Curiosità su Rocky - Film (1976)

Gli Oscar e le candidature di Rocky:

Miglior film: vince l'Oscar davanti a classici come "Tutti gli uomini del presidente", "Taxi driver", "Quinto potere".

Miglior regia: vince l'Oscar con John Avildsen davanti a gente come Bergman, Lumet, Pakula e persino la nostra Lina Wertmuller, candidata con "Pasqualino Settebellezze".

Miglior attore: vince Peter Finch con "Quinto potere" (ma l'attore è da poco morto e riceve la statuetta la sua vedova. De Niro, il nostro Giannini e William Holden non vincono, e neppure (abbastanza ingiustamente, considerato la sua importanza nel film premiato) Stallone.

Miglior attrice: Talia Shire non la spunta e le viene preferita la Faye Dunaway di "Quinto Potere".

Tra i miglior attori non protagonisti non ce la fa nessuno dei due candidati: Paulie e Mickey non la spuntano e vince Jason Robards per "Tutti gli uomini del presidente".

Per la miglior sceneggiatura non originale a Stallone (che anche qui avrebbe forse meritato di più) viene preferito Paddy Chayefsky ("Quinto potere").

Rocky vince anche come miglior montaggio (Halsey e Conrad) mentre Bill Conti e la sua immortale Gonna fly now soccombono (vergogna!) davanti alla Barbara Streisand di "E' nata una stella" (la canzone è "Evergreen").

Inizialmente Stallone voleva Harvey Keitel nel ruolo di Paulie.

Sylvester Stallone, nel lontano 1975, si accingeva ad assistere ad un incontro di pugilato fra il grande Muhammed Alì e il quasi sconosciuto pugile bianco-americano Chuck Wepner.
L'incontro era organizzato dal potente Don King che aveva scelto Cleveland, sua città natale, per l'ennesimo show business dei guantoni. Insomma la sfida tra il campione e lo sconosciuto, tra il bianco e il nero prometteva incassi d'oro, tanto che Alì ottenne un ingaggio milionario.

Wepner era conosciuto negli ambienti della box per il coraggio smisurato di incassatore: insomma non andava mai al tappeto.

L'incontro durò 15 round (durante i quali Alì andò anche al tappeto, nono round) e ciò fu una sorpresa per tutti, Stallone incluso che, ispirato dalla tenacia di Wepner, ebbe un'illuminazione, corse a casa e in pochi giorni scrisse la bozza della sceneggiatura di Rocky.

(Fonte: wikipedia.org, e la trasmissione radiofonica "Destini incrociati" su Radio24).

Doppiatori italiani:

Gigi Proietti: Sylvester Stallone
Lorenza Biella: Talia Shire
Leo Gullotta: Burt Young
Elio Zamuto: Carl Weathers
Alfredo Censi: Burgess Meredith
Silvio Noto: Tony Burton
Gigi Reder: Joe Sorbello

DOPPIAGGIO ITALIANO: S.A.S. Società Attori Sincronizzatori

* Riguardo al film, Frank Capra disse: "È un film che avrei voluto fare io".

* A quanto pare, il successo del film fu predetto dalla madre di Stallone, sorta di chiromante/indovina.

Fonte: booklet interno della prima versione digipak del cofanetto 5 dischi di Rocky / Wikipedia

Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (2 maggio 1984) di Rocky:

Nel film appare un cane, di razza bullmastiff, che viene chiamato Birillo: era veramente il cane di Stallone e si chiamava Butkus.

Fonte della notizia.

Dalla collezione cartacea Fauno, un flano del film: