Sebastiano, soldato romano cristiano, è ucciso perché non cede alle avances del capo. Un mito gay è la base di questo cult movie del cinema gay, tutto in lingua latina. Con la pratica della contaminazione e dell'anacronismo e con il gusto visivo che saranno la sua cifra futura, Jarman debutta con Humfress in un'opera militante di esaltazione del corpo maschile e dell'amore omo, con belle immagini e spudorata ingenuità. Bella la musica di Brian Eno, così come il silenzio irreale durante il sensuale martirio di Sebastiano trafitto dalle frecce.
Un film in cui si esalta il corpo maschile, la passione tra uomini, il dolore (con il sacrificio di Sebastiano morto trafitto dalle frecce) girato in un'isola semidesertica tra legionari romani che si abbandonano ai piaceri della carne. Leonardo però rinuncia alle avances di uno di questi e finirà per questo martirizzato. Il regista inscena una sua versione della vita di San Sebastiano realizzando un lungometraggio intenso e drammatico.
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* Il film è girato completamente in latino. Uscì sottotitolato.
* La scena finale in cui Sebastiane è trafitto dalle frecce dei compagni è un'evidente citazione pittorica dagli eleganti richiami ad Antonello da Messina, al Sodoma e comunque ad un tema iconografico particolarmente diffuso nel Rinascimento.
* Il film fu girato da una troupe interamente gay, con mezzi modesti ma in totale libertà. Gli addetti alle riprese, tecnici e direttore della fotografia erano ugualmente nudi, durante tutte le riprese.
Fonte: Circuitocinema - Quaderno n.55 ( Derek Jarman) - Comune di Venezia, Assessorato alla Cultura, a cura di Vincenzo Patanè. 1995
In alcune nazioni la cover del dvd è stata censurata sul pube, con il classico triangolino nero, qui sfumato per l'occasione, in altre si è preferito lasciare la foto "nature".