Insect - Film (2018)

Anche per Svankmajer è tempo di tirare le fila del suo operare, trattandolo come i burattini di norma usati, ricorrendo alla scappatoia del testo che inscatola il cinema che inscatola il testo che inscatola la quarta parete sfondata che inscatola l’animazione che inscatola l’immaginazione che inscatola il cinema. Ed ecco che non troppo lontano da un Zulawski, fa collidere e detonare in un impasto indistinto pièce teatrale e realtà lavorativa, quotidianità e profilmico. Non è lo Svanky più scatenato e ispirato, ma è ancora capace di innescare stupori con colpi d'ala che non si dimenticano.

Si parte con una introduzione al film, fatta dallo stesso Svankmajer. E già questo basta a capire la particolarità di un film che non è solo un film ma anche un film sul film, un saggio di cinema, un making of del film, uno spettacolo teatrale e chi più ne ha più ne metta. Complesso e diseguale a tratti sa anche affascinare, coinvolgere e divertire. Sicuramente è interessantissimo per chi ama il cinema di Svankmajer che qui chiude,ipse dixit, la sua carriera con una sorta di film testamento in cui ci dice tante cose sul cinema in generale (sugli fx ad esempio) nonché sul suo cinema.

Per quello che ha annunciato essere il suo ultimo film, l'ultraottantenne regista mette in scena se stesso che mette in scena la messa in scena da parte di una scalcinata compagnia di un testo teatrale già bizzarro di suo come l'allegoria entomologica dei fratelli Capek. Intanto gli insetti, più o meno reali, fanno la loro parte... A vederlo, sembrerebbe un amabile vecchio signore in procinto di raccontare una fiaba ai nipotini ma meglio non fidarsi: Svankmajer resta uno dei registi più folli e disturbanti in circolazione.