La madre è uccisa da una bomba in un museo e lui ruba un capolavoro d’arte: da qui si dipana una trama dolorosa dove la crescita dell’adolescente si scontra con lo strazio del ricordo e i continui accadimenti crudeli. Un film costruito sui faticosi tasselli della memoria, come frammenti di un’esistenza ancora acerba e già pesante. Eccellente la narrazione, che emoziona e tiene avvinghiati per le 2 ore e mezzo della durata, attraversando situazioni e personaggi diversissimi come ricco e contrastato nutrimento di una vita. Intenso.
Ancora bambino, il protagonista ha sottratto un prezioso dipinto subito dopo un attentato nel museo che stava visitando con la madre, uccisa dall'esplosione della bomba. Un segreto intriso di sensi di colpa destinato a condizionare pesantemente la sua vita... Da un romanzo di successo, un film che cerca di condensare le oltre 900 pagine con un effetto Reader's Digest, troppo costipato di personaggi ed eventi. Migliore la prima parte, anche se la narrazione risulta un poco ingessata, al pari dell'algida Kidman, rispetto alla seconda con i suoi concitati risvolti action.
La storia di un doloroso percorso di vita che parte da un evento luttuoso che segna irrimediabilmente il destino del protagonista. Un romanzo di successo che ha ispirato un film sfortunato commercialmente ma di grande intensità. Curato nella messa in scena e molto riuscito tecnicamente (fotografia, ambientazione e colonna sonora di buon livello) e segnato da un casting felice, con le ottime performance degli attori che interpretano (in età diverse) il protagonista. Da recuperare per i molti che non l'hanno visto.
Tratto dall’omonimo e felice romanzo, classico “malloppone fermaporta”, il film riesce a condensare una vicenda complessa, avvincente e originale anche se per chi ha letto il libro le scene sembrano svolgersi accelerate come nelle pellicole dei primi anni del Novecento. Il ricorso ai numerosi flashback rende il narrato meno lineare ma allo stesso tempo più “frizzante”. Notevole la prova dei due ragazzi interpreti di Theo e Boris.
John Crowley HA DIRETTO ANCHE...
Per inserire un commento devi loggarti. Se non hai accesso al sito è necessario prima effettuare l'iscrizione.
In questo spazio sono elencati gli ultimi 12 post scritti nei diversi forum appartenenti a questo stesso film.
DISCUSSIONE GENERALE: Per discutere di un film presente nel database come in un normale forum.
HOMEVIDEO (CUT/UNCUT): Per discutere delle uscite in homevideo e delle possibili diverse versioni di un film.
CURIOSITÀ: Se vuoi aggiungere una curiosità, postala in Discussione generale. Se è completa di fonte (quando necessario) verrà spostata in Curiosità.
MUSICHE: Per discutere della colonna sonora e delle musiche di un film.
CuriositàDaniela • 12/12/20 22:01 Gran Burattinaio - 5945 interventi
"Il cardellino" di cui parla il film è un piccolo dipinto ad olio opera del pittore olandese Carel Fabritius, considerato uno dei più promettenti allievi di Rembrandt. Purtroppo Fabritius morì a soli 32 anni a causa dell'esplosione di un magazzino di polvere da sparo che nel 1654, distrusse il quartiere della città di Delft dove sorgeva il suo studio. Nell'incendio bruciarono anche le opere in esso contenute, a parte una dozzina di dipinti. "Il cardellino" è attualmente esposto all'Aja. Ulteriori notizie sul dipinto qui (lingua inglese).