La signora Miniver - Film (1942)

La signora Miniver
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Titolo originale: Mrs. Miniver
Anno: 1942
Genere: drammatico (bianco e nero)
Note: 10 Nomination e 6 Oscar (film, sceneggiatura, regia, Garson, Wright, fotografia). Esiste anche in versione colorizzata. Seguito da "Addio signora Miniver!" (1950).

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 2/02/11 DAL BENEMERITO DANIELA
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Daniela 2/02/11 10:00 - 12673 commenti

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La vita di una famiglia inglese cambia allo scoppio della guerra: mentre il marito e il figlio sono impegnati al fronte, la signora Miniver affronta bombardamenti, privazioni e drammi familiari, sempre con coraggio e immutata fede nel futuro. Girato in piena guerra con dichiarati scopi propagandistici, costituisce uno dei maggiori contributi di Hollywood allo sforzo bellico, efficace nella scelta di concentrarsi sul fronte interno e sulle vicende di gente comune. Qualche concessione retorica, forse inevitabile, ma regia sapiente e cast impeccabile.

Galbo 22/01/12 11:38 - 12402 commenti

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Diretto dal grande William Wyler è un film che risente fortemente del suo carattere propagandistico e patriottico. Non si può tuttavia non sottolineare la grande professionalità della realizzazione, con una sceneggiatura ben scritta e un gruppo di impeccabili interpreti che ne fanno opera decisamente godibile anche se ideologicamente a senso unico. Ha avuto un seguito diretto da un altro regista, con lo stesso cast.

Belfagor 22/01/12 14:12 - 2690 commenti

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Efficace esempio di cinema di propaganda durante la seconda guerra mondiale, narra le vicende di una famiglia inglese durante il conflitto. La protagonista affronta perdite e difficoltà con un coraggio paragonabile a quello dei soldati al fronte. Nonostante l'aspetto retorico sia chiaramente enfatizzato, il dramma risulta autentico, grazie anche alla regia professionale di Wyler e al cast molto convincente. 6 Oscar.

Myvincent 20/08/15 07:32 - 3746 commenti

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Inizia scioccamente, poi si sviluppa mostrando tutto il volto tragico della II guerra mondiale, questa pellicola che ancora non sapeva come sarebbe andata a finire. La sceneggiatura non è mai banale e non aspettatevi storie e sviluppi scontati. Greer Garson, Teresa Wright e naturalmente il "mago" William Wyler insigniti di tre dei sei meritatissimi Oscar nel 1943. Istant-movie ante litteram.
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Fedeerra 26/02/21 06:29 - 770 commenti

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Al di là dei suoi intenti antibellici il film si fa ammirare per il sottile femminismo e la grande caratura psicologia dei personaggi. Non è la migliore regia di Wyler (che ci ha regalato capolavori indimenticabili) ma resta un film coraggioso, importante e con un comparto attorale sbalorditivo. Greer Garson (premiata con l’oscar) e May Whitty non si dimenticano.

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  • Curiosità Daniela • 3/02/11 12:07
    Gran Burattinaio - 5928 interventi
    E' noto che il film venne apprezzato da Goebbels, ministro della propaganda del III Reich. Il fatto è confermato nel libro "Berlino sotto le bombe" del critico e regista cinematografico Hans Christoph Blumenberg, che racconta il progetto di un film, rimasto incompiuto, dal titolo "La vita continua", ideato proprio da Goebbels, che avrebbe dovuto raccontare la vita, le sofferenze e le speranze degli abitanti di un condominio berlinese del 1943.

    Dalla recensione apparsa sul Corriere della Sera all'uscita del volume nel 1993:
    "Le riprese (...) cominciarono nel ' 44: dal ministero erano stati stanziati ingenti fondi, e dato che la Berlino del 1943 era stata in gran parte distrutta, gli "esterni" furono ricostruiti negli studi cinematografici di Babelsberg. Nonostante le scenografie posticce, pero' , Goebbels esigeva il massimo realismo. Voleva che sullo schermo apparisse la vita vera dei berlinesi sotto le bombe. E gli attori non ebbero difficolta' a immedesimarsi nella parte: capitava a molti di loro, infatti, dopo una giornata sul set, di tornare in citta' e trovare la casa distrutta. Le riprese, intanto, andavano per le lunghe. Cosi' , all' inizio del 1945, gli attori e la troupe furono costretti ad abbandonare Babelsberg, troppo vicina alla capitale, e a continuare a girare nei pressi della citta' di Luneburg, meno minacciata dalla guerra. Le riprese proseguirono fino al 16 aprile 1945. Ma nel caos degli ultimi giorni del conflitto, del materiale gia' girato di La vita continua si perde ogni traccia. Si sa soltanto che la pellicola fu nascosta dentro le tombe di una chiesa gotica di Luneburg. Poi, piu' niente. Cosi' e' sparito "il film di Goebbels". Una perdita che gli studiosi del Terzo Reich giudicano grave: infatti, quella pellicola documenterebbe una fase significativa dell' evoluzione del ministro del Fuhrer. Goebbels, si ricordera' , segno' la sua politica culturale, in un primo tempo, con l' esaltazione dell' elemento "eroico e virile" del popolo tedesco. Poi, con la guerra, incoraggio' i prodotti di evasione improntati alla spensieratezza. Infine, nel 1943 44, ecco il realismo di Berlino sotto le bombe, affidato al film che non fu mai compiuto. Da dove nasceva questa ispirazione? La risposta di Blumenberg e' sorprendente. "Goebbels . dice . era un grande ammiratore del cinema americano. Durante una delle proiezioni private organizzate con film inglesi e americani provenienti dalla neutrale Svezia, Goebbels si era entusiasmato assistendo alla Signora Miniver, di William Wyler con Greer Garson. Fu proprio la storia della famiglia inglese sotto le bombe tedeschie (che il ministro aveva fatto vedere anche agli attori del "suo" film) che ispiro' La vita continua"."
  • Homevideo Digital • 25/04/12 10:02
    Portaborse - 4007 interventi
    Dvd della A & R Productions in uscita il 13/05/2012.
  • Homevideo Cristian74 • 14/06/18 03:58
    Galoppino - 42 interventi
    Blu-ray Warner-bros con master b/n ottimo.
    Ci sono oltre 140 secondi di parlato in originale sottotitolati.
    Come extra 2 cortometraggi, un cartoon, brevissima scena dagli Oscar e il trailer.