I cannibali - Film (1988)

Tratto da un racconto dello scrittore portoghese do Carvalhal un bizzarro film-opera, trattato surreale e grottesco sulle ipocrisie croniche della borghesia. Dietro il paravento della perfezione si cela un mondo (e qui anche un corpo) che è di tutt'altra fatta. Ma il desiderio di cibo e soldi soverchia il tutto. Dopo un primo smarrimento, lo spettatore attento troverà elementi sia drammatici che degni di divertimento, soprattutto nell'epilogo. Non per tutti, comunque.

Storia della nobildonna Margherita, corteggiata da Don Giovanni ma infatuata di un sinistro individuo con cui convolerà a nozze: si rivelerà un essere metà uomo e metà automa. Gli sviluppi saranno imprevedibili… Introdotto da un trovatore e dal suo violinista, cantato nella sua interezza, un discreto strazio, in cui melodramma, farsa e umorismo involontario fanno leggiadramente a botte. Il finale, in cui De Oliveira sembra rivendicare assoluta anarchia creativa, coglie impreparati, ma il moto autoriale è onanista e lascia più perplessi che divertiti. Una chicca per deoliveiriani doc.

Si dice spesso che un film non sia per tutti: ma in questo caso è proprio così. Si tratta, infatti, di una sorta di musical-lirico che ha come base una storia "mitica" e che a tratti sembra proprio un mito se non una tragedia greca. Se quindi vi piace la musica lirica potrebbe deliziarvi o in caso contrario tediarvi e pure non poco. Va detto che comunque la forma è di grande eleganza e la confezione è sicuramente pregevole. Parte finale anche divertente ed epilogo che può sembrare folle ed anarchico ma che ci può stare.