Scialbo "road-movie" settecentesco a cui un cast ricco di volti noti e nomi altisonanti (Matthew Modine, Faye Dunaway, Jennifer Beals...) non basta per risollevarsi dalla noia di un romanticismo di maniera addizionato da un giovanilismo che si vorrebbe al passo coi tempi. Modine è Francesco Sacredo, nobile libertino veneziano in fuga da una seducente Contessa (Dunaway) con la quale ha perso al gioco rifiutandosi di pagare il debito. Attraverso Veneto, Emilia e Lombardia fino a Parigi e oltre, accompagnato da una delle sue tante fiamme (Jennifer Beals), Francesco dovrà guardarsi dai fratelli Podestà, sicari mandati dalla Contessa, rifugiandosi tra locande e castelli. Un...Leggi tutto protagonista dall'aria insignificante (almeno quanto il film), duelli risibili e location meno suggestive di quanto ci si potesse aspettare: l'avventura in costume, pur ricavata dal best seller di Ongaro, poco si addice ai Vanzina, chiaramente più a loro agio con l'attualità. Qui si cerca di rendere accattivanti personaggi che faticano ad esserlo, si forza la mano con gli amori di Francesco (che si ripassa tra le altre Karina Huff e Corinne Clery, due muse del cinema vacanziero di quegli anni), si imbastiscono dialoghi tra il pomposo e l'insulso. Si salva ancora e in parte solo la regia, comunque spiccia e priva dei troppi orpelli che sovente appesantiscono il genere. Esperimento da dimenticare..
Modine gioca una partita a dadi con la baronessa Von Wallenstein (Dunaway). Se vince riavrà il patrimonio di famiglia perduto al gioco dal padre, se perde apparterrà a lei. Perde, ma fugge e comincia un'altra partita con la nobildonna. Il Settecento è trattato con grande leggerezza e ironia da Carlo Vanzina. Niente pomposità, ma freschezza e brio che strizzano l'occhio ai film di cappa e spada hollywoodiani. Splendide le scene di combattimento, nonché le fughe. Bravissimi gli attori, su tutti la Dunaway. Vanzina non delude.
Tratto da un piacevole romanzo di Alberto Ongaro (vincitore del premio Campiello), un altro esempio di trasposizione cinematografica da un opera letteraria non riuscita. Vanzina realizza un poco inventivo film di cappa e spada non riuscendo ad infondere sullo schermo il fascino della pagina letteraria. Colpa della sceneggiatura e di una scelta sbagliata del cast, fatto di nomi altisonanti ma poco adatti ai ruoli.
Se non fosse per il regista che lo dirige, l'italiano Carlo Vanzina, questo film, per i tanti nomi altisonanti stranieri (Faye Dunaway, Matthew Modine e Jennifer Biels), sembrerebbe se non un film hollywoodiano almeno di marca inglese, o di coproduzione europea. La storia è tratta da un best seller, ma il film è ben lungi dall'essere altrettanto buono: demerito dei "soliti" Vanzina che ci mettono troppo del loro. Giustamente boicottato alla sua uscita nelle sala e dimenticato.
Irripetuta escursione dei Vanzina nell'ormai deserto territorio del cappa e spada, che fu qualche volta visitato anche dal babbo. L'impegno anche produttivo c'è, non funziona troppo il cast curiosamente assemblato (fa un certo effetto nei titoli la sequenza Faye Dunaway-Federica Moro-Fiodor Chaliapin-Gianfranco Barra!), soprattutto Modine che non dà proprio l'idea del Casanova. Finale un po' sbrigativo. Tipicamente fuori tempo massimo. Com'erano Anni Ottanta, anche in questo tipo di film, le musiche degli Anni Ottanta!
Ciò che sorprende è la goffaggine della messa in scena (si pensi agli inseguimenti che sono involontariamente ridicoli, così come i duelli e le scene di azione), che non ha neppure quel briciolo di ironia che avrebbe forse potuto fumettisticamente salvare buona parte dell'impianto. Trama ricca di voli pindarici, di soluzioni abborracciate e anche di cortocircuiti logico-temporali. La Beals è bellissima, ma è il volto meno veneziano che si potesse immaginare.
Una pellicola di cappa e spada realizzata dai Vanzina con risultati totalmente carenti. Plot narrativo squallido, situazioni da fiction di IV ordine e soprattutto immagini carenti. La domanda sorge spontanea: perché mai certi mostri sacri hanno accettato di recitare in questa pellicola inutile?
Avventura romantica piuttosto fiacca che, sebbene Vanzina diriga bene sfruttando al meglio le ottime location, manca di una sceneggiatura davvero avvincente e che diventa presto ripetitiva dopo l'avvio intrigante. Modine goffo nei duelli e imbambolato, surclassato dal nutrito cast femminile dove la Dunaway ovviamente la fa da padrona (e combatte anche meglio di lui nel finale). Bene i costumi e la messa in scena generale, arricchita dalla colonna sonora di Donaggio. Nel complesso un'occasione sprecata, per i fratelli Vanzina.
Carlo Vanzina HA DIRETTO ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
DiscussioneZender • 3/04/11 11:05 Capo scrivano - 48949 interventi
Però un altro loro buon successo extra commedia credio ci sia: I miei primi quarant'anni. Non credo sia andato male, visto che se ne fece anche il sequel.
Credo che sì, vada dato merito a chi si lancia in territori anche diversi dai propri e credo in effetti che il flop sia stato causato dalla scarsa attrattiva di un film in costume così "diverso" da ciò che i già non molti fan del genere si aspettavano. A me non è piaciuto, ma devo dire anche che posso capire che non dispiaccia.
Visto or ora per caso su Iris....una vera stupidaggine amorosa, con fotografia e riprese dilettantistiche, musica Vanziniana e carenze ovunque...nonostante il pomposo cast la direzione genera incubi.....da cancellare nella filmografia dei Vanzina....
DiscussioneZender • 27/04/12 19:12 Capo scrivano - 48949 interventi
Mah, fotografia dilettantistica... Il direttore della fotografia è il grandissimo Luigi Kuveiller, che ha firmato capolavori fotografici come Profondo rosso o il Frankenstein di Andy Warhol, per dire... Anhe a me il film non è piaciuto, intendiamoci, ma anche le riprese francamente... il buon Vanzina non è proprio uno sprovveduto. Lo si può accusare di altro, per carità, ma di dilettantismo non direi.
Direttamente dall'archivio privato di Buiomega71, il flanetto di Tv Sorrisi e Canzoni della Prima Visione Tv (venerdì 16 novembre 1990) di La partita:
HomevideoDusso • 10/09/21 17:49 Archivista in seconda - 1928 interventi
Uscito il dvd Mustang (sulla copertina si legge "nuova edizione da master in alta definizione") dvd9 (5,11 gb) Formato 1.66:1 Come extra: Introduzione al film di Rocco Moccagatta (20 minuti) Intervista ad Enrico Vanzina (15 minuti)
Il vascello Neptune (già utilizzato in Pirati di Roman Polanski) appare brevemente nell'incipit del film: è la nave su cui sta viaggiando il giovane Francesco Sacredo (Matthew Modine) in rotta verso Venezia: