Marco, Nicola e Batticuore - Film (1992)

Il trittico del brutto titolo è composto da tre personaggi diversi tra di loro, accomunati dal vivere ai margini della società. Ne emergono momenti molto malinconici, che si tratti di una vita buttata via o di una maturità da ricercare, anche se l'impressione è quella di un'occasione non colta a pieno per colpa di una certa inesperienza del regista (più noto come direttore della fotografia), che adotta uno stile molto basico e poco grintoso. Il bambino fatica molto a recitare, mentre più convincenti sono gli attori adulti, specialmente Rossi (vestito come Colombo) e Masciari.

Indeciso fra lo strappalacrime post neorealista, il dramma dell'emarginazione e l'apologo sull'infanzia tradita, il film non imbocca con decisione nessuna di queste strade, cercando un tono leggero che risulta però poco coinvolgente. Esempio di cinema italiano d'autore poveristico, affogato in una fotografia slavata e stanca, una drammaturgia parrocchiale e un gruppo di attori diretti con poca verve, il film sembra una produzione di inizio anni '80. Ma è uscito nel 1992. È come se Bruno Mattei avesse girato un film di Truffaut. Però non è abbastanza disastroso da diventare stracult.