Note: Trattasi di una serie animata di origine italiana, trasmessa nel contenitore di corti, videoclip e serie animate QOOB TV, per internet e digitale terrestre.
Come prodotto a un passo dall'amatariale, assolutamente non male; è un'idea fresca, semplice e genuina: ironizzare in maniera astuta sui vari stili (giovanili e non) che popolano la Jungla Urbana; quindi il discotecaro, il dark, l'emo, il rapper, l'hippie: chi sono, come riconoscerli e come difendersi. L'animazione è simpaticissima, come anche la voce narrante che li descrive a mo' di documentario. Ottima l'idea di concludere la puntata con una sigla a tema. Simpaticissimo.
Graziosa serie di brevi cortometraggi d’animazione che si presentano come un’indagine antropologico-metropolitana, ovvero una serie di “tipi” delle subculture urbane, tendenzialmente riferiti ad àmbiti musicali (il rapper, l’indie, il dark...) e trattati come animali in una giungla (d’asfalto). I vari ritratti sono molto piacevoli e spesso arguti. Il disegno e l’animazione sono elementari, ma efficaci per lo scopo. Sono rapidi schizzi, certo molto stereotipati, ma che strappano spesso un sorriso.
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Il nome del regista è Hermes Mangialardo, e va lasciato come tale. Lo pseudonimo “Arkivio”, come tra l’altro è spiegato nella nota, non esiste proprio, visto che si tratta del nickname usato dalla piattaforma Qoob per caricare questi cortometraggi (piattaforma che peraltro non c’è più, e quindi ora i corti sono disponibili direttamente su YouTube nel canale del regista). Il regista ha sempre mantenuto esclusivamente i suoi nome e cognome reali (come si vede nei titoli di coda). Quindi “Arkivio” va proprio tolto perché non c’azzecca nulla.
DiscussioneZender • 4/09/18 16:51 Capo scrivano - 48957 interventi
Ok, sarebbe però interessante sapere di quanti episodi è composta, soprattutto...