Quo vadis, Aida? - Film (2020)

Quo vadis, Aida?

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 22/04/21 DAL BENEMERITO CAPANNELLE
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Capannelle 22/04/21 20:23 - 4421 commenti

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Il genocidio dei bosniaci raccontato in modo realistico e penetrante ma senza mai diventare troppo morboso o inutilmente esplicito. Coinvolge tutte le parti in gioco facendo capire come paura ed umiliazione siano prezzi durissimi da pagare, non solo per le vittime dirette ma anche per chi dovrebbe proteggerle. Il colpo assestato dalla Zbanic diventa così molto forte, reso inesorabile dal progredire degli eventi e dalla ottima prova degli interpreti, Djuricic e Isakovic in primis. Lo stile narrativo è quello europeo, con un ritmo e un'aderenza ai fatti gestiti in modo esemplare.

Daniela 22/02/22 11:50 - 12699 commenti

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Quando le truppe serbe invadono la sua città, un'insegnante impegnata come traduttrice presso la base del contingente olandese dei caschi blu ritiene che sia un luogo sicuro per la sua famiglia e le centinaia di bosniaci mussulmani rifugiati al suo interno... Il racconto di quel che accadde a Srebrenica, visto attraverso lo sguardo di una donna che vede franare tutte le sue certezze, è in grado di trasmettere pienamente l'angoscia, la rabbia, il raccapriccio di una strage resa possibile all'impotenza dell'ONU favorita da un colpevole disinteresse. Film bello, doloroso, necessario.
MEMORABILE: Le convulse trattative per inserire marito e figli nella lista; La stanza del riconoscimento dei resti.

Kinodrop 23/02/22 19:22 - 2979 commenti

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Di fronte a fatti così drammatici è difficile valutare la forma della narrazione indipendentemente da quei terribili contenuti, il cui peso è così vicino nel tempo e difficile da metabolizzare. La regista riesce in questa dolorosa impresa di ricostruzione del massacro di Srebrenica senza indugiare nei particolari più atroci ma affidandosi al calvario di Aida, nello sforzo terribile e vano di mettere al riparo marito e figli dalla furia del "macellaio serbo" e dalla forzosa impotenza del contingente ONU. Una bravissima Djuricic dà corpo e anima a una figura coraggiosa e tragica.
MEMORABILE: Le false rassicurazioni di Ratko Mladi?; Il destino degli uomini; La lista di Aida; Il riconoscimento dei resti.

Anthonyvm 6/03/22 01:48 - 5753 commenti

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La Zbanic rievoca il genocidio di Srebrenica adottando il punto di vista di un'insegnante e interprete, che farà tutto il possibile per proteggere suo marito e i suoi due figli dall'esercito serbo. Dopo quasi trent'anni dal massacro giunge il primo film tratto dalla sconvolgente vicenda: dramma durissimo, che senza mai scadere nel gratuito dipinge con desolante spontaneità la disperazione dei civili coinvolti, vittime e superstiti, così come la mancanza di organizzazione dei Caschi blu olandesi che avrebbero avuto il compito di difenderli. Intensissima performance di Jasna Djuricic.
MEMORABILE: Il sadismo compiaciuto dei militari serbi; La separazione di donne e uomini; "A vedere un film"; Gli scheletri delle vittime finalmente identificati.

Paulaster 21/07/22 09:46 - 4457 commenti

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Bosniaca interprete per l’Onu cerca di proteggere i familiari dai serbi. Il massacro di Srebrenica è spiegato nella sua evoluzione dei fatti raggiungendo solo nel finale un vero climax di pathos emotivo. Regia piatta che narra l’attendismo Onu, le mancate promesse serbe e i civili che si avviano verso un tragico destino. Analogie col nazismo (tra cui la lista, i nascondigli, lo stanzone come la camera a gas) col mitra al posto del veleno. Chiusura piuttosto dura e penosa considerazione sui crimini che non tutti hanno pagato.
MEMORABILE: La folla fuori dai cancelli; Portati via col bus; Nello stanzone con le mani in testa; Le ossa sui lenzuoli.

Galbo 22/01/23 12:46 - 12417 commenti

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Nel cuore dell'Europa (ricorda qualcosa ?) e in pieni anni 90, un ignobile eccidio perpetrato da un criminale sanguinario su popolazioni civili inermi. Questo racconta "Quo Vadis, Aida?", in cui la vicenda è vista dalla una prospettiva familiare di una coraggiosa interprete bosniaca. La violenza è poco mostrata, ma è giusto dietro l'angolo e se ne avverte l'impatto devastante. La regista non personalizza più di tanto e fa bene. L'intensità dell'interprete principale dice già tutto. Un film bello e doloroso.

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  • Curiosità Daniela • 22/02/22 12:05
    Gran Burattinaio - 5929 interventi
    Primo film incentrato direttamente sul massacro di Srebrenica, avvenuto nel luglio 1995 ad opera delle truppe serbe al comando del generale Ratko Mladic durante la guerra in Bosnia ed Erzegovina, nonostante la città fosse stata dichiarata zona protetta dall'ONU e si trovasse sotto la tutela di un contingente olandese dei caschi blu.
    La strage ebbe il carattere di una "pulizia etnica" e le vittime furono oltre 8.000 maschi bosniaci mussulmani dai 12 ai 77 anni.