nativo della Perfida Albione" (ricordate che Bond all'epoca non era amato da tutti, a ben guardare non lo è neppure oggi) si "permettesse" di portarsi a letto un'italiana, trattandola da donna "usa e getta". Mi direte: e la Daniela Bianchi di Dalla Russia con amore...? Beh, primo, interpretava una donna russa e, secondo, era la Bond-girl principale, di cui si suppone Bond "s'innamori", non un'avventizia qualsiasi. Pensateci un po' su...

    Ulteriore prova di come spesso quando si dice "il pessimo doppiaggio", bisognerebbe dire, piu correttamente, "le nefandezze dei curatori delle edizioni italiane" o "il pessimo lavoro di (alcuni) dialoghisti".

    Io non sarei troppo di quest'avviso. Nel senso che mi è capitato spessissimo di incontrare film (come dici anche tu) in cui i personaggi di origine italiana vengono doppiati o in un dialetto stretto italiano (sarei curioso ad esempio di sentire come parlano Pitt e Roth nell'edizione originale di BASTARDI SENZA GLORIA) o addirittura in personaggi di altra nazionalità. E' abbastanza normale, nel senso che un personaggio che parla italiano con un inglese non può - nel doppiaggio - rendere. Se nell'originale non si capiscono per via della diversa lingua, nel doppiaggio nostrano parlerebbero la stessa lingua e risulterebbe ridicolo che non si capissero.
    Credo insomma che sia un'abitudine piuttosto diffusa e che magari la poca voglia dei doppiatori abbia fatto propendere per l'espediente più semplice: la trasformiamo in francese. Non ho però capito se nel film la Smith parla con un inglese o fa solo tappezzeria (nel qual caso l discorso cambierebbe, ovviamente).
  • R.f.e. • 7/12/12 09:51
    Fotocopista - 826 interventi
    A questo proposito mi permetto di segnalare questa pagina sul film:

    http://truegoldeneye.blogspot.it/2012/11/un-anniversario-live-and-let-die-agente.html
  • Buiomega71 • 10/08/23 10:42
    Consigliere - 27336 interventi
    Rassegna estiva
    AgostOO7
    Connery & Moore , vivete e lasciate morire
     

    Fuori Connery e entra in campo Moore

    Il cambiamento si avverte, Moore meno carismatico (anche se simpatico) e affascinante, più legnoso e un pò troppo ingessato, con troppe battute ironiche anche nei momenti in cui rischia la pelle.

    Ma per uno 007 che va c'è uno 007 che ritrovi e , se si entra nell'ottica, il gioco non cambia poi , più di tanto le carte in tavola.

    Basterebbero gli splendidi titoli di testa di Maurice Binder (tra i più belli della serie, con il volto della donna nera che si trasforma in teschio) a entrare nel mood assurdo (e surreale) della saga lasciata da Connery, e come valore aggiunto lo straordinario pezzo di Paul McCartney.

    Per la prima volta le avventure bondiane si mischiano all'horror, si ibrida l'aplomb inglese con la blaxploitation, l'ambientazione americana (New York, New Orleans, con quel funerale folkloristico che Alan Parker riprenderà, con meno carnevalate, in Angel Heart) e il classico tocco esotico (i Caraibi, il voodoo).

    Hamilton spinge il pedale dell'assurdo e del delirante, con innesti sulla magia nera che anticipano il Wes Craven del Serpente e l'arcobaleno (il gigantesco stregone nero Baron Samedì, che in uno dei momenti più inquietanti del film, resuscita da una tomba e si disintegra, sotto i colpi di Bond, come se fosse fatto di porcellana) e si accodano alla moda dell'horror black in odor di macumba (Sugar Hill), con gli spauracchi sparsi per la foresta che "spiano" e uccidono.

    Sprazzi dal poliziesco (tutto l'incipit ad Harlem, con Moore che entra in un locale di soli neri o in un negozio di magia nera), con contorno (questa volta parecchio corposo) di animali assassini (i serpenti nel rito voodoo, il serpentello stile Mamba che entra silente nel bungalow di Bond) ma soprattutto la fulminante sequenza con i coccodrilli e i loro voraci pasti o i famelici squali richiamati dal sangue di Bond che cola in acqua ( e gli amati squaletti ritornano, in ordine di rassegna, per la terza volta dopo Thunderball e Mai dire mai).

    Sul registro puramente action ci sono troppe fracassonate (l'inseguimento con un malmesso pullman a due piani, all'aeroporto con il solito car crash di automobili) e la tanto citata corsa dei motoscafi per i fiumi della Louisiana è troppo lunga, snervante e noiosa, con aggiunta di un'irritante sceriffo imbecille stile Rosco P. Coltrane assolutamente inutile e poco divertente.

    Sul versante femminile, invece, siamo ai minimi storici della saga, pochissime Bond girl (tre se si aggiunge la spia francese a letto con Moore all'inizio)  con una Seymour (la sacerdotessa dei tarocchi-farlocchi) di totale inconsistenza, sciapezza e inutilità (molto meglio la nera Gloria Henrey, seconda Bond girl di colore dopo la Tamburino di Una cascata di diamanti)

    Al contrario il Kananga di Kotto è un degno antagonista, il signore della droga in nero SPOILER che si trasformerà in una specie di "barone svolazzante" FINE SPOILER  non fa rimpiangere troppo i pittoreschi cattivi mandati in avanscoperta dalla Spectre (dopo Goldfinger, questo è il secondo Bond senza l'iconica organizzazione criminale)

    Per la prima volta in assoluto , finalmente, vediamo l'appartamento dove vive Bond (che di solito alloggia in lussuose stanze d'albergo) e la sequenza finale di lotta, sul vagone del treno, con il possente Tee Hee dalla mano uncinata meccanica, è presa di peso da Dalla russia con amore (Shaw vs Connery).

    Simpatica la chiusa "aperta", la prima che si vede nella saga, con un personaggio che se la ride alla faccia di Bond.

    Menzione speciale per Baron Samedì, la sua figura "pagliaccesca" mette davvero inquietudine.

    Nonostante il cambio con Moore, lo spirito fumettoso della serie resta pressochè intatto e le due ore di durata volano via leggiadre senza colpo ferire.

    Gran momento di sesso (castissimo) interraziale tra Moore e la Hendry (nello stesso periodo in cui Shaft si portava a letto le donne bianche).

    Sicuramente, oggi, in temi di politicamente corretto, mostrare una ghenga di criminali tutta afroamericana smantellata da un bianco, si verrebbe tacciati di razzismo e fascismo a tempo zero.

    Voto a Yapeth Kotto come cattivone *** (Il re nero della droga, con mascheramenti all'occorenza, è forse il miglior antagonista di Bond fuori dalla Spectre, cooadiuvato da sgherri assai bizzarri, fumettosi e inquietanti).

    Voto alla Bond girl di Jane Seymour * (La peggiore Bond girl della saga in assoluto. Sciapa, incolore e insignificante. Peccato, perchè il personaggio della cartomante Solitarie era interessante se fosse stato interpretato con fascino. Molto meglio la nera, e doppiogiochista, Gloria Hendry).

    Ultima modifica: 10/08/23 11:53 da Buiomega71