Moolaadé - Film (2004)

In un villaggio del Burkina una donna offre diritto d'asilo a quattro ragazze che vogliono sfuggire il rituale dell'escissione del clitoride. Scrittore-regista ultra 80enne al suo ultimo film, Sembene gira qualcosa di ben più complesso e "disteso" di un opera di denuncia su una pratica arbitraria e contronatura (femminile), dando vita a un racconto al contempo disincantato e crudele, anti-fatalistico e positivo, in un Africa segnata dall'antitesi tra tradizione e nuove coscienze. Nell'arguta galleria di personaggi, "clamorosi" la nouvelle Lisitrata/Colle e "l'uomo libero" Mercenaire.

A 80 anni Sembene ci regala un film che è un atto al tempo stesso d’accusa (nei confronti delle mutilazioni genitali femminili) e d’amore all’Africa, in tutte le sue lancinanti ma stupefacenti contraddizioni, qui sintetizzata in un piccolo villaggio burkinabé, dove le tensioni tra tradizione e modernità sono declinate in diversi modi (a cominciare dalla critica al patriarcato), in un trionfo visionario di colori: una fascinazione visiva (e musicale) che interpreta le tensioni moderne con il gusto narrativo di una favola dal sapore antico.