Revenge - Film (1968)

Revenge

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Tutti i commenti e le recensioni di Revenge

TITOLO INSERITO IL GIORNO 22/05/23 DAL BENEMERITO FAUNO
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Fauno 22/05/23 01:14 - 2253 commenti

I gusti di Fauno

Chiunque può esser senza scrupoli, simulare e dissimulare peggio di Catilina, utilizzare ogni mezzo per provocare lotte intestine e arrivare così alla scalata di una società finanziaria che lui stesso ha fatto vacillare... L'inciucio, però, non esiste solo in politica ma anche, e a maggior ragione, nel suddetto ambito, e colpisce altrettanto rovinosamente. Fotografia, ambienti e costumi dell'alta aristocrazia londinese impeccabili ed espressi con minuzia, ritmo volutamente lento come in molti altri film di quel decennio, preziose la scelte dell'influenza shakespeariana sulla trama.
MEMORABILE: I quadri di Bosch; La danza degli attori tatuati; La votazione; Il tiro al piattello.

Dusso 25/02/25 09:24 - 1614 commenti

I gusti di Dusso

Tosini dirige un film particolare nel periodo degli spy e dell'inizio del giallo all'italiana, un ibrido a metà via tra il drammatico e il thriller che racconta l'escalation del protagonista verso il potere. Buona la messa in scena con tanti esterni esteri che danno l'idea di un film più ricco di quello che modestamente è (c'è però un ingenuo interno italico con tanto di nome di un'italianissima orchestra fatto passare come estero). Molto belle le donne del cast, discretamente valorizzate dal punto di vista sexy (di li a poco la censura avrebbe pernmesso di più).

Apoffaldin 28/02/25 09:59 - 270 commenti

I gusti di Apoffaldin

Richard (nome non casuale) tenta la scalata alla finanziaria dello zio senza porsi scrupoli di sorta. Il suo modo di comportarsi e il destino rimandano a quelli del Riccardo III shakespeariano, citato in apertura e chiusura di film. Pellicola dalla difficile classificazione univoca: c'è azione e, blandamente, suspense ed erotismo. Buona la cura dell'immagine, la vicenda regge e il cast femminile è esteticamente pregevole e a suo agio. Una certa impassibilità del protagonista è parzialmente giustificata dal ruolo. Se non si hanno aspettative eccessive si può vedere tranquillamente.
MEMORABILE: Il brano musicale con i cori di Teo Usuelli, che ricorda quello per il coevo Dillinger è morto; Il balletto sui versi del Riccardo III.

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  • Discussione Fauno • 22/05/23 01:24
    Formatore stagisti - 2762 interventi
    La Hahn l'avevo riconosciuta subito, in quanto la prima scene de Gli occhi freddi della paura è indimenticabile, ma la migliore è la Assmann, che fra l'altro è sul tipo della Pignatelli, mentre la Moratti, spesso e volentieri sbronza, è un po' sotto tono.
    La Paul mi domando perché sia stata posta così in evidenza, visto che il suo ruolo è marginale ed è quella che emerge di meno.

    Aggiungo che il film è prevedibile per molti versi, e certi passaggi non entusiasmano granchè, ma l'intro e l'exitus  coi concetti che ho citato nel commento son davvero notevoli, quindi un "buono" gliel'ho dato volentieri.
    Ultima modifica: 22/05/23 01:25 da Fauno
  • Curiosità Apoffaldin • 19/02/25 10:15
    Pulizia ai piani - 279 interventi
    LA BOSCHERO FUGGE DAL SET

    Il 23 luglio 1968, dopo una settimana di riprese a Milano e una breve pausa, la troupe avrebbe dovuto ritrovarsi per continuare la lavorazione del film. L'attrice Dominique Boschero però non si presentò sul set. Fu attesa a lungo, poi il regista Pino Tosini iniziò a cercarla per tutta Milano. Alla fine notò la Jeep verde dell'attrice parcheggiata davanti a un motel dell'AGIP sull'autostrada, nella zona di San Donato Milanese.
    L'attrice si rifiutò di riprendere il lavoro e il produttore del film si rivolse a un legale per chiederle dieci milioni di danni.
    Dal canto suo la Boschero dichiarò alla stampa che aveva abbandonato il set perché non l'avevano pagata. Inoltre disse di aver notato al suo arrivo a Milano che i produttori non erano più gli stessi con i quali aveva firmato il contratto.

    Il giornalista de La Stampa aggiunse che il film era ispirato al "giallo di Acapulco".

    FONTI: G.M., Caccia alla Boschero che fugge dal "set", in La Stampa, 25 luglio 1968, pag.7.

    La reazione dell'attrice: "Non mi pagavano" Ibidem.

    Le fonti sono consultabili qui. Si preme sull'icona del quarto pulsante in alto da sinistra (quindi l'ultimo a destra) per isolare la pagina e poi si può fare zoom sulla parte centrale.

    La rottura fu evidentemente definitiva visto che la Boschero non interpreta nessuna parte nel film.
  • Discussione Dusso • 19/02/25 16:46
    Archivista in seconda - 1931 interventi
    Qui un breve backstage del film.