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TITOLO INSERITO IL GIORNO 25/07/23 DAL BENEMERITO XAMINI
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Xamini 25/07/23 19:42 - 1268 commenti

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La Portman, che dimostra ancora una volta di essere una signora attrice, va a sbirciare la vita della Moore, signora di una certa età accasatasi con giovincello (Melton), al fine di estrarre del vero per inserirlo nel biopic che intende realizzare sulla loro curiosa vicenda. Haynes prende questa base drammatica e attraverso un lavoro peculiare sul suono (musiche poche, voci, rumori), ne fa quasi un thriller, tanto da elevare (involontariamente?) l'aspettativa dello spettatore. Ma il film rimane sulla superficie dell'emozione, senza approfondire o scavare troppo nella psiche.
MEMORABILE: La Portman che risponde alle domande degli studenti con voce di velluto; Il faccia a faccia tra le due, con la scusa del trucco.

Rebis 29/03/24 20:47 - 2406 commenti

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L'identità. Un’autorappresentazione e un inganno in cui convergono frammenti incoerenti, sempre in attesa di essere convalidata. Dagli altri. Haynes ne è ossessionato: la sua filmografia è un prisma che rifrange e modula lo spettro identitario attraverso gli stilemi del cinema classico - qui il noir, ammantato da psicodramma familiare à la Bergman, mette in quadro il ritratto di una femme fatale. Portman e Moore si dardeggiano in un gioco di specchi finemente tratteggiato da indizi, sintomatologie, isterismi, ricomposizioni, per un’ipnotica e inesorabile svestizione delle apparenze.

Nick franc 31/03/24 14:47 - 545 commenti

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Dramma ben costruito in cui il confine tra realtà e apparenza è labile e la lettura rimane sempre ambigua e incerta: Haynes evita con abilità le trappole di un soggetto rischioso dalle tinte pedofile e la messa in scena rigorosa è degna del miglior Cronenberg. Gigantesca la prova delle due protagoniste, servite da un copione che si distingue per abilità di scrittura, di situazioni e personaggi, ma anche il terzo incomodo Melton non è da meno. Un film scomodo e sfuggente ma senza dubbio molto affascinante e appagante: vero cinema d'autore, senza se e senza ma.
MEMORABILE: Il litigio tra Moore e Melton; Portman che recita la lettera imitando la Moore (difetto di pronuncia compreso).

Lou 3/04/24 17:59 - 1127 commenti

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Vicenda particolare, con molte implicazioni, tratta da una storia vera. In realtà è un film sul cinema, in cui l'attenzione è concentrata sulla capacità dell’attrice (la Portman) di comprendere realmente la personalità della persona che deve interpretare (la Moore). Grande prova delle due protagoniste, impegnate in un complesso gioco di specchi in cui si confondono le caratteristiche più autentiche con l’immagine di sé che si trasmette agli altri. A tratti involuto e ricercato, ma è cinema d'autore. Scelta musicale discutibile.
MEMORABILE: Il monologo della Portman, che recita il testo della lettera della Moore: grande prova di attrice.

Schramm 8/06/24 00:22 - 3652 commenti

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Tanto per non smentirsi, Haynes scarena i cardini base della famiglia, ne smotta fondamenta e decostruisce l'apparente solditità e felicità. Nel prodigarsi in quest'ennesimo noir della quiete domestica e dell'identità a tutta bio/psico/cine invasion che sarebbe piaciuta a Chabrol, la prende sempre più sul pesantissimo zavorrando lo spettatore anziché farlo librare in uno slowburner ad altissimo rischio effetto alotano, che magnifica lo slow e non offre neanche un'ustione di primo grado del burn, sacrificando sull'ara del nulla narrativo due purosangue attoriali come Portmand e Moore.

Daniela 8/06/24 11:43 - 12916 commenti

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Il titolo richiama un'espressione usata per indicare le unioni in cui esiste una considerevole differenza d'età tra i due partner, come accaduto nel fatto di cronaca qui rievocato adottando il punto di vista di un'attrice chiamata a interpretarne la protagonista. La sceneggiatura è curata e il cast offre prove valide, ma questa volta la regia di Todd Haynes non risulta intrigante come in altre occasioni, come se la "pietra dello scandalo" - la relazione di una donna matura con un dodicenne - fosse stata mostrata ma non scagliata, per cui si resta con una sensazione di incompiutezza.
MEMORABILE: Il breve colloquio dell'attrice con il figlio della protagonista avuto con il primo marito.

Capannelle 13/09/24 15:58 - 4480 commenti

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Una pellicola che vorrebbe lavorare sul giudizio attinente alla storia che racconta (un rapporto tra due persone di età differente che aveva generato scandalo vent'anni prima) e alle cose che paiono celarsi dietro alla storia stessa. La prima parte introduce ai personaggi ma lo fa con una lentezza a tratti eccessiva, la seconda insegue una svolta da thriller psicologico, con alcune sequenze azzeccate, ma non riesce a definirne bene i contorni. Attrici di livello e una regia di stampo classico che non si nasconde dietro il banale ma le due ore che vengono fuori sono evanescenti.

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