Time cut - Film (2024)

La regista mette troppa carne sul fuoco con esiti appena mediocri: da una parte c'è infatti l'aspetto sci-fi (una giovane torna per errore nell'anno 2003), dall'altro quello slasher (la protagonista si scontra con un serial killer, una sorta di Michael Myers con tanto di coltellaccio appresso): ne vien fuori un ibrido poco originale che ha la colpa di non saper creare tensione quasi mai, forse perché a volte si perde in dialoghi banali o (molto più probabilmente) per la scarsa interpretazione del cast, che non consente allo spettatore d'immedesimarsi. Da vedere a tempo perso.

Adolescente la cui sorella maggiore è stata assassinata da un serial killer rimasto ignoto si ritrova catapultata indietro di vent'anni, nel giorno esatto in cui è avvenuto l'omicidio. Teen-movie molto poco orrifico che affronta il problema dei paradossi legati ai viaggi nel tempo con estrema superficialità; ma questo non è neppure il problema maggiore, dato che tutto risulta approssimativo a partire dalla regia piatta, la ricostruzione ambientale sommaria, le prestazioni modeste del cast. Evitabilissimo: niente tensione e coinvolgimento, solo noia.

Adolescente torna casualmente indietro di vent'anni (tramite un'improbabile macchina del tempo) proprio due giorni prima dell'assassinio della sorella. Sulla falsariga di Totally killer ma spogliato completamente della matrice comedy e con una componente horror che non esalta mai. Confezione para-televisiva, personaggi dimenticabili, tensione nulla, intreccio che non appassiona; anche il cast non brilla più di tanto e lo spettatore più sgamato non avrà problemi a individuare l'identità del killer. Si salva solo la ricostruzione storica dei primi anni 2000.

2003: un maniaco mascherato uccide tre giovani; 2024: la sorella di una vittima trova una macchina del tempo nel granaio. I mostri di Zemeckis continuano a moltiplicarsi e non ci sarebbe neanche bisogno di scomodarlo (anche se viene citato Marty McFly) perché il riferimento più vicino è Totally killer (e un po' anche Auguri... parte 2), di cui emula persino la maschera del villain. Siamo tra il teenage slasher e lo sci-fi spazio temporale, ma il concorrente predecessore era più interessante per gli elementi grotteschi e la parodia degli '80. La morale da favoletta rovina tutto.

Fate attenzione ad andare al cimitero, potreste trovarci una macchina del tempo incustodita che vi riporterebbe vent'anni indietro e dopo son problemi vostri. Film senza capo né coda che annacqua un soggetto sempre dotato di potenzialità (viaggi nel tempo e conseguenze) nell'ennesimo sciapo teen movie in salsa USA; vale a dire che tutto, dalla sceneggiatura alla recitazione complessiva, è all'insegna del piatto e del banale. Tra l'altro a che serve girare un mezzo slasher se lo si priva dell'unica componente che gli darebbe interesse e un minimo valore (il gore)? Di fatto inutile.

Lo sceneggiatore Michael "Freaky" Kennedy e il produttore Christopher "Auguri per la tua morte" Landon firmano un fanta-slasher a sfondo cronoautico che, per come si presenta, sembra la versione dietetica del simillimo e assai più divertente Totally killer (in realtà girato dopo ma, fortuna sua, distribuito prima). Qualche stimolante paradosso esistenziale (salvando la vita della sorella nel passato, la protagonista si condannerà a non nascere mai) non basta a redimere un teen-horror stantio e risaputo, né ironico né ansiogeno, superfluo ma (almeno quello) troppo breve per annoiare.