Mack - il marciapiede della violenza - Film (1973)

Mack - il marciapiede della violenza

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

Blaxploitation di una certa qualità. Il protagonista è Goldie (Julien), che uscito di prigione cinque anni dopo una retata susseguente a una sparatoria in cui era coinvolto, decide di passare dallo spaccio di droga al giro di prostituzione reinventandosi magnaccia di successo. Seguendo gli insegnamenti di un "maestro" del campo chiamato Il cieco (Harris) impara bene e, fregandosene dei consigli del fratello onesto (Mosley), entra nel giro sfruttando una sua splendida amica rimastagli affezionata (Speed) e una bianca dall’aria angelica (Brown) che entra subito nelle sue grazie. Gli affari van bene e i primi veri problemi arrivano con un boss dell’eroina (Murdock) col quale lavorava in precedenza...Leggi tutto e con due sbirri bianchi corrotti (Gordon e Watson) destinati a diventare la sua nemesi. Questo il terreno su cui il regista Michael Campus opera partendo da una discreta sceneggiatura di Robert J. Poole. Il linguaggio – anche formale - è quello a cui la blaxploitation ci ha abituato, senza particolari velleità che possano distinguere il film dai tanti consimili. La corruzione striscia in ogni campo, a cominciare dai due spregevoli poliziotti che godono a perseguitare i neri della zona, mentre dispiace che un ottimo attore come Richard Pryor sia sottoutilizzato: nel ruolo di Slim, l’amico fedele di Goldie, si ricava qualche buon momento ma troppo poco per brillare come meriterebbe. Non che Max Julien sia un cattivo attore, comunque, e la storia fluisce piuttosto bene pur senza poter contare su particolari sequenze action; il film è infatti piuttosto un buon ritratto sociale di un certo mondo delinquenziale, sostenuto dalle celebrate musiche del chitarrista Willie Hutch (curiosamente sostituite, in una riedizione del 1983 del film, da una nuova colonna sonora firmata dall'allora sconosciuto Alan Silvestri). Recitato con sincerità e trasporto, diretto senza fronzoli con l’aggiunta di qualche mediocre scena familiare in cui Goldie svela l’affettuoso rapporto con la madre (Moore), non sa comunque elevarsi granché dalla media del genere, che lo condanna a confondersi tra i tanti. Non particolarmente violento né sanguinario, con un paio di break degni d’un videoclip (come quando attraverso musica e immagini si sintetizzano in tre minuti i momenti dell’irresistibile ascesa di Goldie a “pimp” rispettato e di successo), curiosamente parco – visto l’argomento - anche a livello di scene di nudo o di sesso.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 23/12/15 DAL DAVINOTTI
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  • Musiche Ellerre • 3/07/09 10:49
    Call center Davinotti - 1203 interventi
    Sicuramente uno dei capisaldi della blaxploitation è questa colonna sonora. Sublime e raffinatissima composizione soul-black cantata dal suo autore, il chitarrista Willie Hutch. Riferimento discografico: Willie Hutch, The Mack, Motown 1973.

    http://www.dailymotion.com/video/x2swfz_the-mack-trailer_shortfilms

    Ultima modifica: 23/12/15 20:46 da Zender
  • Musiche Ellerre • 14/05/10 10:59
    Call center Davinotti - 1203 interventi
    Dieci anni dopo la sua prima uscita decisero di rilanciare il film rieditando le musiche. La nuova colonna sonora fu questa volta affidata ad Alan Silvestri. Di notevole pregio anche questa nuova versione. Riferimento discografico: Alan Silvestri, The Mack, ALA Records 1983.
    PS. Lo stesso Silvestri ammette che la versione del film del 1983 è praticamente introvabile.

    Ultima modifica: 23/12/15 20:47 da Zender