Il diavolo in blu - Film (1995)

Il diavolo in blu

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Commenti L'IMPRESSIONE DI MMJImpressione Davinotti

D'accordo, son quei film che a parlarne male non puoi, dal momento che la qualità di alcune componenti è oggettivamente superiore alla media. La fotografia ad esempio, l'ammirevole riuscita dell'ambientazione nella Los Angeles di fine Anni Quaranta, la bravura del protagonista Denzel Washington, la colonna sonora (per quanto...), il rispetto filologico delle regole base del noir (narrazione fuori campo, trama caotica ma con un senso, la femme fatale...). Eppure, al di là di una raffinatezza che è difficile contestare, la regia non riesce mai ad essere accattivante e la vicenda scorre piatta senza appassionare come dovrebbe. Washington è "Easy" Rawlins, che licenziato di fresco e con il mutuo di...Leggi tutto casa da pagare, trova nuovi contanti grazie a un ambiguo personaggio dalla pistola facile (Sizemore), il quale lo ingaggia per ritrovare la fidanzata (Beals) del sindaco. E' quest’ultima il diavolo in blu del titolo (veste sempre con abiti di quel colore), sfuggente e con in mano prove importanti, intorno alla quale le persone muoiono senza apparente spiegazione. Naturalmente i motivi esistono e sono nascosti nell'intricato reticolo di incroci tanto caratteristici del noir, un genere nel quale il film di Franklin ha diritto di rientrare in tutto e per tutto. Il che significa sparatorie (a fornire le armi a Easy ci pensa Mouse/Cheadle, un amico che spunta fuori al momento giusto), una spruzzata di sesso (non con la femme fatale Jennifer Beals però, piuttosto insignificante considerato il ruolo), locali fumosi, alti papaveri che ti chiamano nella loro limousine e ti blandiscono, personaggi ambigui, doppi giochi... Seguire una vicenda che lascia comunque più di un interrogativo aperto richiede attenzione costante e ci si può domandare se ne valga la pena, vista la scarsa consistenza dell'insieme. Washington è attore di livello e si vede, Sizemore è la faccia giusta per quel ruolo lì, gli altri non brillano e fan da contorno (Beals compresa, come detto, e considerando il titolo a lei dedicato non è il massimo), i colpi di scena son piuttosto telefonati e il tutto è condotto con ritmi sonnacchiosi. Ci si può consolare osservando l'eleganza della messa in scena, ma non è quello che può salvare il film dall'affogare in un anonimato che apparentemente non sembrerebbe competergli affatto.

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TITOLO INSERITO IL GIORNO 5/02/10 DAL BENEMERITO COTOLA POI DAVINOTTATO IL GIORNO 30/08/18
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Cotola 5/02/10 00:04 - 9052 commenti

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Uomo in bolletta è incaricato di trovare una donna scomparsa. Da quel momento gliene succederanno di tutti i colori. Regia e sceneggiatura sono corretti, le scenografie e gli ambienti ben ricostruiti, la confezione è abbastanza elegante. E allora cosa manca a renderlo davvero un buon film? Il problema è una certa freddezza di fondo che impedisce davvero di appassionarsi alla storia.

Galbo 10/02/10 05:59 - 12399 commenti

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Sottovalutato film di Carl Franklin, è un buon noir tratto da un'opera letteraria dello scrittore Walter Mosley. Come tutti i film di questo genere, la vicenda è piuttosto complicata ma quello che più conta è la buona resa d'epoca dell'atmosfera (con efficace fotografia ed ottima colonna sonora) e il buon sviluppo dei personaggi. Buona la prova del cast.

Saintgifts 3/05/15 12:02 - 4098 commenti

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Classico noir ambientato in una Los Angeles negli anni '40, dove il detective (in questo caso improvvisato) non è bianco ma di colore. Questa si può considerare la vera novità in una storia che rispetta tutti i canoni classici del genere, ingarbugliata al punto giusto ma non incomprensibile, girata e interpretata bene, con una fotografia che ricrea l'atmosfera adatta. I tanti personaggi sono ben distribuiti e le loro personalità (come da regola), sempre meno limpide quanto più si sale nella posizione sociale di appartenenza. "Easy" vision.
MEMORABILE: "Mi stai centrando, mi stai centrando bene" (Coretta a Easy durante l'atto sessuale).

Rigoletto 9/03/16 13:43 - 1787 commenti

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Forse non molto conosciuto ma sicuramente un noir ben costruito, con pochi errori formali e un protagonista veramente in forma. L'ambientazione, fine anni 40, appare accurata e la colonna sonora adeguata alle intenzioni. Al buon Washington, mancando una vera spalla, non resta che arrabbattarsi e dare il meglio di sé. Fatica meritoria che gli permette di reggere di fatto l'intero film da solo.

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