Rocco e le sorelle - Film (1961)

Come in Walter e i suoi cugini la parentela col capolavoro viscontiano è solo nel titolo, ma se Girolami si divertiva a satireggiare le mode culturali del tempo, Simonelli non si stacca dalla farsa più stereotipata sui costumi siculi. All'insulsaggine della trama fa però da controcanto la simpatia di fondo degli attori, comprese le quattro intraprendenti "sorelle". Gli intermezzi musicali con varie star del tempo, fra cui il grande Don Lurio con le gemelle Kessler, aggiungono un po' di metraggio e riempiono più di un buco nella sceneggiatura.

Commedia parodistica che ha la peculiarità di aver promosso a protagonista Tiberio Murgia (in altre innumerevoli pellicole impiegato come mero quanto efficacissimo caratterista). L'ampia schiera di "sorelle", come da titolo, riesce nell'intento di rendere il film corale, con qualche spunto più o meno dilettevole; c'è pure la presenza cult di Alberto Lupo con la sua voce da ottanta sigarette al giorno. Resta però un'opera di basso profilo artistico che in definitiva sconta la mancanza d'un vero mattatore della risata. Scivola via, come molte altre commedie di puro svago.

In realtà l'allusione al film di Visconti si limita solo all'evocazione di un viaggio a Milano, perché il film di fatto riprende il personaggio che Murgia aveva in I soliti ignoti (ha anche lo stesso nome, Ferribotte), moltiplica le sorelle delle quali è geloso e lo infarcisce di numeri musicali e di danza (tra i quali spicca un Don Lurio scatenato con le gemelle Kessler). Modesto ma divertente.