Khartoum - Film (1966)

Un filmone, epico, maestoso, che racconta l'assedio di Khartoum e lo scontro fra le grandi personalità del generale George Gordon e del ribelle musulmano al-Mahdi con grande spettacolarità grazie all'ottima fotografia ed alla splendida gestione delle scene di massa e delle battaglie. Il carattere del generale viene delineato sufficientemente, per il resto tutto è abbastanza stereotipato; certo non si scava troppo nel profondo, ma nemmeno è questa l'intenzione del film. Classico.

Un buon film in generale, che rende in maniera verosimile le vicende del colonialismo inglese. Da un lato l'idealismo di Gordon Pascià, dall'altro il senso di appartenenza religiosa e razziale del Mahdi. Ottima fotografia e regia di buon livello; un film in sostanza stile kolossal con sciami di comparse. Merita di essere visto anche per una visione storica, oggi purtroppo sempre più attuale.

Film che vive sulla contrapposizione fra due avversari (non nemici) che sono disposti a tutto pur di raggiungere i loro obiettivi. Le forti personalità di Heston e Olivier sono adatte a ricoprire i ruoli del generale Gordon e di Al-Mahdi, ma il film non ha niente di speciale; interessa ma non appassiona e lo spettatore non vive trepidando per la sequenza successiva. Sicuramente resta un lavoro congegnato in maniera efficace nella sua rappresentazione che, per completezza, non sarebbe male vedere.

Classico kolossal guerresco anni 60; anche se alla fine le scene di guerra sono limitate mentre strabordano i classici dialoghi retorici tra Heston, Olivier e il resto del cast. Nulla di eccezionale ma sicuramente un film ben confenzionato, con una buona fotografia e soprattutto scevro delle tante ingenuità di cui erano intrisi i bellici di quel periodo. Come sempre Heston in formissima nel recitare il ruolo dell'eroe disinteressato e cast di tutto rispetto. In più anche una discreta aderenza storica.

Un po' retorico ma avvincente, questo kolossal storico/avventuroso che elogia l'eroismo e l'integrità del generale Gordon, al quale contrappone l'ambiguità e l'ipocrisia del governo inglese. Il ritmo abbastanza sostenuto e le frequenti (e ben girate) sequenze belliche gli permettono di reggere l'usura del tempo e viene anche voglia di saperne di più su questa pagina di storia coloniale e islam. Heston perfetto in un ruolo fatto apposta per lui, Johnson e Richardson comprimari di lusso, più impacciato Olivier ma il suo era il compito più ostico.

Film storicamente poco attendibile e, forse, eccessivamente filo-colonialista, resta un glorioso esempio di kolossal amarissimo e, pertanto, all'epoca fu un flop, immeritato. La descrizione dello scontro tra il Sudan coloniale e lo Stato Islamico del Madhi (un eccellente Olivier) non è invece affatto manichea e, anzi, celebra il coraggio, il valore e l'eroismo di due grandi uomini senza celare o edulcorare i loro difetti, cosa rara all'epoca e impensabile oggi. Resta un'opera di valore sia sotto il versante spettacolare che sotto quello introspettivo nella descrizione dei personaggi.