Punto del terrore - Film (1971)

Classico film da drive-in che presenta un titolo - nonché una locandina - che farebbe pensare ad un sanguinoso horror ma che a conti fatti offre ben pochi brividi (in tal senso da citare la sequenza del paralitico spinto nella piscina e della donna accoltellata sulle scale). Le note liete risiedono nella presenza di una splendida Dyanne Thorne pre Ilsa e in una regia che si dimostra tutto sommato competente. Modesto ma bizzarro.

Filmino lounge-sexy con inflessioni gialle e poco altro. Un cantante bellimbusto, il marito impotente e gelosone, la bonazza: un debole pastiche gradevole nei toni, che risentono del flower power, insaporito da un pizzico di sadismo (l’incidente in piscina ritmato come una corrida). Thorne e Carpenter forniscono i corpi e le presenze necessari alla bisogna e non se la cavano male. Superfluo il colpo di scena finale.

Un film che non sfigurerebbe tra gli emuli del giallo ereditario made in Italy. Belle donne, vil danaro a stimolare ogni scelta e bellimbusto pusillanime intento a prendersi la palma di peggior individuo sulla scena. Ci sono sprazzi musicali e scorci naturalistici a tenere banco durante quasi un'ora e mezza, oltre a qualche concessione nudie per rendere la pietanza un po' più gustosa. Ma alla fine rimane l'idea di aver veduto un film che lascia poco dietro di sé, a parte qualche trovata peculiare anzichenò.