Riot - In rivolta - Film (2015)

Un poliziotto compie una rapina in banca per ritrovarsi nella stessa prigione dove spadroneggia il boss che gli ha ucciso la moglie. Una trama banale ma eseguita al meglio, con la prima mezz'ora fitta di flashback a rendere sorprendente quella che in modo lineare sarebbe stata la solita solfa. Ottimo ritmo, combattimenti ben coreografati e un bel cast: Reese è sconosciuto ma in parte, Liddell un buon villain e Lundgren in un ruolo insolito sorprende davvero. Per i fan del genere un divertimento assicurato.

Film d'azione carcerario in cui un ex poliziotto commette un crimine per farsi arrestare e quindi arrivare in galera a contatto con il boss mandante dell'uccisione della moglie. Il solito film da vedere senza troppe pretese che sfoggia le prevedibili scazzottate esplosive. Lundgren inizia sottotono per poi assicurarsi la scena a suon di legnate, mentre l'ex lottatore MMA Chuck Liddell dimostra di essere un discreto cattivo. Solo per amanti del genere.

Carcere duro, violenza da guardie e criminali... e nell'aria si respira l'odore di una vendetta lungamente agognata. Tutti ingredienti, magari stereotipati, dai quali non si può prescindere. Lyde usa poche cose che potrebbero far pensare a una povertà di fondo, invece le usa bene e si avvale di un cast poco conosciuto ma molto efficiente, compreso un Lundgren che sfrutta con intelligenza un ruolo particolare.

Classico action min cui la trama, non particolarmente originale, è un pretesto per inanellare ottime scene di pestaggi, che sono in realtà la parte più interessante del film. Il ritmo resta alto fino alla fine e, a voler chiudere un occhio (a volte anche tutt'e due) sulla debolezza di molti nessi logici ci si diverte anche, soprattutto se si ama il genere. Ottima prova di Lundgren in un ruolo insolito, ma in generale il cast si muove bene. La confezione più che dignitosa porta il risultato finale oltre la sufficienza.

Se Dolph Lundgren, rispetto al restante cast, sembra Marlon Brando nei panni di Don Corleone qualcosa, evidentemente, non funziona. Si tratta di un action sgangherato nell'incedere (le scene di lotta a intervalli muovono alla noia tanto sono prevedibili e meccaniche) e nella trama vera e propria che mette troppe cose in pentola (la giornalista, la corruzione, la figlia del cattivo) senza cucinare nulla di digeribile. Reese qui scarsamente espressivo, alla fine si rivela meglio di lui persino l'ex MMA Liddell.