Ridolini droghiere

Comica che non sfugge ai canoni alla Ridolini; il che vuol dire una trama assai "volatile" che serve come base per varie gag (di limitato effetto comico, viste al giorno d'oggi). Semon punta tutto sulla fisicità del personaggio, cosa praticamente inevitabile nelle comiche all'epoca del muto, e in questo si dimostra perfettamente a proprio agio. Alcune situazioni risultano più azzeccate mentre altre sono più risapute, garantendo un risultato finale in linea con quanto realizzato dal regista in analoghi prodotti coevi.

Delizioso Ridolini in veste di commesso di drogheria che, all’occorrenza, passa dalla versione pasticciona a quella di brillante debellatore di rapinatori. La comica è un frizzante rutilare di gag tipiche di Semon, impostate su un’estrema vivacità e un ritmo incalzante, con solito contorno di grande confusione. Non si ride, perlomeno col gusto attuale, ma si segue con piacere per l’estrosa fantasia di alcune situazioni. Il finale chiude bene, con coerenza, un cortometraggio felicemente incoerente.