Killer calibro 32 - Film (1967)

Un buon mix tra spaghetti western e giallo, con una rapina alla diligenza che finisce nel sangue: una donna sbavaglia uno dei rapinatori, lo riconoscono tutti (ma noi in faccia non lo vediamo, si badi bene) e questo ammazza lei e tutti i passeggeri. Il giallo comincia qui: chi sono i cinque colpevoli? In paese intanto è arrivato Silver (Peter Lee Lawrence), faccia d'angelo dal grilletto facile; ma uccide solo per legittima difesa (come ricorda sempre) ed è in possesso di un'ironia che lo rende più simpatico della media dei suoi "colleghi". Non dice una parola ogni mezz'ora, talvolta prende pugni oltre che darne e può giovarsi di una sceneggiatura nient'affatto...Leggi tutto peregrina. Il film insomma funziona, pur non risparmiandoci qualche estenuante scazzottata da saloon, le immancabili partite a poker (Silver ha il vizio di non alzare mai l'ultima carta) e nemmeno il vecchietto rincitrullito. Si segue con interesse, intriga per la scelta di nascondere il volto del “grande capo” fino all'ultimo e sa reggere un buon ritmo. Gli manca la grandiosità degli scenari, la colonna sonora è solo discreta e l'atmosfera è un po' troppo casereccia, ma quello che si propone di fare lo fa e persino con un certo gusto (che forse da Brescia normalmente non ci si aspetterebbe). Acute certe notazioni del personaggio (che utilizza una colt dal calibro minore del consueto perché fa ferite più... dignitose ed è pure più economica!). Piacevole, scorrevole

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