Spaccapietre - Film (2020)

Spaccapietre
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Anno: 2020
Genere: drammatico (colore)
Note: Presentato alle Giornate degli Autori durante la 77a Mostra del Cinema di Venezia.
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TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/09/20 DAL BENEMERITO REEVES
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Reeves 23/09/20 10:14 - 2152 commenti

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Sullo sfondo del caporalato agricolo nelle campagne pugliesi, la storia di un padre che deve combattere contro tutto e tutti dopo essere rimasto da solo con il figlio. Un dramma che si dipana lentamente ma inesorabilmente, un'ottima interpretazione per Esposito che cambia completamente ruolo rispetto a Gomorra. La denuncia sociale è esplicita, ma non soffoca la poesia di quello strano rapporto tra il padre e il ragazzo.

Nando 10/09/21 23:07 - 3806 commenti

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Un'interessante denuncia contro il caporalato agricolo che vede Esposito sfortunato paladino con gli abusi dei padroni. Un melodramma, ambientato nelle campagne pugliesi, che regala un finale sognante e malinconico nonostante le angherie che si susseguono durante lo sviluppo narrativo. Cast appropriato (l'unico davvero noto è Esposito, che se la cava egregiamente).

Myvincent 7/11/21 09:05 - 3722 commenti

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"Spaccapietre" ha perso l'uso di un occhio a causa del lavoro; poi, inaspettatamente, perde la moglie per lo stesso motivo, quindi si propone di prendere il suo posto in una discesa agli inferi senza scampo. Un'ottima occasione per "vedere" cosa succede nei campi sterminati delle coltivazioni del sud, dove una baraccopoli di disgraziati prende posto in un acquapark dismesso e paradossale; dove il tempo della schiavitù di alcune centinaia di anni prima sembra fermo ad allora. Film intelligente e coraggioso.

Straffuori 19/01/23 22:32 - 338 commenti

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Tristissimo e pesantissimo caporalato in Puglia con Salvatore Esposito che, rimasto cieco per colpa di un incidente sul lavoro, perde anche la moglie per un malore improvviso e non sapendo come mantenere il figlioletto di 6 anni non trova altro da fare che chiedere ai caporali che davano lavoro alla moglie nei campi di far lavorare lui e il piccolo. Straziante, opprimente e deprimente, la storia faticosa e senza speranza dei due; se ogni tanto non si vedesse un mezzo motorizzato o un telefono potrebbe sembrare un film ambientato nell'800. Il finale dà un bel colpo di coda.
MEMORABILE: Il finale a martellate.

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