Nonostante la buona produzione, la serie soffre dei soliti, atavici problemi delle fiction italiane: tante buone idee di partenza, pessima realizzazione. Regia incerta, recitazione scadente, dialoghi retorici e personaggi tagliati con l'accetta. Affidare la regia a Ammaniti e Munzi, che proprio registi non sono, è stato un azzardo che ha finito col distruggere il prodotto. Caprino prova a metterci professionalità ma non basta. Senza contare che la sceneggiatura è la classica montagna che partorisce il topolino. Improbabile!
Come nei suoi romanzi, Ammaniti comincia bene (una Madonna che piange sangue) ma poi si perde tra derive improbabili, situazioni eccessive, troppi personaggi che vagano per la storia dialogando grossolanamente o, perggio ancora, senza nulla da dire e, infine, ammorbandoci con un afflato sovrannaturale buttato là un tanto al chilo. Va riconosciuto che la produzione è decente, la regia non malvagia e che qualche attore prova a salvare la baracca (Lietti e Ragno soprattutto); purtroppo però si rimane lo stesso a vagare ai confini tra l'incompiuto e il brutto.
Sergio Albelli HA RECITATO ANCHE IN...
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la prima puntata mi e' sembrata alquanto interessante e visionaria finalmente fuori dagli schemi italiani.inquietante la moglie del primo ministro attrice che non conoscevo affatto!!