CAMERON’S CLOSET (“L’armadio di Cameron”, in realtà nella versione italiana il piccolo Cameron si chiama inspiegabilmente Gabry), è con tutta evidenza un horror con i crismi della superproduzione non solo per la presenza di Carlo Rambaldi agli effetti (ma suo è solo il mostro finale, assai deludente). Lo si intuisce dal buon cast, dalla fotografia (niente di speciale ma tipica di certi prodotti commerciali), dalla cura dei particolari. E in effetti l’inizio è folgorante, con una decapitazione insolita e suggestiva. Bastano però un po' di minuti e ci si accorge che la storia non procede. Capita esattamente quello che ti aspetti, con i cattivi massacrati (c'è una defenestrazione violentissima...Leggi tutto e ottimamente ripresa) e il piccolo protagonista che viene inquadrato sempre in modo da stimolare la tenerezza (ma dolce lo è davvero). Il regista Armand Mastroianni ce la mette tutta, purtroppo per lui la sceneggiatura (tratta dall’omonimo racconto di Gary Brandnder) non offre granché e l'interesse inevitabilmente scema quasi subito. Il rapporto tra il bambino e il poliziotto Sam Tagliaferro (Talliaferro nell’edizione americana) è di una banalità raccapricciante, così come scontata e vista mille volte è la figura della psicologa di turno. Quindi, in un simile calderone di stereotipi, non c'è che da godersi gli effetti speciali di Greg Landerer. Ma nemmeno qui c'è niente di nuovo, a dire il vero. Piacciono il bambino incollato al soffitto sospinto verso il ventilatore acceso in centro stanza, gli occhi bruciati di alcune vittime... Il finale conclude in maniera squallida un film senza colpi di scena, piatto e ripetitivo come pochi.
Filmettino thriller con ampie venature horror, di scarso rilievo ed interesse a causa di una regia piuttosto incolore, di una sceneggiatura abbastanza usuale e consueta e di un reparto tecnico altrettanto deludente (compresi, purtroppo, gli effetti speciali di Carlo Rambaldi). In buona sostanza una pellicola inutile.
Horror interessante, molto visionario e particolare. La trama è originale, con un demone evocato facendo esperimenti, ottimi e curati gli effetti speciali. Nel cast offrono una buona prova il giovane attore Scott Curtis, Mel Harris e Cotter Smith. La tensione è scarsa e in alcuni momenti il film è anche lento e noioso, ma le apparizioni del demone risollevano di molto il ritmo. Da segnalare un'ottima scena, nella quale un povero attore viene defenestrato. Fotografia incredibilmente curata. Niente di eccezionale ma si lascia vedere.
VHS immancabile nelle videoteche d'antan, con la faccia marcescente in copertina e la strombazzata partecipazione di Rambaldi, si rivela visto oggi per tutti i limiti che ha; Mastroianni come regista mostra qui molti limiti e il film a tratti arranca parecchio nel suo essere indeciso sulla direzione da seguire, tuttavia viene riscattato parzialmente da qualche momento splatter/violento ben girato e dall'inconfondibile (e irripetibile) atmosfera anni '80. Si può vedere, nonostante vari momenti di stanca e uno script non proprio esemplare, ma difficilmente rimarrà impresso nel tempo.
Armand Mastroianni HA DIRETTO ANCHE...
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* Il "modesto effetto speciale", in chiusa (il demone), è tutto frutto dell'operato di Carlo Rambaldi;
** l'ispirazione della sceneggiatura arriva direttamente da Gary Brandner, già autore de L'Ululato;
*** il costo complessivo del film è stato dichiarato pari a sette milioni di dollari (noi italiani avremmo fatto un kolossal con quella cifra. Nello stesso periodo prendiamo, ad esempio, Opera di Dario Argento: è costato attorno agli 8 miliardi di lire).
Gli attori Mel Harris e Cotter Smith nel 1988 erano sposati (divorzieranno nel 1996), oltre a questo film ne hanno girato insieme diversi altri: All'improvviso uno sconosciuto (1987), Un poliziotto a 4 zampe(1989), Istinto omicida (1993).