Il sogno americano è finito e al risveglio si tramuta in incubo, almeno stando ai disperati nullatenenti residenti in un enorme condominio di un quartiere a Manhattan, da poco destinati allo sfratto per questioni economiche. Ma c'è di peggio, il caldo e la sporcizia sono causa di una violenta pandemia che parte dai ratti. Messa così sembrerebbe nemmeno malaccio, invece a parte l'idea "sociale" di partenza, il debuttante Jim Mickle pare affetto da sclerosi e realizza un film dagli assordanti rumori inquinanti (macchine, aerei, ambulanze, trapani, voci inconsulte) con uso di riprese epilettiche.
MEMORABILE: Il look degli uomini-ratto: Bruno Mattei docet.
Sò sorci verdi quelli che vedranno gli abitanti di Mulberry Street (se la credete una boutade, aspettate di vedere in che tinte fosforescenti è affogato il grosso della pellicola): un morso e via, si dirotta rapidi su Cabin fever e si intona "zombi, sempre zombi, fortissimamente zombi!", il tutto catturato dalle mdp previo elettrochoc degli operatori che, assieme alla TOPOnomastica, fa tanto Rec. Ovviamente il pifferaio di Hamelin se ne guarda bene dal manifestarsi, e anzi 'ndovinate un po' che arietta tira prima dei sospirati end-credits? Bravi, vedo che avete ripassato a dovere Mattei.
Parte bene, con un paesaggio urbano desolato in cui, pur circondati dallo squallore, i personaggi riescono a mantenere viva la loro umanità (vedi il bel personaggio dell'ex pugile gentile), con momenti di solidarietà che allevia i disagi materiali e fisici (vien da pensare, a confronto, a certe nostrane riunioni condominiali). Poi però, man mano che i segnali inquietanti lasciano spazio alla pandemia manifesta, tutto diventa più urlato, traballante, confuso, l'interesse scema per lasciar posto al disgusto di una ordinaria amministrazione horror
MEMORABILE: "In bocca mi rimangono solo dieci denti miei", la successiva carezza sulla guancia
Rats, notte di terrore si diceva un trentennio fa qui da noi, ma nell'odierna Manhattan la patogenesi mutante infetta pestilenzialmente proprio l'essere umano, entro un tessuto urbano già avvelenato da pesanti fattori clinici: famiglie in frantumi, arrembaggio edilizio, scarse condizioni igieniche, cicatrici pregresse incancellabili. Piccolo horror-drama condominiale che travalica le limitatezze economiche contando di amministrare al meglio intimismo, azione e spazi chiusi, ma il caos iperventricolare e le troppe splatteraggini matteiane mozzano alla radice ogni dignitosa intenzionalità simbolica.
MEMORABILE: La cicatrice di guerra sul volto della soldatessa.
L’idea degli uomini topo, oltre che in odor di scopiazzatura tricolore, risulta grottesca quel tanto che guasta e lo sviluppo zombesco è terribilmente routinario. L’operetta è però immersa in un tessuto sociale che permette una forte caratterizzazione dei personaggi e una naturale empatia con la loro sorte, salvandosi da esiti disastrosi e lanciando più di uno spunto critico. Pochi soldi, pochissime idee ma, perlomeno, ben realizzate. Belle le musiche.
Uomini e topi e uomini-donne-topo, potrebbe essere il sottotitolo di questa pellicola horror firmata da Mickle. La pellicola non è malvagia e sul piano dell'intrattenimento e del ritmo riesce a tenere bene botta fino alla fine, forse a causa della sua breve
durata (nemmeno novanta minuti). Ma non si può fare a meno di notare che idee originali non ce ne sono e che il film sconti quindi un'eccessiva derivatività (tantissimi i debiti verso altre pellicole) ed ordinarietà che non riesce a farlo discostare dalla linea
della mediocrità-medietà.
Zombie movie indipendente a corto di idee e risorse, propina topumanoidi ridicoli (eccezion fatta per il terrificante homeless) ma un buon senso di assedio e di isolamento (la città deserta). In un cast anonimo, spicca il protagonista, un pugile baffuto alla Rosco Dunn, che si sarebbe poi fatto strada nel cinema horror di serie B destreggiandosi tra vampiri e licantropi.
POTRESTI TROVARE INTERESSANTI ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.