Produzione modesta di Gene Corman, fratello del più noto Roger, in cui sono facilmente riconoscibili tutti quegl’elementi che hanno influenzato il genere fantascientifico nei decenni a seguire. A causa di evidenti limiti finanziari si punta molto sui dialoghi e la suggestione indotta dal timore di trovarsi di fronte a qualcosa di ignoto. Nel complesso non gli si può negare un minimo di compattezza narrativa che gli consente di avere un senso e non infrangersi sulle rocce dell’anonimato della fantascienza di quegl’anni.
Al rientro da una missione un'aeronave si rivela incubatrice di mostri... Parte male, tenta una disperata risalita, affonda definitivamente con l'apparizione della bestia sanguinaria in salopette di lattice e peli. Fantascienza senza un soldo, parecchio chiacchierata (in un paio di location) e povera anche di inventiva o di quella sfacciataggine che crea il cult. Un pizzico di Quatermass e poco altro. Non male, però, il cadavere a testa in giù. Producono i Corman.
Un orribile mostro proveniente da un altro pianeta trova il modo di raggiungere la terra e quindi colonizzarla attraverso un essere umano, ma il buonsenso riuscirà a prevalere. Una produzione Corman al solito low budget che cerca di auto-compensarsi con molti dialoghi e una morale che è già qualche cosa in più rispetto ai B-movie similari. Piacerà agli amanti del genere beast/horror anni ‘50.
Tipico Corman movie (anche se qui figura solo come produttore), girato con mezzi scarsissimi ma una certa inventiva. Se si ha il giusto approccio mentale al prodotto ci si può anche (moderatamente) divertire, grazie al discreto ritmo e alla ridotta lunghezza. Interpretazioni senza infamia e senza lode, trama discretamente assurda ma che si lascia seguire facilmente. Kowalski dirige con mestiere.
La vicenda rappresenta una discreta idea, realizzata con il l’importante limite di una tale scarsità di mezzi che, agli occhi di oggi, pone il prodotto in un’ottica sostanzialmente poco più che amatoriale. Anche nel 1958 si faceva di più e di meglio, con un adeguato portafoglio, mentre qui il metraggio è ridotto e comunque certe scene appaiono davvero molto “cheap”. Ma gli attori sono in parte e dialoghi ed eventi dimostrano una certa competenza tecnica nella stesura della sceneggiatura e nella gestione della regia. Ha un suo perché.
MEMORABILE: Il piano della "bestia".
Bernard L. Kowalski HA DIRETTO ANCHE...
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