The counter jumper

Evidentemente Semon sente la necessità di rifare il suo precedente Ridolini droghiere, ma il risultato finale non risulta molto più riuscito (o semplicemente "diverso") rispetto alla comica precedente. Come spesso nei corti da lui diretti e interpretati, la trama risulta molto labile, una "traccia" per inserire gag nelle quali si ricorre ad oggetti lanciati contro vari personaggi (con esiti comici molto limitati). Alcune trovate simpatiche o bizzarre comunque ci sono; inoltre abbiamo il valore aggiunto dell'amato Hardy nel ruolo (per lui abituale, all'epoca) di "villain".

Ennesima variazione di Larry Semon sul tema del commesso dopo The grocery clerk e The bakery: evidentemente la chiave del Ridolini pasticcione nel grande negozio è feconda e inesauribile. In questo caso, ci sono alcuni spunti sfiziosi e gustosi, ma la ripetizione giova poco. Da ricordare il delizioso sketch dell’uovo che fugge in stop-motion sulle zampette del pulcino. E pure un accenno (parodistico, che dovrebbe far ridere, ma che lascia un po’ spiazzati) al Ku-Klux-Klan. Così così.