Life like - Film (2019)

Henry è il nome di un androide creato per servizi domestici, di bell'aspetto, dotato di una intelligenza artificiale in grado di apprendere ulteriori informazioni, pronto a soddisfare ogni desiderio dei suoi padroni, compresi quelli inconsci... Per buona parte della durata, un film poco originale e prevedibile nei suoi sviluppi ma di una certa eleganza formale e reso intrigante dalla buona prova di Strait. Purtroppo l'ultimo quarto d'ora è fortemente compromesso da un colpo di scena magari d'effetto ma troppo illogico e forzato per risultare convincente. Peccato.

Il robot-domestico è elemento perturbante e conturbante che si infila nella vita della giovane coppia destabilizzandola. Tema di grande portata e impatto, sia a livello ideale che narrativo, che però qui sconta significative pecche di sceneggiatura e di recitazione che annacquano i buoni propositi. Lo stesso racconto oscilla tra il film drammatico sulle relazioni umane e il B-movie, perfino con venature vagamente trash a partire dall’improbabile (e certo sorprendente) colpo di scena in poi, che insiste sulla strada delle forzature. Zoppicante.

Per supplire alla mancanza di servitù licenziata dalla moglie per malinteso umanitarismo, il marito compra un "robot" che si rivelerà via via umano, troppo umano, destabilizzando l'equilibrio affettivo di entrambi. Una variante piuttosto scontata di definire il confine tra tecnologia e psicologia, che solo in un finale assolutamente posticcio e incredibile trova quella pseudo originalità che lo distingue da altri film simili. Si apprezzano una certa eleganza formale e la vena di ambigua sensualità che circola nel corso della storia, ma il contenuto è debole e il cast modesto.