The color out of space - Film (2010)

La più fedele trasposizione della novella di Lovecraft, eccezion fatta per il setting (Germania degli anni '40) e la frame story (il figlio di un veterano alla ricerca del padre). Huan Vu rispetta il clima opprimente del testo, rendendo efficacemente il decadimento psichico e fisico dei personaggi. Geniale l'uso del bianco e nero per accentuare l'essenza aliena del "colore" (un rosa shocking, in anticipo sulla versione di Stanley). Il minimalismo di fondo (specie scenografico) e certi VFX modesti tradiscono i limiti di budget. Comunque buono.

Dal chissàdove, il daltonismo alieno invade uno schermo-vita-scenario fuligginoso, sotto forma di una verbosità riverberantesi su tutto l'estrinsecabile portato orrorifico, più assoggettato a un saccente belatarreggiare quayntico che impegnato a esploderci addosso, con buona pace degli esegeti del solitario di Providence (che trova qui massima adesione filologica, e la filologia, si sa, porta al peggio). Fuoco fatuo a fiamma così bassa da estinguersi proprio quando dovrebbe divampare. Per meglio angolarla, dirottare su Stanley, che pure lemme lemme, s'incardinerà sul deja(Huan)Vu.