La mummia - Film (1969)

A dispetto di un titolo che evoca maledizioni ancestrali e orrori legati alla rinascita di un qualche faraone la cui tomba viene riscoperta da sfortunati archeologi, il film di Chadi Abdel Salam, in virtù probabilmente della sua origine egiziana, è invece opera profondamente legata a problematiche più stringenti e attuali: nessuna mummia vendicativa, nessuno scampolo horror; si parla invece di predoni, di una tribù che da anni viola impunemente le reliquie faraoniche vendendone i preziosi ritrovamenti a ricettatori senza scrupoli. Morto tuttavia il loro indiscusso capo, uno dei suoi due figli decide a sorpresa che depredare e rivendere sarcofaghi e monili non è giusto. Apriti cielo: lotte interne,...Leggi tutto ire dei ricettatori... ma tutto all'insegna di una solennità e di un immobilismo del tutto estranei al cinema occidentale di genere: le riprese delle dune spazzate dal vento, dei cunicoli e delle sale sotterranee entro cui si muovono gli attori, i lunghi silenzi e i volti di pietra dei protagonisti, i resti incombenti e imponenti delle antiche dinastie, i giganteschi massi appoggiati sul deserto della Valle dei Re... Tutto concorre a creare un'ambientazione di grande fascino, profondamente egiziana. Ed è questo ad aver portato discreti riconoscimenti e una certa fama al film, di sicuro non un soggetto e una sceneggiatura poveri e inchiodati all'unica idea di partenza. Ma basta vedere il lungo, silenzioso finale per avere la misura dell'inconsuetudine del film, così lontana dagli omonimi prodotti occidentali...

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