Rigadin cuisinier malgré lui - Corto (1912)

Rigadin riceve un invito e si reca in una casa dove si sta svolgendo un pranzo importante. Finito suo malgrado in cucina, prima s'improvviserà cuoco (con effetti disastrosi) e poi come un improbabile intrattenitore canoro in costume. Cortometraggio non molto divertente che vede al solito un Rigadin pasticcione e impertinente cercare di intrattenere persone di un rango sociale più elevato in maniera sconclusionata. L'opera non ha la stessa freschezza di altre dirette da Georges Monca e i momenti divertenti sono rarissimi (su tutti la pesca della scarpa dalla zuppiera).

Chiamato per recitare durante una festa, Rigadin si ritrova a fare pure il cuoco, ma il risultato in entrambe le prestazioni è tutt’altro che entusiasmante. L’idea portante della pellicola è deliziosa, e in effetti la figura dell’imbranato protagonista che si barcamena in modo impacciato tra le pentole, prima di tromboneggiare togato con esiti disastrosi, è ben sostenuta da Prince. Quel che manca è il ritmo, nonché una maggior concezione comica dell’intera sceneggiatura, che tende a perdersi un po’ in alcuni punti. Comunque passabile.

Corto che mostra Rigadin cimentarsi sia come cuoco che come intrattenitore, con risultati ovviamente disastrosi. Da un punto di vista comico funziona meglio la prima sequenza, tra esperimenti culinari e reazioni dei commensali, mentre la seconda è piuttosto fiacca. Nel complesso il risultato è piuttosto insipido, data la mancanza di gag davvero irresistibili e una certa carenza nel dare un ritmo che conferisca comicità alle situazioni, peccato grave in un genere in cui i tempi sono fondamentali.