Volti del cinema italiano nel cast VOLTI ITALIANI NEL CAST Volti del cinema italiano nel cast

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Riprendendo l'ambientazione spagnola (molto approssimativa) di FIFA E ARENA, Steno gira uno dei più qualsiasi film di Totò, di quelli che entrano a far parte dell' “anonimo mucchio” senza infamia e senza lode, basati in gran parte sulle doti improvvisative del comico napoletano. E’ la storia di una truffa orchestrata dal simpatico Mario Carotenuto (caratterista cui viene concesso più spazio del consueto) assieme all'avvenente "socia" Abbe Lane: vendere grazie all’involontario aiuto di un critico d'arte accreditato (un Louis de Funès costantemente sovreccitato) una terza...Leggi tutto Maya del Goya dipinta dal copista Scorcelletti (Totò, coadiuvato dall’aiutante Giacomo Furia) e cioè la Maya "in camicia", da affiancare alla "desnuda" e alla "vestita". Al centro di tutti gli abbindolamenti la bella Abbe Lane, che muove le carte come piace a lei e al socio. Ovviamente non tutto finirà come previsto soprattutto per colpa della scheggia impazzita Totò, pronto a sconvolgere, senza saperlo, tutti i piani. La sceneggiatura di Gianviti e Vittorio Metz si limita a illustrare un canovaccio minimo dando a Totò carta bianca, ma la vena non è delle migliori. La verve del principe è indiscutibile, il suo “flamenco” marionettistico è spassoso, ma il troppo strillare e la modestia della spalla Giacomo Furia abbassano la qualità, già mediocre per colpa di qualche balletto di troppo, un torero geloso di nessuna utilità e un De Funès logorroico la cui presenza è giustificata solo dal fatto che la produzione è italo-franco-spagnola. Davvero divertente solo la scena del night club, con un gioco vaudevilliano di stanze e porte d’impronta "marxiana".

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Lovejoy 18/12/07 22:09 - 1823 commenti

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Discreta commediola ben diretta da Steno e vivacizzata da un Totò in discreta forma. Al suo fianco compaiono altri mostri sacri del nostro cinema e di quello francese. Mostri come il mitico Mario Carotenuto o Giacomo Furia, o Luigi Pavese e Francesco Mulè ed Enzo Garinei. E per il cinema francese un grandissimo Luis De Funes. Memorabili i duetti di quest'ultimo con Totò. Buon ritmo.
MEMORABILE: I duetti tra Totò e Giacomo Furia e tra Totò e De Funes; Il finale.

Undying 8/04/08 21:03 - 3807 commenti

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Co-sceneggiato da Roberto Gianviti (in seguito collaboratore di Fulci) Totò, Eva e il pennello proibito (titolo ripescato dal pessimo L'uomo dal pennello d'oro) ha parecchie freccie al suo arco, a cominciare da un De Curtis in ottima forma, in grado di dare corpo - come sempre - ad improvvisazioni che migliorano uno script, di per sè, già efficace. Ottime le spalle, tra le quali, oltre a Mulè e Carotenuto, si segnalano Giacomo Furia e Luis De Funes. Azzeccata, a dir poco, Abbe Lane nei panni succinti (per l'epoca) della "primadonna"...

Soga 9/07/09 16:33 - 125 commenti

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Totò travolgente come al solito in questa trasferta spagnola che lo vede nei panni di un pittore (copista, per la verità, pedissequo emulatore, piuttosto che artista; idiota più che genio) alle prese con una fantomatica terza Maya di Goya, quella "in camicia". Tutto funziona bene, la semplice trama scorre senza intoppi e gli attori reggono bene la scena... certo, in funzione del soverchiante protagonismo del Principe De Curtis. Chissà quale sarà il "pennello proibito" del titolo.

Enricottta 8/09/09 16:12 - 506 commenti

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Film con spunti molto divertenti. Il Principe duetta con il grande De Funès. Il risultato è strano, perché ad un occhio attento la gestualità di De Funès risulta più esagitata di quella del Principe. L'arcano è forse svelato con le origini spagnole del francese. Anche Carotenuto riesce a ritagliarsi un buon ruolo, così come Giacomo Furia. Come sovente accadeva ad una sceneggiatura pessima corrispondeva il superlavoro a cui si sottoponevano i "nostri" grandi attori, con film a ripetizione. E ciò non faceva certo bene al risultato finale.

Pigro 10/04/11 21:47 - 9666 commenti

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Il copista dipinge la terza Maja "di Goya" e il falsario tenta di rifilarla: la storia consente di aggregare attorno a Totò diversi filoni comici possibili, dalla farsa in stile Feydeau alla commedia degli equivoci giù giù fino al pittoresco-satirico spagnoleggiante. Il tutto discretamente congegnato sia a livello di sceneggiatura che di realizzazione, peraltro con un buon cast (dove su De Funès primeggiano semmai Carotenuto e Furia) e con lo stesso Totò ben inserito in un contesto più ampio e al tempo stesso non fragile. Vedibile con piacere.

Rambo90 27/01/12 17:32 - 7697 commenti

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Una commedia frizzante, dove quello che contano sono il ritmo e il meraviglioso cast di comici piuttosto che la sceneggiatura (abbastanza prevedibile). Totò è un vulcano come sempre, eccellente soprattutto quando si può scatenare nei duetti con il suo allievo (un Giacomo Furia perfetto); Carotenuto ripete il suo ruolo di truffatore incallito con grande bravura e De Funes strappa più di un sorriso con la sua agitazione. Abbe Lane invece è bella, ma di recitare non se ne parla. Finale molto divertente.
MEMORABILE: Le pareti che girano nel locale; Il finale con la moltitudine di maye.

Graf 25/10/12 00:29 - 708 commenti

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Film di aurea medietà che è la parodia di La Maja desnuda di Henry Koster, film drammatico di coproduzione italo-franco-americano. Un Totò con le nacchere e in trasferta in Spagna dove, come ottimo pittore copista, ne combina di tutti i colori coinvolgendo nella sua pochade scatenata persino il capolavoro del grande pittore Goya. Giochi linguistici più saporiti del solito, la consueta regia svelta e professionale di Steno, qualche accenno caricaturale sui luoghi comuni degli spagnoli, scenografia ricca e curata e una parata di interpreti niente male.

Minitina80 22/06/15 09:09 - 2984 commenti

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Una commedia dai tanti spunti divertenti che ci regalano un Totò frizzante e pieno di vita, che sforna battute e giochi di parole a raffica. La sceneggiatura è ben costruita e curata in modo da garantire una certa continuità a discapito di buchi e tempi morti che spesso hanno penalizzato molti dei suoi lavori. La storia di per sé poi funziona e anche la regia sapiente di Steno e la bravura delle spalle contribuiscono a rendere la commedia gradevole e ben riuscita.

Pessoa 8/02/19 23:05 - 2476 commenti

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Un Totò d'esportazione non del tutto riuscito, nonostante un soggetto interessante che poteva fornire spunti interessanti al genio comico dell'attore napoletano. Il punto debole del film è una sceneggiatura grossolana, che presume troppo dall'improvvisazione di Totò, troppo spesso lasciato solo e costretto a rifugiarsi nella sua proverbiale fisicità o in siparietti già visti e troppo urlati. Peccato perché il cast per tirarne fuori qualcosa di buono c'era, con Carotenuto che è sempre stato una spalla di lusso per il Principe. Modesto.
MEMORABILE: La scena finale.

Giacomovie 24/11/19 15:23 - 1398 commenti

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Totò è Antonio Scorcelletti, un abile copista al quale viene commissionata una "Maya in camicia" per farla passare come autentica del Goya. Anche se non è il migliore tra i film di Totò, è tra i più simpatici, per una verve umoristica che non cala d'intensità (a cui contribuisce pure un pimpante Louis De Funès), tanti giochi di parole e per una sceneggiatura articolata, nonostante la sua semplicità.

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Smoker85 21/07/20 21:25 - 487 commenti

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Il cast coinvolto (Totò, Furia, De Funes, Carotenuto) lascerebbe presagire un film spassoso e anche la trama ha del potenziale. Purtroppo, però, la pellicola non riesce mai a decollare, forse a causa di una sceneggiatura incapace di valorizzare la verve dei protagonisti. Totò cerca di fare il possibile, richiamando vagamente la sua performance di Fifa e arena, senza però eguagliarne la verve. Non il peggior Totò, ma abbastanza anonimo. Occasione sprecata.

Gottardi 16/12/21 11:45 - 396 commenti

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Bravissimo copista di quadri famosi è ingaggiato per una truffa a sua insaputa, dipingere una terza Maya di Goya (con la camicia) da spacciare per autentica. Discretamente godibile, il film scorre liscio per tutta la sua durata con notevole varietà di ambientazioni e situazioni. Forse non tra i migliori film di Totò ma comunque valido per i fans. Il Principe, nei suoi consueti dialoghi surreali, è ben spalleggiato dal solito ingenuo Giacomo Furia.
MEMORABILE: La lezione di spagnolo in treno; La star dell’epoca Abbe Lane che accenna dei passi di calypso.

B. Legnani 3/03/22 00:51 - 5532 commenti

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Il filmetto (accettando il fatto che un esperto d'arte non capisca che un quadro antico è stato in realtà dipinto il giorno prima...) tiene benino per circa la sua metà, nella quale Totò dà il meglio di sé e De Funès non ha ancora sbracato. Poi, però, si cade nella farsaccia e da film interessante, e pure divertente, arriva ad avere momenti difficilmente sopportabili (il pozzo...). Mario Carotenuto splendido, Abbe Lane pure (però per altri motivi), ma cast spagnolo mediocrissimo. Particine per Garinei e per Mulè. Dimenticabile. Il ** è dato con un poco di generosità.
MEMORABILE: L'appassionata presentazione di De Funès, al Museo, di "3 maggio 1808".

Giùan 13/07/23 09:58 - 4559 commenti

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Il soggetto non sarebbe affatto disprezzabile, ma a dar la misura di quanto il trattamento sia abborracciato basta lo strascicamento cialtrone della gag delle Maya che dalla comunque notevole "in camicia" finiscono per debordare senza freni di abbigliamento. Totò tuttavia è assolutamente in parte come sempre, trovando nel carognone Carotenuto e in De Funès critico millantatore buone spalle, anche se è il "posatore" Furia il più divertente. Abbe Lane non era Ava Gardner ma prova a dare il necessario pepe alla vicenda, che la regia di Steno fa scivolare via il più in fretta possibile.
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  • Curiosità R.f.e. • 6/09/09 12:40
    Fotocopista - 826 interventi
    Doppiatori italiani:

    *Carlo Romano: Louis De Funes
    *Rosetta Calavetta: Abbe Lane
    *Giuseppe Rinaldi: Riccardo Valle
  • Curiosità Samuel1979 • 17/10/19 01:35
    Addetto riparazione hardware - 4189 interventi
    Il dipinto di Francisco Goya raffigurato nel libro letto da Raoul La Spada (Carotenuto) dedicato al pittore spagnolo è "Il 2 maggio 1808" del 1814: