Le chapeau de Max - Corto (1913)

Piccolo film (circa 5') che riesce a regalare qualche sorriso soprattutto grazie all'interpretazione di Linder, sempre gradevole. La storia non è particolarmente articolata, con una prima parte (nella quale il protagonista compra e ricompra cappelli, regolarmente distrutti per vari incidenti) molto ripetitiva. Più divertente la fase finale, con l'arrivo di Max a casa della fidanzata e dei futuri suoceri. Niente di particolarmente "innovativo", ma chi ama il grande attore francese potrà trarre qualche godimento dalla visione.

Debole storiella comica (circa cinque minuti) di e con Max Linder. Inizialmente ripetitiva (continui danni alla tuba di Max), si chiude pure maluccio, con una ennesima e conclusiva disavventura del tutto prevedibile. Scarseggiano anche quelle espressioni del volto di Linder che spesso, da sole, valgono la visione del film. Alla fine dei conti la si ipotizzerebbe come una pellicola pensata in fretta e realizzata senza inventiva, in modo piatto.

È  un giorno sfortunato per Max che va dai futuri suoceri con un nuovo cappello, che fa una brutta fine e deve essere cambiato. Piacevoli le gag, ma soprattutto la ripetizione degli eventi catastrofici per l’elegante cilindro più volte riacquistato. Top il disastro finale causa cane incontinente, che però potrebbe avere avuto ben altro, e più divertente, esito. E invece, ancora una volta, Linder non riesce a trovare il finale giusto e si accontenta di una conclusione approssimativa e sbrigativa. Ma comunque la comica riesce a far sorridere.

Max si deve presentare a casa dei suoceri e vuole fare a tutti i costi bella figura. Peccato che tutti i tentativi per presentarsi da loro con un magnifico cappello in testa verranno frustrati da tutta una serie di coincidenze sfortunate. Seppur ripetitivo nelle dinamiche, il cortometraggio di Max Linder è al solito molto divertente e può contare su di una serie di gag assolutamente riuscite. Il finale poi in casa dei suoceri fa sganasciare dalle risate, soprattutto quando il protagonista si trova a dover gestire la situazione che lo vede con la tuba piena dei bisognini del cane.