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Tutti i commenti e le recensioni di May December

TITOLO INSERITO IL GIORNO 25/07/23 DAL BENEMERITO XAMINI
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Xamini 25/07/23 19:42 - 1295 commenti

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La Portman, che dimostra ancora una volta di essere una signora attrice, va a sbirciare la vita della Moore, signora di una certa età accasatasi con giovincello (Melton), al fine di estrarre del vero per inserirlo nel biopic che intende realizzare sulla loro curiosa vicenda. Haynes prende questa base drammatica e attraverso un lavoro peculiare sul suono (musiche poche, voci, rumori), ne fa quasi un thriller, tanto da elevare (involontariamente?) l'aspettativa dello spettatore. Ma il film rimane sulla superficie dell'emozione, senza approfondire o scavare troppo nella psiche.
MEMORABILE: La Portman che risponde alle domande degli studenti con voce di velluto; Il faccia a faccia tra le due, con la scusa del trucco.

Rebis 29/03/24 20:47 - 2477 commenti

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L'identità. Un’autorappresentazione e un inganno in cui convergono frammenti incoerenti, sempre in attesa di essere convalidata. Dagli altri. Haynes ne è ossessionato: la sua filmografia è un prisma che rifrange e modula lo spettro identitario attraverso gli stilemi del cinema classico - qui il noir, ammantato da psicodramma familiare à la Bergman, mette in quadro il ritratto di una femme fatale. Portman e Moore si dardeggiano in un gioco di specchi finemente tratteggiato da indizi, sintomatologie, isterismi, ricomposizioni, per un’ipnotica e inesorabile svestizione delle apparenze.

Nick franc 31/03/24 14:47 - 549 commenti

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Dramma ben costruito in cui il confine tra realtà e apparenza è labile e la lettura rimane sempre ambigua e incerta: Haynes evita con abilità le trappole di un soggetto rischioso dalle tinte pedofile e la messa in scena rigorosa è degna del miglior Cronenberg. Gigantesca la prova delle due protagoniste, servite da un copione che si distingue per abilità di scrittura, di situazioni e personaggi, ma anche il terzo incomodo Melton non è da meno. Un film scomodo e sfuggente ma senza dubbio molto affascinante e appagante: vero cinema d'autore, senza se e senza ma.
MEMORABILE: Il litigio tra Moore e Melton; Portman che recita la lettera imitando la Moore (difetto di pronuncia compreso).

Lou 3/04/24 17:59 - 1146 commenti

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Vicenda particolare, con molte implicazioni, tratta da una storia vera. In realtà è un film sul cinema, in cui l'attenzione è concentrata sulla capacità dell’attrice (la Portman) di comprendere realmente la personalità della persona che deve interpretare (la Moore). Grande prova delle due protagoniste, impegnate in un complesso gioco di specchi in cui si confondono le caratteristiche più autentiche con l’immagine di sé che si trasmette agli altri. A tratti involuto e ricercato, ma è cinema d'autore. Scelta musicale discutibile.
MEMORABILE: Il monologo della Portman, che recita il testo della lettera della Moore: grande prova di attrice.

Schramm 8/06/24 00:22 - 4030 commenti

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Tanto per non smentirsi, Haynes scarena i cardini base della famiglia, ne smotta fondamenta e decostruisce l'apparente solidità e felicità. Nel prodigarsi in quest'ennesimo noir della quiete domestica e dell'identità a tutta bio/psico/cine invasion che sarebbe piaciuta a Chabrol, la prende sempre più sul pesantissimo zavorrando lo spettatore anziché farlo librare in uno slowburner ad altissimo rischio effetto alotano, che magnifica lo slow e non offre neanche un'ustione di primo grado del burn, sacrificando sull'ara del nulla narrativo due purosangue attoriali come Portmand e Moore.

Daniela 8/06/24 11:43 - 13284 commenti

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Il titolo richiama un'espressione usata per indicare le unioni in cui esiste una considerevole differenza d'età tra i due partner, come accaduto nel fatto di cronaca qui rievocato adottando il punto di vista di un'attrice chiamata a interpretarne la protagonista. La sceneggiatura è curata e il cast offre prove valide, ma questa volta la regia di Todd Haynes non risulta intrigante come in altre occasioni, come se la "pietra dello scandalo" - la relazione di una donna matura con un dodicenne - fosse stata mostrata ma non scagliata, per cui si resta con una sensazione di incompiutezza.
MEMORABILE: Il breve colloquio dell'attrice con il figlio della protagonista avuto con il primo marito.

Capannelle 13/09/24 15:58 - 4571 commenti

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Una pellicola che vorrebbe lavorare sul giudizio attinente alla storia che racconta (un rapporto tra due persone di età differente che aveva generato scandalo vent'anni prima) e alle cose che paiono celarsi dietro alla storia stessa. La prima parte introduce ai personaggi ma lo fa con una lentezza a tratti eccessiva, la seconda insegue una svolta da thriller psicologico, con alcune sequenze azzeccate, ma non riesce a definirne bene i contorni. Attrici di livello e una regia di stampo classico che non si nasconde dietro il banale ma le due ore che vengono fuori sono evanescenti.

Pigro 18/10/24 09:39 - 10121 commenti

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Nuova declinazione obliqua di famiglia per Haynes, con l’amore tra la donna matura e il 13enne, visitati 20 anni dopo da un’attrice per un film su di loro. Proprio il meccanismo narrativo consente di non cadere nel solito film ispirato a una storia vera, aggiungendo il tema della responsabilità dell’arte e del cinema. Azzeccata la metafora delle crisalidi per personalità immature, còlte nel bozzolo un attimo prima di spiccare il volo, se mai ce la faranno: la donna, il marito ragazzo, i loro figli, la stessa diva. Sottile, intenso, conturbante.

Ira72 21/11/24 12:09 - 1364 commenti

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Ispirato a una storia sentimentale realmente accaduta e che destò molto scandalo per la differenza di età degli amanti, il film vede come protagoniste la Portman e la Moore che, a interpretazioni, incantano. La sceneggiatura, dalle molte sfumature, vira dal noir al giallo, dal rosa al grottesco. Resta qualcosa di incompiuto, di intangibile a fine visione. Però. Potrebbe anche essere la mossa vincente che mira a far riflettere lo spettatore sui tanti punti toccati nella pellicola, a incominciare dal tipo di relazioni amorose: passionali ma ossessive, tenere ma perverse e ingestibili.

Jandileida 12/01/25 11:51 - 1685 commenti

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Il divario tra le (potenzialmente) sulfuree storie raccontate da Haynes e il modo sonnolento in cui poi il buon Todd le mette scena si fa con gli anni sempre più ampio. Come già per la saffica passione tra Blanchett e Mara, anche il triangolo Moore/Portman/Melton, che tra differenze d'età e pulsioni represse portava in sé i germi di un gran melodramma, finisce per venir anestetizzato in uno svolgimento attento a non sporcare il copriletto di una messa in scena pulita ma anche parecchio noiosa. Le due protagoniste sono comunque, e nonostante tutto, ambedue bravissime.

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Enzus79 12/02/25 16:50 - 3255 commenti

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Ispirato da un fatto di cronaca realmente accaduto che fece scalpore. Una coppia entra in crisi quando un'attrice "indaga" sul loro passato. Discreto dramma, che se non fosse stato un po' troppo pretenzioso sarebbe risultato migliore. Abbastanza freddo. Natalie Portman e (soprattutto) Julianne Moore molto convincenti. Pomposa la colonna sonora. Apprezzabile la fotografia.

Thedude94 13/03/25 23:58 - 1176 commenti

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Todd Haynes è sempre misurato nelle sue opere, anche quando racconta come in questo caso uno scandalo da tabloid e tv, che riesce a mostrare e spiegare perfettamente attraverso poche parole e molti dettagli nei primi 15 minuti di questo film. La Portman è molto brava in questo ruolo così complesso e invadente; da menzionare anche la bontà della Moore e di Melton, anche loro in parti estremamente complicate. La sceneggiatura è posata, così come in generale tutto il ritmo del film, che non ha balzi particolari ma tende a rimanere costante nella sua narrazione. Esattamente un buon film.
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